MOSCA E RIAD HANNO SGANCIATO LA BOMBA DEL PETROLIO PER COLPIRE BIDEN. MA A PAGARE SAREMO TUTTI – LA DECISIONE DI ARABIA SAUDITA E RUSSIA DI TAGLIARE LA PRODUZIONE DI ALMENO UN MILIONE E TRECENTOMILA BARILI ENTR FINE ANNO AVRÀ COME CONSEGUENZA L'IMPENNATA DEL PREZZO DEL GREGGIO – COSÌ, A CASCATA, I PREZZI DI DIESEL E BENZINA, GIÀ OLTRE I DUE EURO IN ITALIA, POTREBBERO TOCCARE PUNTE SENZA PRECEDENTI, INGUAIANDO ANCORA DI PIÙ I DISASTRATI PIANI ECONOMICI DELLA MELONI – A COMPLETARE LA TEMPESTA PERFETTA, SCHIZZA IN ALTO ANCHE IL PREZZO DEL GAS. PRONTI A UN NUOVO CARO-BOLLETTE?

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Gian Micalessin per “il Giornale”

 

PETROLIO RUSSIA PETROLIO RUSSIA

C'è una bomba sospesa non solo sul G20, ma anche sull'economia italiana ed internazionale. Ad innescarla ci hanno pensato Mosca e Riad annunciando martedì scorso la decisione di tagliare la disponibilità di greggio e ridurre la produzione di almeno un milione e trecentomila barili entro la fine dell'anno. La mossa arrivata alla vigilia del G20 ha obbiettivi assai chiari, ma anche conseguenze assai gravi. Prime fra tutte l'impennata del prezzo del greggio.

 

Il petrolio - già oltre la soglia dei 90 dollari al barile - sembra pronto a superare anche quella dei cento. Come dire che in Italia i prezzi di diesel e benzina, già oltre i due euro, potrebbero toccare punte senza precedenti vanificando i piani energetici del governo Meloni.

 

vladimir putin e mohammed bin salman 4 vladimir putin e mohammed bin salman 4

Per Mosca il taglio della produzione rappresenta una risposta alle sanzioni occidentali e al «price cap» imposto sul suo petrolio. Per l'irriducibile principe ereditario Mohammed Bin Salman, meglio conosciuto come Mbs, la mossa è l'ennesima risposta ad un presidente Joe Biden che dopo avergli rinfacciato l'eliminazione dell'oppositore Jamal Ahmad Khashoggi aveva promesso di «trasformare in un pariah» lui e il suo regno.

 

[…] La mossa russo saudita punta infatti a regalare maggior concretezza a quell'asse dei Brics deciso a trasformare il G20 in un ring anti-americano dando concretezza all'idea di privilegiare gli scambi in valuta locale e di rinunciare al dollaro come moneta internazionale.

 

vladimir putin e mohammed bin salman 5 vladimir putin e mohammed bin salman 5

Insomma dietro la bomba del petrolio lanciata da Mosca e Riad, ma appoggiata anche dal grande assente Xi Jinping, c'è un conflitto ben più esteso di quello combattuto in Ucraina. In questo complesso panorama internazionale l'Italia rischia, secondo alcuni esperti, di essere la prima a subire i contraccolpi della bomba-petrolio. Per il presidente di Federpetroli Michele Marsiglia l'impennata dei prezzi dei carburanti uniti a quelli del gas, in rialzo ieri fino 16% per poi chiudere a +5,5% a 34,5 euro al megawattora, minaccia di vanificare le misure adottate dal governo Meloni - dal Pitesai (Piano della transizione energetica sostenibile delle aree idonee) fino al Piano Mattei - scaricando sul consumatore finale i pesanti aumenti.

 

PETROLIO RUSSIA PETROLIO RUSSIA

Secondo Marsiglia dal 2022 ad oggi non si è riusciti né a dare il via a nuove trivellazioni, né a costruire nuovi impianti capaci di «garantire in prospettiva il 54 per cento del fabbisogno nazionale». La ragione di questo blocco starebbe nel tappo alle nuove iniziative frapposto dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. […]

BOLLETTA IN FIAMME BOLLETTA IN FIAMME bollette bollette bollette bruciate bollette bruciate putin Mohammed bin Salman putin Mohammed bin Salman

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESSI IN DISCUSSIONE")....