la mousse di mussari è a tavola - Corrado Faissola si ritira dalla corsa alla presidenza dell’Abi e così spiana la strada all’elezione del candidato delle grandi banche, il presidente mps Giuseppe Mussari - una candidatura che sarebbe potuto passare più agevolmente fin dall’inizio del 2010 senza alcuni interventi di arrogance Profumo con le sue affermazioni critiche verso le piccole e medie banche....

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Da \"la Stampa\"

MUSSARIMUSSARI

Corrado Faissola fa marcia indistro, si ritira dalla corsa alla presidenza dell\'Abi e così spiana la strada all\'elezione del candidato delle grandi banche, il presidente di Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari. Ieri, nel giorno dell\'assemblea della Banca d\'Italia la decisione del presidente oramai uscente, pone fine a cinque mesi di confronto serrato fra le due anime dell\'associazione, i grandi istituti, con in testa Unicredit e Intesa Sanpaolo che da subito hanno appoggiato Mussari e i medio-piccoli, capitanati dalle banche popolari.

FaissolaFaissola

Un confronto che rischiava di provocare una frattura profonda nel mondo del credito. Nella lettera inviata al coordinatore dei saggi Alessandro Azzi, il banchiere bresciano Faissola cita proprio come ragione «il contributo al raggiungimento della più larga convergenza». E poi aggiunge: «Ritengo mio dovere istituzionale non confermare la mia iniziale disponibilità. Sono fiducioso che questa mia decisione porti ad una rapida definizione di una candidatura che raccolga il massimo dei consensi».

Una convergenza che fino a ora non esisteva e che anzi vedeva Faissola in possesso di un congruo numero di voti. Secondo diverse fonti si sarebbe affermata la soluzione del cosiddetto Lodo Patuelli (dal nome del presidente del comitato piccole banche dell\'Acri Antonio Patuelli) per un\'alternanza fra banche grandi e medio-piccole, assegnando due mandati consecutivi a ciascuna componente. La parola spetta ora ai saggi che dovranno stabilire le modalità della nomina ufficiosa di Mussari (forse attraverso un passaggio all\'esecutivo) in vista della nomina definitiva nell\'assemblea dei soci di luglio.

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Avvocato di origine calabrese, Mussari ricopre la carica di presidente di Mps dal 2006. Si è laureato in giurisprudenza all\'Università di Siena con il massimo dei voti, ed è stato anche presidente della camera penale senese e presidente della Fondazione Mps. Di lui vengono apprezzate i legami bipartisan con la politica e diversi settori economici e sociali oltre che una indubbia capacità mediatica e di relazione.

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In realtà, secondo diverse fonti, la candidatura di Mussari sarebbe potuto passare più agevolmente fin dall\'inizio del 2010 senza alcuni interventi dell\'ad di Unicredit Alessandro Profumo che si è esposto in prima battuta entrando nel comitato dei saggi. Poi lProfumo avrebbe irritato (malgrado abbia spiegato di essere stato frainteso) con affermazioni critiche le piccole e medie banche.

Così le Popolari e parte delle casse di risparmio hanno fatto quadrato su Faissola. Il presidente dell\'Acri, l\'associazione di categoria, Giuseppe Guzzetti si è trovato nello scomodo ruolo di ago della bilancia stretto fra le istanze degli associati e il tradizionale legame col presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, sceso da ultimo in campo sbloccando l\'impasse.

 

 

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