Camilla Conti per “il Fatto Quotidiano”
Dopo aver varato l’aumento di capitale fino a 2,5 miliardi di euro, e in vista di eventuali operazioni strategiche come l’aggregazione o fusione con un’altra banca, il vertice del Monte dei Paschi verrà completamente rinnovato.
MPS LINGRESSO DI ROCCA SALIMBENI SEDE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA
È quanto riferiscono al Fatto fonti finanziarie sottolineando che nel nuovo corso del Monte non ci saranno più né l’amministratore delegato Fabrizio Viola, né il presidente Alessandro Profumo. I due banchieri non dovrebbero dunque essere riconfermati al prossimo rinnovo del cda fissato in primavera. Sul cambio peserà il voto del patto di sindacato sul 9 per cento del Monte firmato a marzo fra la Fondazione Mps, oggi presieduta da Marcello Clarich, e i soci sudamericani Btg Pactual e Fintech. Il contratto prevede, tra l’altro, che l’ente possa scegliere il candidato da proporre come presidente e i due partner l’amministratore delegato. Con il reciproco consenso delle altre parti. Ovvero con veti incrociati per blindare il meccanismo di nomine congiunta dei futuri vertici.
fabrizio viola Marcello Clarich
Secondo le stesse fonti, inoltre, nel futuro di Rocca Salimbeni potrebbe esserci il progetto di cedere la neonata banca online Widiba cui verrà conferita dal 22 dicembre la rete di 650 promotori del gruppo. In agenda ci sarebbe inoltre un monitoraggio delle vare aree territoriali della banca e la sostituzione del capo dell’area territoriale Centro e Sardegna di Mps, Fausto Mecatti, finito agli arresti domiciliari dopo essere stato coinvolto in un’inchiesta aperta dalla Procura di Roma sull’affidamento di un appalto.
Sullo sfondo, si attende infine il verdetto della Banca Centrale Europea che probabilmente a gennaio dovrà dare il via libera definitivo al capital plain presentato da Mps. Intanto il titolo continua a soffrire in Borsa: negli ultimi sei mesi ha lasciato sul terreno quasi l’80% e ora vale 52 centesimi (-1,7% ieri).