PURE I PRINCIPI METTONO MANO AL PORTAFOGLIO – TUTTO A CARICO DEI TORLONIA L’AUMENTO DI CAPITALE DA 80 MILIONI DELLA BANCA DEL FUCINO – LO HA IMPOSTO UN’ISPEZIONE DI BANKITALIA (DURATA 5 MESI), DOPO UNA PERDITA DI 47 MILIONI CAUSATA DALLE RETTIFICHE DI BILANCIO PER LE SOFFERENZE (120 MILIONI) 

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Da il Sole 24 Ore Radiocor Plus

 

marmi della collezione torlonia marmi della collezione torlonia

Si concludera' entro fine gennaio la maxi ricapitalizzazione da 50 milioni di Banca del Fucino, la piu' antica banca privata romana, secondo quanto risulta a Radiocor. A sostenerne interamente il peso sara' la famiglia azionista: i Torlonia che alla fine del 2016 erano gia' intervenuti con un versamento a fondo perduto da 30 milioni.

 

VILLA TORLONIA VILLA TORLONIA

La banca, secondo quanto si ricava dagli atti ufficiali (la ricapitalizzazione non e' mai stata annunciata, nella linea della riservatezza totale imposta dal suo deus ex machina, il principe Don Alessandro Torlonia recentemente scomparso), ha deliberato la ricapitalizzazione in agosto dietro input della Banca d'Italia che l'ha sottoposta ad una lunga ispezione, avviata nel febbraio scorso e conclusasi a luglio con la richiesta di ricapitalizzare.

 

 

Banca del Fucino Banca del Fucino

Banca del Fucino ha chiuso il bilancio 2016 con una perdita di 47,54 milioni su cui hanno pesato rettifiche draconiane dei crediti deteriorati: oltre 140 milioni (86 milioni l'anno precedente) di cui 120 milioni di sofferenze. A presiedere la banca oggi e' il 38enne Alexander Francis Poma Murialdo, nipote di Don Alessandro, e a guidarla e' il direttore generale, Giuseppe di Paola.

ALESSANDRO POMA MURIALDO GIUSEPPE DI PAOLA ALESSANDRO POMA MURIALDO GIUSEPPE DI PAOLA

 

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