SARAS ’NA FREGATURA! - BRUTTE NOTIZIE PER MIGLIAIA DI INVESTITORI CHE NEL MAGGIO DEL 2006 HANNO AVUTO LA PESSIMA IDEA DI INVESTIRE I LORO RISPARMI NELLA SARAS DEI FRATELLI MORATTI - LO SBARCO IN BORSA DELLA SOCIETÀ PETROLIFERA SI È RISOLTO IN UN VERO DISASTRO FINANZIARIO, MA È UN DISASTRO SENZA COLPEVOLI. LO AFFERMA IL PM DI MILANO LUIGI ORSI CHE HA CHIESTO DI ARCHIVIARE L’INDAGINE...

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Vittorio Malagutti per \"il Fatto Quotidiano\"

Brutte notizie per migliaia di investitori che nel maggio del 2006 hanno avuto la pessima idea di investire i loro risparmi nella Saras dei fratelli Moratti. Lo sbarco in Borsa della società petrolifera si è risolto in un vero disastro finanziario, ma è un disastro senza colpevoli. Lo afferma il pm di Milano Luigi Orsi che ha chiesto di archiviare l\'indagine penale aperta nel gennaio 2007 contro i banchieri, nove in tutto, che gestirono il collocamento dei titoli. Salvi anche i Moratti, che grazie a quella discussa operazione incassarono qualcosa come 1,7 miliardi di euro. I due imprenditori erano peraltro stati esclusi fin da principio dalla lista degli indagati.

RaffineriaRaffineria Saras gianmarcogianmarco moratti lap

\"La frantumazione delle competenze non consente di identificare un autore del fatto o un nucleo di soggetti che in concorso abbiano perseguito l\'effetto di quotare Saras ad un prezzo sovrastimato\". Queste in estrema sintesi le conclusioni di Orsi. Insomma, il prezzo di collocamento fissato a 6 euro poteva anche essere troppo elevato rispetto al reale valore della Saras. E infatti, secondo il consulente tecnico della procura Marco Honegger i titoli Saras potevano valere al massimo 5,1 euro. Nell\'operazione, però, c\'era molta gente coinvolta e con responsabilità diverse.

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Risultato: il puzzle da ricostruire è troppo complicato e quindi non si procede. Verrebbe da obiettare che i processi servono appunto a stabilire le responsabilità all\'interno di un gruppo di possibili colpevoli. Ma tant\'è. Tra i risparmiatori danneggiati chi se la sente può tentare una causa civile, sembra suggerire il pm, che però ritiene impossibile ottenere una condanna penale per falso in prospetto e manipolazione di mercato nei confronti dei manager delle banche d\'affari che, con ruoli diversi, gestirono il collocamento. E cioè le americane Jp Morgan e Morgan Stanley con la Caboto del gruppo Intesa.

Tra i banchieri di cui è stata chiesta l\'archiviazione ci sono alcuni nomi di spicco della finanza milanese come Federico Imbert, nel frattempo passato da Jp Morgan a Credit Suisse, e Galeazzo Pecori Giraldi già Morgan Stanley ora a Société Générale. All\'epoca le banche avevano tutto l\'interesse a tenere il prezzo di collocamento il più alto possibile perchè è sul quel prezzo che si calcolano le loro commissioni.

Bersaglio centrato, perchè in effetti l\'operazione Saras si è rivelata una vera miniera d\'oro. Guadagnarono tutti alla grande, salvo i risparmiatori. Oltre ai Moratti, che subito affidarono in gestione a Jp Morgan 1,1 miliardi, sul totale di 1,7 miliardi incassati, dalle carte emerge che la stessa Jp Morgan ottenne circa 28 milioni di euro mentre a Morgan Stanley andarono almeno 22 milioni.

BacioBacio tra Gianmarco e Letizia Moratti

Non ci sono elementi per andare avanti, dice adesso il pm Orsi. E\' vero però che gli elementi raccolti dagli investigatori disegnano un quadro per certi aspetti desolante. Con Massimo Moratti che, interrogato, sostiene di \"non capirci un granchè di Borsa\", mentre il fratello Gianmarco scarica sulle banche la responsabilità di aver deciso il prezzo.

MorattiMoratti al completo

Il loro consulente Gerardo Bragiotti, da sempre ascoltato consigliere di imprenditori come gli Agnelli e Marco Tronchetti Provera, ha invece detto di aver partecipato alla discussione sul prezzo ma solo sulla scorta di dati forniti dagli istituti di credito. Colpa loro, quindi. Imbert di Jp Morgan ricorda però nel suo interrogatorio che i Moratti avrebbero voluto arrivare a 6,2 euro.

Lo scaricabarile prosegue quando si arriva alle questioni tecniche più delicate. In pratica, le indagini hanno dimostrato che il valore della Saras sarebbe stato gonfiato anche perchè nel prospetto informativo destinato ai risparmiatori non sono state evidenziate una serie di voci di bilancio importanti. Temi come la valutazione del magazzino e del margine di raffinazione, la mancata segnalazione di utili non ricorrenti e di una gran quantità di costi supplementari legati alle manutenzioni programmate. In un modo o nell\'altro però banchieri, Moratti, manager della Saras chiamati in causa dal pm minimizzano il loro ruolo.

E il prospetto chi l\'ha scritto? Saras e i Moratti affermano di essersi solo limitati a fornire numeri tecnici alle banche. Caboto dice di avere preso atto di un lavoro altrui, mentre le banche estere avrebbero svolto un non meglio precisato \"ruolo organizzativo\". Insomma, nessun colpevole. E allora si archivi.

SarasSaras

 

MassimoMassimo e Bedi Moratti qualche anno fa

 

 

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