LO SQUALO MORDE IL BISCIONE - MURDOCH NON LA FA PASSARE LISCIA AL BERLUSCA CHE HA SEMPRE IL 33% DEL MERCATO E GLI CIULA IL 2% DI QUOTA DI MERCATO NELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA TELEVISIVA (ALLA FACCIA DELLA PAR CONDICIO)

Mediaset ha una raccolta di quasi 1,9 miliardi, in calo del 3,7% rispetto al periodo gennaio-novembre 2013, ma nel singolo mese di novembre ha incassato 212 milioni (+6,57%). La Rai oltre 710 milioni di incassi pubblicitari (+0,5%). La7 di Urbano Cairo stabile a 143 milioni (-1,9%)….

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Andrea Montanari  per Milano Finanza

 

MURDOCH BERLU MURDOCH BERLU

Il mese di novembre, come già ampiamente anticipato da Rai, Mediaset e La7, torna a dare uno spiraglio d'ottimismo al mercato pubblicitario italiano. Infatti, dicono i dati diramati ieri da Nielsen, il trend negativo rallenta. Ma è un fuoco fatuo perché, come evidenzia la stessa società di ricerca, per dicembre è atteso un ulteriore calo, in linea con i mesi precedenti.

 

Così a fine anno il risultato sarà comunque un calo di quali il 3% rispetto al 2013.

james murdoch piersilvio berlusconi james murdoch piersilvio berlusconi

Analizzando i dati del periodo gennaio-novembre diffusi da Nielsen, risulta che le aziende hanno investito complessivamente 5,6 miliardi (-2.6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma in miglioramento rispetto al -3,4% di fine ottobre).

 

Murdoch e Berlusconi d\'annata Murdoch e Berlusconi d\'annata

«La raccolta pubblicitaria prende a novembre una boccata d'ossigeno, abbastanza inaspettata», ha dichiarato Alberto Dal Sasso, alto dirigente della società di ricerca. «La tv si è stabilizzata attorno a quota zero, internet cresce e gli altri mezzi registrano performance migliori rispetto all'autunno e a tutto il 2014».

 

Berlusconi e Murdoch a Arcore Berlusconi e Murdoch a Arcore

Ma se il solo mese di novembre ha visto un aumento del 3,7% nella spesa in advertising, a dicembre le cose saranno diverse e tornerà quindi il segno meno. «Non sembra che dicembre possa confermare la buona performance del mese precedente», ha continuato Dal Sasso, «tanto che ci aspettiamo nuovamente una variazione negativa a livello negativo per l'ultimo mese dell'anno, in linea con il trend di medio periodo». In altri termini, secondo le stime il 2014 potrebbe chiudersi con una raccolta totale di 6,1-6,2 miliardi, in calo del 3% rispetto al 2013.

Berlusconi e Murdoch Berlusconi e Murdoch

 

Tra i diversi mezzi di comunicazione spicca la tv, che con 3,2 miliardi di investimenti chiude in linea (-0,1%) con il periodo gennaio-novembre dello scorso anno. Ma già prima della fine dello scorso anno i vertici di Mediaset , Rai e La7 avevano anticipato un miglioramento della performance a novembre. A dicembre tuttavia le cose potrebbero ancora cambiare.

 

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

In particolare, secondo le elaborazioni effettuate da MF-Milano Finanza su dati di mercato, il gruppo televisivo di Cologno Monzese ha chiuso il periodo di riferimento con una raccolta di quasi 1,9 miliardi, in calo del 3,7% rispetto al periodo gennaio-novembre 2013, ma nel singolo mese di novembre ha incassato 212 milioni (+6,57%). Ora il Biscione vanta una quota del 59% degli investimenti destinati in totale al mezzo televisivo e del 33,6% sulla torta complessiva del mercato italiano.

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

 

Percentuali in calo rispetto allo stesso periodo di un anno fa, perché Sky Italia, grazie soprattutto ai Mondiali di calcio brasiliani del giugno-luglio 2014, ha conquistato fette di mercato, erodendole al leader indiscusso, Mediaset  appunto. La pay tv che ora è stata incorporata in Sky Europe, viaggia su una raccolta di 376 milioni - per fine anno supererà abbondantemente la soglia dei 400 milioni - e ora ha una quota dell'11,8% degli spot televisivi (rispetto al 9,8% di un anno fa) e il 6,7% del mercato complessivo (rispetto al 5,43% di fine novembre 2013).

 

La Rai, secondo player in termini di raccolta, mantiene la posizione con oltre 710 milioni di incassi pubblicitari (+0,5%). Stesso trend registrato dalla La7 di Urbano Cairo stabile a 143 milioni (-1,9%).

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

 

Mentre per la stampa le cose non cambiano più di tanto rispetto ai mesi precedenti: i quotidiani chiudono gli 11 mesi con 730,3 milioni di raccolta (-10,1%) e i periodici a 453,7 milioni (-7,3%). La radio chiude con 318,7 milioni (-2,4%), mentre crolla, di quasi il 25%, il cinema con 16,2 milioni.

 

In crescita, seppure limitata, il web (420,2 milioni, +0,7%) e ancora di più l'outdoor, le affissioni (73,6 milioni, +3,1%). «Siamo in una fase assai delicata per l'Europa e per l'Italia», ha concluso Dal Sasso, «soprattutto per il diffondersi di aspettative deflazionistiche tra i Paesi della Ue, anche a causa della domanda ancora debole».

 

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