TELECOM TIRA UN CALCIO AL PALLONE. PRONTA A SCENDERE IN CAMPO PER I DIRITTI TV DELLA SERIE A – VIVENDI PRONTA AL CALUMET DELLA PACE CON MEDIASET? IN ALTERNATIVA, POTREBBE STRINGERE UN’ALLEANZA CON DISCOVERY – CATTANEO NON SI VUOLE SVENARE PER I DIRITTI – “SAREI CONTENTO SE RECCHI RESTASSE PRESIDENTE”, DICE L’AD

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Francesco Spini per la Stampa

 

GIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEO GIUSEPPE RECCHI FLAVIO CATTANEO

Tenetevi forte, sta per cominciare il gran circo dei diritti tv per la Serie A. Oggi usciranno le linee guida, che daranno un' idea dei pacchetti in vendita, ma fin da ieri abbiamo la certezza che ci sarà un protagonista in più: Telecom Italia. Nel corso di un' audizione al Senato l' amministratore delegato Flavio Cattaneo ha dichiarato che Tim «parteciperà all' asta sui diritti sportivi». Lo sport sarà uno dei piatti forti di TimVision, la piattaforma dell' operatore di telecomunicazioni che sfrutta la banda larga.

DIRITTI TV DIRITTI TV

 

Tali diritti, almeno quelli più ambiti, sono però ancillari a quelli televisivi tradizionali e Telecom potrebbe spingersi oltre e fare un' offerta anche per i diritti destinati al digitale terrestre. Attenzione, in tal caso l' esborso sarebbe notevole e Tim non vuole svenarsi. L' offerta si farebbe così in tandem con una società televisiva. Alla Telecom dicono che il ventaglio delle possibilità è ampio.

 

mediaset vivendi mediaset vivendi

C' è chi parla di Discovery come partner, ma soprattutto si insiste sul nome di Mediaset, con cui però allo stato non si è andati oltre qualche chiacchiera. C' è chi scommette però che a Parigi, Vivendi (azionista di Telecom col 24,19%, come di Mediaset col 29,9%) punterebbero a trasformare il pallone in un calumet della pace. E convincere Pier Silvio Berlusconi - in cambio di un accordo sulla Serie A - a sotterrare l' ascia di guerra e dichiarare chiuse le ostilità in tribunale, dove il primo scontro si è chiuso con un rinvio al 24 ottobre: le cosiddette calende greche. Il tempo stringe, incombe anche l' Agcom che, entro il 21 aprile, dirà se Vivendi sia troppo ingombrante dentro Telecom per poter avere un ruolo importante anche in Mediaset.

 

piersilvio berlusconi mediaset vivendi piersilvio berlusconi mediaset vivendi

Di certo non aiuta quanto ha sostenuto il collegio sindacale di Tim secondo cui, seppure ai soli fini della disciplina delle operazioni con parti correlate, ci sia una posizione di controllo dei francesi. Il motivo è spiegato un documento richiesto dalla Consob per fare maggiore chiarezza: è perché «salvo minori eccezioni», il cda «si è sempre espresso secondo la posizione proposta ovvero dichiaratamente ed energicamente sostenuta dagli amministratori di provenienza di Vivendi».

 

Lucia Calvosa Lucia Calvosa

I consiglieri (tranne che la baronessa Denise Kingsmill, assente) hanno «escluso qualsivoglia "soggezione" rispetto alle posizioni espresse dai consiglieri non indipendenti designati da Vivendi», rivendicando la propria «piena e incondizionata autonomia di giudizio».

 

Due consigliere, Lucia Calvosa e Francesca Cornelli, pur condividendo quanto sopra, hanno «ritenuto di non concorrere alla votazione in quanto portatrici di una proposta di rafforzamento su base esclusivamente volontaria, dei presidi sulle operazioni riferibili a Vivendi e ai suoi amministratori». Se i francesi cercavano alleati, hanno sbagliato indirizzo. Anche per questo cercano di trovare un accordo con Mediaset, giocando al pallone in tv.

 

Francesca Cornelli Francesca Cornelli

Nel frattempo devono risolvere il rebus sul cda di Tim e del suo presidente, che vorrebbero senza deleghe, così da dare a Cattaneo pieni poteri. Il manager però ieri ha spezzato una lancia a favore di Giuseppe Recchi: «Sarei contento se rimanesse», ha detto, sottolineando come «lo stesso Montezemolo», indicato tra i papabili, «abbia smentito. Se non si crede nemmeno a questo...».

 

 

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