I TRE POLLI DI UNIPOL - IL TRIO SPENNATO CHE TOGLIE IL SONNO AD UNIPOL È COMPOSTO DA VITTORIO CASALE (ARRESTATO PER BANCAROTTA), RAFFAELE DI MARIO (ARRESTATO PER UN BUCO DI 100 MLN €) E IL GRUPPO FUS-BARTOLOMEI (TRAVOLTO DALLE INCHIESTE SUGLI APPALTI GRANDI EVENTI) - TUTTI HANNO RICEVUTO SOLDI, CHE SARÀ DURA RIPORTARE A CASA - ANCORA: IL CONGLOMERATO FINANZIARIO UNIPOL HA I REQUISITI PATRIMONIALI FUORI NORMA…

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Mario Gerevini per il \"Corriere della Sera\"

VITTORIOVITTORIO CASALE

Unipol e le sue «spine». Ovvero tre costruttori e immobiliaristi falliti o insolventi e tutti indagati: Vittorio Casale, Raffaele Di Mario e il gruppo Btp di Fusi-Bartolomei ai quali la compagnia bolognese, estranea alle inchieste penali, ha dato tanto credito e tanti soldi. E poi un\'altra spina: la fusione obbligata (e non spontanea) tra le due holding Holmo e Finsoe con cui le Coop controllano Unipol. Intanto il titolo ieri ha perso il 4,59%, a 0,3826 euro (-25%in un mese).

Dei tre immobiliaristi il «conto» lasciato da Casale, eredità della gestione Consorte, è tutto da quantificare; il poco noto crac del gruppo Di Mario di Pomezia (Roma) è una mazzata da 100 milioni ma Unipol dice di avere «adeguate garanzie» ; il «sistema» Fusi Bartolomei-Btp (Baldassini Tognozzi Pontello) è collassato travolto dalle inchieste sugli appalti della Protezione civile e dei Grandi Eventi. Decine di milioni e la conferma che Unipol Banca e Unipol Merchant hanno una particolare attrazione per costruttori e immobiliaristi.

Vittorio Casale, un big del real estate, è agli arresti da martedì su richiesta della Procura di Milano che ipotizza una bancarotta fraudolenta di alcune sue società immobiliari. Però secondo i pm Luigi Orsi e Gaetano Ruta tutto il gruppo Operae è in stato di «sostanziale insolvenza». Giusto a febbraio 2011 Unipol aveva sciolto gli ultimi legami diretti nel capitale delle società dell\'amico di Giovanni Consorte, ex numero uno di Unipol.

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La merchant bank di Unipol aveva infatti in pegno una serie di partecipazioni in garanzia per un finanziamento del giugno 2005, due mesi prima che esplodesse «furbettopoli» . Nell\'atto di estinzione del pegno, firmato il 16 febbraio 2011, vi è un significativo capitoletto che tratta della «reviviscenza della garanzia» nel caso in cui toccasse alla banca rimborsare quanto incassato per effetto di azioni revocatorie fallimentari. Insomma Casale è un fantasma del passato che ritorna.

E la revocatoria non è un\'ipotesi lontana. L\'incubo di Pomezia Ma il vero incubo del presente si chiama Raffaele Di Mario, costruttore e immobiliarista di Pomezia, conti correnti in varie banche sammarinesi, arrestato ad aprile dopo aver lasciato un buco di qualche centinaio di milioni. Vicenda misteriosa di cui si parla pochissimo a Bologna. Comprensibile. Come si fa a spiegare che metà del debito bancario del gruppo Di Mario, 100 milioni di euro, è in carico a Unipol Banca? E come si fa a motivare quei finanziamenti a un gruppo apparentemente lontano dal «giro» Unipol?

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Difficile poi far capire come mai Unipol sia così esposta mentre il secondo e il terzo creditore hanno le spalle larghe di Bnl-Bnp e Unicredit e insieme fanno 70 milioni. Il crac Di Mario è di fine marzo, nella trimestrale Unipol nemmeno una parola (c\'era solo un addendum nel consuntivo 2010). Però dagli amministratori si apprende che «nel mese di aprile si è inaugurata una nuova sede di Ugf Banca...» .

Da più di tre anni il gruppo Di Mario era decotto, con il fisco alle calcagna e i revisori che non certificavano i bilanci. Garanzie fiorentine Unipol con Mps e Credito Cooperativo Fiorentino è stata tra i principali finanziatori della Baldassini-Tognozzi-Pontello, un leader nelle grandi infrastrutture che ora rischia la chiusura.

Unipol ha in mano garanzie su quote azionarie di svariate holding del gruppo fiorentino (dal 18%al 33%ciascuna) che valgono poco o nulla. Sul fronte interno le coop hanno deciso di riorganizzare il controllo di Unipol che oggi passa da Holmo (40 cooperative azioniste, 15 milioni la perdita 2010) e da Finsoe per arrivare con poco più del 50%alla compagnia.

Holmo sarà scissa e Finsoe diverrà la nuova unica holding di controllo. Il taglio della catena è l\'effetto ma la motivazione è nei numeri e nella legge. Holmo più Finsoe più Unipol, cioè il Conglomerato Finanziario Unipol (soggetto regolamentato), secondo i dati consolidati pro forma 2010 «non rispetta i prescritti requisiti di adeguatezza patrimoniale» . Lo scrive la stessa Holmo nel suo bilancio ed è per questo che si fa la riorganizzazione societaria. Strada obbligata per rientrare nei parametri di legge.

 

 

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