1- ALLONTANATE I BAMBINI E I DEBOLI DI CUORE, TRATTENETE IL RESPIRO ED APRITE LA PORTA DELL'INFERNO: BENVENUTI ALL’ANNUALE “BOWIE BALL” AL POISSON ROUGE DI NEW YORK - 2- L’OCCASIONE - COME SE NE SERVISSE UNA NELLA MELA MARCIA PER TRAVESTIRSI E TRUCCARSI DA BAGASCE E MARZIANI, TOCCARSI E MOSTRARSI - È IL 40° ANNIVERSARIO DEL SINGOLO DI BOWIE “JOHN, I’M ONLY DANCING”, SFRENATO INNO AL SESSO 1-2-X - 3- GLI ALLARMI SULLA SALUTE DEL "DUCA BIANCO" ECCITANO UNA FOLLE "CACIARA SESSUALE" - 4- ADDIO AL MONDO: DOPO AVERLA INIZIALMENTE SOSTENUTA, BOWIE SI È SCHIERATO CONTRO LA MOSTRA SULLA SUA VITA, CHE APRIRÀ A GENNAIO PRESSO IL VICTORIA & ALBERT MUSEUM DI LONDRA, TEMENDO CHE SIA PERCEPITA COME UNA SBORNIA DI VANITÀ

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  • Foto di Krista Schlueter per HYPERLINK "http://www.timeout.com"  e Maro Hagapian per HYPERLINK "http://www.villagevoice.com" Sito del Bowie Ball - HYPERLINK "http://www.bowieballnyc.com/

    VIDEO: David Bowie - John, I'm only dancing - HYPERLINK "http://bit.ly/PlEzHC"

    BOWIE BALL A LE POISSON ROUGEBOWIE BALL A LE POISSON ROUGE

     

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    1- RIVOLUZIONE GLAM ROCK AL POISSON ROUGE DAGOREPORT Centinaia di cortigiani del Duca Bianco si sono ritrovati per l'annuale "Bowie Ball" al Poisson Rouge, club di Bleeker street nato su (parte delle) ceneri del Village Gate, storica sala da concerti, dove si esibivano Coltrane, Ellington, Nina Simone e Aretha Franklin, che qui fece il suo debutto newyorchese, oltre a re della stand-up comedy come Chevy Chase e John Belushi. L'occasione - come se ne servisse una a New York per travestirsi e truccarsi - è il quarantesimo anniversario di "John, I'm only dancing", singolo che debuttò nel settembre 1972 nella classifica inglese. La canzone uscì però in America solo nel 1976: il suo testo era considerato troppo "osé" dai produttori della RCA. Nel solco della sua immagine bisex, Bowie canta: "John, I'm only dancing / She turns me on / but I'm only dancing", che può essere letto in più modi. Lui che rassicura il suo fidanzato che la tipa con cui balla lo eccita ma in fondo si tratta solo di un ballo (versione omo); oppure lui che rassicura un suo amico, fidanzato di lei (versione etero).

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    Bonus: lei che rassicura il suo fidanzato (versione lesbo). Felici di rimanere nel dubbio, uomini, donne, trans e indecisi si sono riversati sul dance floor del Poisson Rouge, a sentire ore di cover e tribute band, sudare, ballare, e sfoggiare perfetti travestimenti in onore del loro idolo 65enne, con una predilezione - of course - per la versione Ziggy Stardust. Spesso superando lo stesso Bowie, che da 8 anni (quando ebbe un infarto durante un tour) si è fatto vedere solo due volte su un palcoscenico. Con gli Arcade Fire nel 2005, e in un'apparizione a sorpresa durante un concerto di David Gilmour dei Pink Floyd l'anno seguente. Recentemente, ha rifiutato di partecipare alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra, ma la sua musica è stata celebrata lo stesso durante la serata. Secondo il "Daily Mirror", dopo averla inizialmente sostenuta, Bowie si è schierato contro la mostra sulla sua vita, che aprirà a gennaio presso il Victoria & Albert Museum di Londra, temendo che sia percepita come una sbornia di vanità. A settembre ha preso le distanze su Facebook, specificando di non esserne né il curatore né l'organizzatore.

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    2- BOWIE, TIMORI PER LA SUA SALUTE Da HYPERLINK "http://www.ilsecoloxix.it"

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    Allarme per la salute di David Bowie: Ziggy Stardust è stato fotografato sotto casa a New York, fragile, pallido e vestito in modo dimesso , un'ombra rispetto all'artista celebre per le sue "mise" esuberanti oltre che per la sua musica. Una felpa grigia, la coppola in testa, il 65enne cantante della foto scattata sotto la casa di Lower Manhattan dove Bowie vive con la moglie Iman e la figlia Lexi, somigliava ben poco al "White Duke", il musicista che negli anni settanta fu un'icona della moda. Voci allarmistiche sulla salute del cantante circolano periodicamente da quando nel 2004, durante una tourneè in Europa, Bowie subì un infarto sul palcoscenico e fu salvato per miracolo. Da allora il "Duca Bianco" non si è mai ufficialmente ritirato dalle scene, ma ha smesso di incidere, fare concerti e dare interviste. La scorsa estate ha risposto negativamente alla richiesta di esibirsi per la Olimpiadi di Londra. A parte una rara apparizione nel 2009 alla prima di Moon, il film del figlio Duncan, Bowie da anni si è fatto vedere in pubblico solo pochissime volte.

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    È uscito dal suo isolamento qualche mese fa per prendere per iscritto le distanze da una mostra al Victoria and Albert Museum che presenta 60 costumi di scena tra cui quello di Ziggy Stardust accanto ad autografi di canzoni e a disegni. Rispondendo ad erronee notizie di stampa che avrebbe partecipato alla mostra londinese come curatore, Bowie aveva smentito categoricamente: «Non ho avuto nulla a che fare con l'organizzazione». Secondo Paul Trynka, autore della biografia David Bowie: Starman, il cantante «è consapevolmente sparito dalla circolazione» dopo l'infarto: «Per qualcuno così costantemente vanitoso e ossessionato di sé, la malattia e la conseguente realizzazione della propria mortalità sono state un enorme colpo psicologico». Trynka è convinto che sparendo dal mondo «in modo hollywoodiano» Bowie ha messo in atto il suo ultimo "coup de theatre": «Una sorta di henri Houdini. E il fatto che non l'abbia mai annunciato lo rende ancora piu´ misterioso».

     

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