1. DA PIÙ DI UN SECOLO, A SAN FRANCISCO LA TERZA DOMENICA DI MAGGIO SI CORRE LA ‘’BAY TO BREAKERS’’, LA PIÙ ANTICA CORSA ANNUALE AL MONDO ISTITUITA NEL 1912 COME MOMENTO DI RIFLESSIONE E RISURREZIONE DELLA SOCIETÀ IN REAZIONE ALLA CATASTROFE DELL'INCENDIO PROVOCATO DAL TERREMOTO DEL 1906, CHE DEVASTÒ MEZZA CITTÀ 2. UNA SORTA DI CARNEVALE CON CUI LA MISERIA DEL QUOTIDIANO VIENE INTERROTTA DALL'ELOGIO DEL ROVESCIO, FACENDO SFILARE IN STRADA LE PRINCIPALI MASCHERE D’AMERICA 3. I BREAKERS CORRONO VESTITI NEI MODI PIÙ BIZZARRI E PARADOSSALI, MOLTI ANCHE NUDI 4. COSÌ GLI EROI DEI FILM DI FANTASCIENZA E I PERSONAGGI DEI CARTONI ANIMATI SCORRONO PER LE STRADE, INSIEME A UNA SERIE DI MOSTRI E ALTRE REPRESSIONI CREATE NOTTETEMPO DAL SISTEMA AMERICANO, PER RACCONTARCI UNA VERITÀ IN MASCHERA

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  • Foto di Mauro Aprile Zanetti e foto di www.warholian.com

    Mauro Aprile Zanetti per Dagospia - Da CHIMERICA di Mauro Aprile Zanetti

    BAY TO BREAKERS FOTO DI MICHAEL CUFFEBAY TO BREAKERS FOTO DI MICHAEL CUFFE

    A San Francisco e nella Bay Area, solo una volta l'anno B2B non vuol dire l'ennesimo modello di business di una nuova startup che orbita nella Silicon Valley; piuttosto si riferisce a una corsa contro la crisi e la depressione nel segno della gioia, di una certa febbre (non da oro) e della follia. Da più di un secolo, la terza domenica di maggio si corre la Bay to Breakers.

    Si tratta della più antica corsa annuale al mondo istituita nel 1912. Nasce come momento di riflessione e risurrezione della società civile, per meglio unirsi nell'allegria in reazione alla catastrofe dell'incendio provocato dal terremoto del 1906, che devastò mezza città. Una sorta di carnevale con cui la miseria del quotidiano umano viene interrotta dall'elogio del rovescio, facendo sfilare in strada le principali maschere dell'America.

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    Così gli eroi dei film di fantascienza e i personaggi dei cartoni animati scorrono, insieme a una serie di mostri e altre repressioni create nottetempo dal sistema americano, lungo la pellicola dell'asfalto per raccontarci una verità in maschera. Si parte downtown dalle parti dell'Embarcadero, punto di attracco più vicino alla East Bay, che sorge di là dai fregi luminosi del nuovo Bay Bridge, che alcuni rumori l'anno scorso volevano nientemeno intitolare al sindaco più "artsy and ritzy" della storia della città: Willie Brown, ovvero il testimonial per antonomasia dell'inarrivabile eleganza Brioni.

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    Non me ne abbia a male l'altro sindaco di grande stile, il defunto e leggendario siculo-americano, Joe Alioto. I breakers - così sono chiamati i partecipanti - corrono vestiti nei modi più bizzarri e paradossali, molti anche totalmente nudi (quelli che in realtà, forse, ci nascondono qualcosa); attraversando la città verso Ovest, con un momentum teatrale dentro il Golden Gate Park, e buttarsi infine sulla vasta landa della spiaggia del Pacifico, dove il vento non smette mai di lavorare le forme della costa.

    La Bay to Breakers si definisce come la quintessenza della corsa centennale di SF, ed è interconnessa alla struttura stessa della città. Una vera celebrazione della vita liberata dalla non-vita quotidiana tra i breakers e la Baia. Il celebre verso di Orfeo, padre di tutti i poeti, sarebbe lo slogan ideale per le magliette dei partecipanti: "desistere dal ciclo e prendere fiato".

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    Non si potrebbe pensare a una corsetta simile per risollevarsi dalla crisi anche in Italia? O quanto meno, rinvigorire la libido e l'istanza ludica di essere al mondo tra i tanti zombi? Vedo già le mascherine, rivedo sempre Fellini: datemi una maschera e vi dirò la verità.

     

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