"ANNI FA VIDI SALVATORE OCONE FUSTIGARSI, MEZZO NUDO, IN UNA CHIESA" - LA TESTIMONIANZA DI SALVATORE COLETTA, SINDACO DI PAUPISI, PAESE DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO DOVE VIVEVA L'UOMO CHE HA UCCISO A COLPI DI PIETRA LA MOGLIE ELISA E IL FIGLIO COSIMO: "SOFFRIVA DI DEPRESSIONE, MA SI STAVA CURANDO. OGNI MATTINA ANDAVA AL LAVORO, NON DAVA FASTIDIO A NESSUNO, NON AVEVA MAI DATO SEGNALI DI AGGRESSIVITÀ O AVUTO PROBLEMI CON I VICINI..."
Estratto dell'articolo di Michela Della Rocca per il "Corriere della Sera"
Salvatore Ocone, che ha confessato di aver ucciso a pietrate la moglie Elisa e il figlio Cosimo di quindici anni, aveva in passato dato segnali di gravi disturbi psichici. A confermarlo è il sindaco di Paupisi, Salvatore Coletta.
Sindaco, si vocifera che Salvatore Ocone qualche volta in piazza si fosse denudato. Le risulta?
«Parliamo di tanti anni fa, nella cappellina che abbiamo qui a Paupisi. Si era inginocchiato, si era tolto la camicia e fustigandosi pregava. Ma non si era denudato completamente. Sembrava un atto di fede, questo era il suo modo di pregare. Chiamai io i familiari: venne il suocero, lui salì in macchina tranquillamente e tornò a casa».
Lei non riteneva che non fosse una cosa normale?
«Sicuramente era qualcosa di insolito, ma non metteva in pericolo nessuno. Era un gesto intimo, derivante dal suo stato di depressione. Mi sono accertato che la famiglia lo aveva sottoposto a cure». […]
Come si sente la vostra comunità dopo una tragedia simile?
«Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Siamo tutti increduli; io per primo. L’ultima persona che avremmo potuto immaginare capace di un gesto così violento ed estremo era proprio lui.
Ogni mattina andava al lavoro, non dava fastidio a nessuno, non aveva mai dato segnali di aggressività o avuto problemi con i vicini. Ciò che è accaduto era del tutto inaspettato, quindi siamo scioccati e increduli».
Che ricordo ha di Cosimo Ocone?
«Un ragazzino mite e riservato. Frequentava il primo anno dell’Itis Lucarelli di Benevento. La stessa scuola in cui aveva studiato il fratello maggiore, Mario, che è andato a lavorare a Rimini.
elisabetta polcino
salvatore ocone
SALVATORE OCONE
[…]».
