O'LEARY MA CHE TE RIDI - "STOP ALLE CANCELLAZIONI E PRONTI AD ASSUMERE PILOTI ALITALIA": L'AD DI RYANAIR ANNUNCIA L'INVERSIONE DI ROTTA DOPO IL CAOS VOLI - L’ENAC: "PER ORA NON CI SONO GLI ESTREMI PER APPLICARE SANZIONI ALLA COMPAGNIA MA RESTIAMO VIGILI E PRONTI SE CI SARANNO SEGNALAZIONI”
Ryanair va al contrattacco dopo il duro colpo del caos voli. O'Leary, amministratore delegato, ha annunciato l'inversione di rotta: stop alle cancellazioni da marzo in poi. L'annuncio è arrivato al termine dell'incontro con il presidente dell'Enac, Vito Riggio, e il direttore generale, Alessandro Quaranta.
Ma non è la sola novità per il rilancio della compagnia irlandese. "I nostri piloti sono pagati bene e al momento stiamo avendo colloqui con quelli di Alitalia che vogliono passare da noi", ha affermato O'Leary.
Confermato invece il disinteresse per l'acquisto in blocco del vettore italiano, con cui va avanti il dialogo ma la priorità rimane focalizzata sui problemi di Ryanair.
Il manager ha inoltre aperto alla possibilità di "federaggio", ma l'ipotesi sembra lontana rispetto alle richieste dei commissari di Alitalia.
In merito a una delle questioni più spinose per la low cost, i risarcimenti, l'amministratore delegato ha chiarito che la cifra ammonta a "circa 25 milioni di euro".
Nel periodo invernale, infine, è stata annunciata una crescita del 6% del trasporto aereo in Italia. Il peggio sembra insomma alle spalle.
Le rassicurazioni sono arrivate anche da Riggio: "Al momento non ci sono gli estremi per applicare sanzioni a Ryanair, ma restiamo vigili e pronti ad intervenire se ci saranno segnalazioni".
In giornata è stato inoltre confermato l'accordo con eDreams e Google, per porre fine ai procedimenti giudiziari tra le parti in corso dal 2015. Le azioni legali erano arrivate all'Alta Corte Irlandese, e vertevano sugli annunci online del sito che vende biglietti aerei e di AdWords, con cui la big della Silicon Valley promuove diverse offerte.
Kenny Jacobs, portavoce di Ryanair, ha detto che la compagnia irlandese continuerà a offrire "le tariffe più basse d'Europa", anche grazie a una pubblicità "consumer-friendly".
