Logo Dagospia

1. HOP, HOP, TROTTA CAVALLINO! AL ROYAL ASCOT, UNO DEI TORNEI IPPICI PIÙ IMPORTANTI AL MONDO, LE LADIES PRENDONO CAPPELLO E SFIDANO IL MANICOMIO DI RIO 2. MA NELL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO A FAR DISCUTERE NON SONO I COPRICAPI IMPENNACCHIATI, MA LE GONNE DELLE INVITATE. TANTO CHE NE È NATO UN PICCOLO GIALLO 3.ALL’INGRESSO, LA “POLIZIA DELLO STILE”, CHE VIGILA AFFINCHÉ IL ‘DRESS CODE’ DELLA MANIFESTAZIONE SIA PUNTUALMENTE RISPETTATO, HA INFATTI IMPEDITO L’ACCESSO ALLA 52ENNE TRACY ROSE, FEDELISSIMA DEL ROYAL ASCOT DA 32 ANNI A QUESTA PARTE 4. LA “LADY” È STATA INFATTI GIUDICATA COLPEVOLE DI INDOSSARE UNA GONNA TROPPO CORTA 5. LA REGINA ARRIVA SENZA FILIPPO (DI NUOVO IN OSPEDALE), LE TOCCA SFILARE ACCANTO A CAMILLA E ALLE TRUZZE NIPOTI BEATRICE ED EUGENIA, FIGLIE DI SARAH FERGUSON

Foto da Reuters, Ansa, Daily Mail, Business Insider

1. GONNA TROPPO CORTA, LA "LADY" RESTA FUORI
DAGOREPORT

Dal "Daily Mail"
http://dailym.ai/11MKp4j

Il Royal Ascot, uno dei tornei ippici più importanti al mondo e che si sta tuttora svolgendo in Inghilterra (terminerà il 22 giugno), si trasforma ogni anno in una grande sfilata di moda, dove sugli spalti vip, nobili e reali ne approfittano per mettere in mostra i cappelli più bizzarri e fantasiosi.

Addirittura quelli della regina sono oggetto di scommesse accanite da parte dei bookmakers: quest'anno le doppie tonalità scelte da Elisabetta hanno mandato in crisi le agenzie che hanno dovuto pagare il doppio dei premi.

Ma nell'edizione di quest'anno a far discutere non sono i copricapi, ma le gonne delle invitate. Tanto che ne è nato un piccolo giallo. La "polizia dello stile", che vigila affinché il dress code della manifestazione sia puntualmente rispettato, ha infatti impedito l'accesso alla 52enne Tracy Rose, fedelissima del Royal Ascot da 32 anni a questa parte. La "lady" è stata infatti giudicata colpevole di indossare una gonna troppo corta.

Il marito Russell è insorto, facendo notare che moltissime altre invitate, entrate senza problemi, indossavano vestiti anche più corti di quello della moglie. E in effetti, a guardare le foto e a sentire le testimonianze dei presenti, non ha tutti i torti.

Tant'è che Susannah Hyles, una studentessa australiana di 21 anni, è entrata anche con il suo cortissimo abito bianco, dicendo che la polizia l'aveva fatta passare perché "molto carina".

Un'accusa di discriminazione che di sicuro non fa onore al servizio di sorveglianza di una delle manifestazioni più "in" della capitale inglese.

2. GB: REGINA A ROYAL ASCOT SENZA FILIPPO
(ANSA) - La folla del Royal Ascot, l'appuntamento ippico piu' glamour del Regno Unito, ha accolto la regina Elisabetta, arrivata nell'ippodromo del Berkshire a bordo di una carrozza, accompagnata dal principe Carlo e da Camilla, ma senza il marito Filippo dimesso ieri da un ospedale di Londra. La regina e' anche allevatrice di cavalli e quest'anno il suo Estimate correra' nella Gold Cup di giovedi' e viene dato come favorito da alcuni bookies. In passato i cavalli della sovrana hanno vinto 21 titoli.

3. ROYAL ASCOT 2013: UNA PARATA DI CAPPELLI STRAVAGANTI
Da www.stylosophy.it

È tempo di Royal Ascot 2013 e di scoprire tutti i cappelli più particolari e stravaganti indossati dalle ospiti del grande evento. Dalla Regina Elisabetta alla più sconosciuta spettatrice, la parata di questi, spesso eccentrici, accessori per la testa da sempre cattura grande attenzione e curiosità. Il motivo sta proprio nella stramberia di alcuni modelli. Non si tratta di decretare quello più bello ma scoprire chi si è spinta più in là. Molte delle creazioni sono vere e proprie opere di design e le vip reali si sfidano a suon di cappellini.

L'alta società inglese si riunisce ogni anno per la consueta corsa dei cavalli di Ascot. Ogni donna sa che dovrà essere al meglio, sa che tutti gli occhi sono puntati su di lei quindi il look è decisamente fondamentale. Ciò che davvero conta per le signore inglesi, soprattutto le reali, è un accessorio in particolare: il cappello. Gli Ascot sono infatti famosi nel mondo della moda proprio per la lunghissima parata di cappellini stravaganti che suscitano commenti e giudizi.

Nel bel mezzo del pubblico, all'arrivo per il consueto incontro, non si può non notare immediatamente la Regina Elisabetta. La sovrana ha scelto di indossare agli Ascot 2013 un completo rosa confetto con tanto di cappelli abbinato. Raggiante come non mai, la Regina quasi non sembra dimostrare la sua vera età. Al suo fianco la nuora Camilla che ha indossato un cappello a tesa larga crema e bianco in tinta con il suo completo. Fin qui niente di eccessivo o particolare, cappelli, per così dire, nella norma.

Ci ha lasciato sicuramente (quasi) senza parole il cappello indossato da Anneka Svenska, ricoperto interamente di piume bianche, perle e roselline rosa. Molto particolare, una vera e propria scultura per la testa che ricorda la forma di un cigno. Chissà se era comodo da indossare?! Non è passato decisamente inosservato il cappello-piramide indossato da Tracy Rose. Per il mix di colori, giocati sui toni del rosa e per le applicazioni ricorda assolutamente un cupcake. Tra i modelli oversize ma più raffinati c'è quello scelto da Belinda Strudwick, un delizioso modello stile patatina color bianco latte ricoperto di pizzo ton sur ton e delicati fiori. Semplicemente stupenda!

Tra i modelli che hanno catturato la nostra attenzione c'è anche la micro scultura lavorata in altezza di Katherine Jenkins, giocata sui toni dell'arancio e del rosa intenso. Per l'occasione le principessine Eugenie e Beatrice ci hanno un po' con l'amaro in bocca. Dopo aver fatto stravedere e divertire al matrimonio reale, agli Ascot 2013 si sono presentate con due cappellini dalla forma regolare e dallo stile piuttosto old. Non ci siamo proprio. E a proposito di reali, tra le grandi assenti di questa parata c'è Kate Middleton, la quale è in dolce attesa, che sicuramente ci avrebbe deliziato con un modello molto chic, lavorato con grande classe.

4. ASCOT 2013, BEATRICE ED EUGENIE DI YORK ALLA PARATA DEI CAPPELLI PIÙ STRAMPALATI
Da "Oggi"

Beatrice ed Eugenie di York sfilano all'apertura del Royal Ascot 2013, con la tradizionale parata di cappelli strampalati. Mentre la cugina (acquisita) Kate Middleton si è ritirata in maternità, sono le principessine a presenziare all'imperdibile appuntamento, con la regina Elisabetta, Carlo d'Inghilterra e Camilla Parker Bowles.

MORIGERATE - In realtà, Beatrice ed Eugenie si presentano con una mise bianca e nera e cappelli discretamente morigerati. mentre introno a loro è un tripudio di colori e di modelli come al solito davvero originali. Se non addirittura esagerati.

NON SI PUO' MANCARE - Comunque sia, ad Ascot non si può certo mancare. E anche quest'anno l'ultima generazione della royal family (in attesa della nascita del figlio di William e Kate) ha presenziato con le principessine. Per una parata che è davvero tutta un programma.

 

 

these friends had two of the most brightly colored hats of all this male spectator rocked a hat made entirely of fresh flowers LA REGINA ELISABETTA E CAMILLA AL ROYAL ASCOT ROYAL ASCOT IL PALCO REALE AD ASCOT CON REGINA CARLO E CAMILLA ROYAL ASCOT socialite marinilia smirnova was all about the feathers socialite ashleigh johns hat looked like it could float away at any moment socialite and famed hat wearer florence claridge smiled for the cameras in a unique yellow number ASCOT ASCOT ASCOT ASCOT ASCOT ASCOT ASCOT british tv personality anika svenska seemed to have a sense of humor about her outlandish hat Royal Ascot Day

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?
pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)
putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...
giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?
orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…