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GIUDIZI BENIGNI - NICOLETTA BRASCHI CHE SCALFARI STRALODÒ (“È UNA GRANDE ATTRICE DI TEATRO”) VIENE SBRICIOLATA DAL ‘CORRIERE’: “UN MONOCORDE CINGUETTIO”

Magda Poli per "Il Corriere della Sera"

È un monticello di sassi, con qualche sbuffo d'erba, dal quale spunta Winnie dalla cintola in su, nel primo atto e solamente con la testa nel secondo. È la protagonista di Giorni felici di Samuel Beckett, portato in scena da Andrea Renzi (Teatro Franco Parenti, Milano). Commedia che è metafora della condizione umana inchiodata dal tempo che scorre a una realtà sempre più ristretta, che sempre più si popola di confusi ricordi: è uno specialissimo inno alla vita, consumato tra abitudini che sono piacevoli sordine e brandelli di memorie di una banale quotidianità che il tempo ha reso malinconicamente felici.

Unici compagni della solitudine di Winnie una vecchia borsa piena di oggetti e Willie, Roberto De Francesco, Winnie Nicoletta Braschi in «Giorni felici» uomo presenza-assenza, colui che insieme alle «cose» del passato, serve a dare l'illusione d'essere stati e d'esistere. Winnie è Nicoletta Braschi che affronta il personaggio con lievità, troppa lievità, in un monocorde cinguettio, una scelta registico-interpretativa che non riesce a creare un fluire preciso di sentimenti, di stati d'animo: linearità e al tempo stesso polivalenza, semplicità e molteplicità di senso. Manca lo spessore.

Del resto i personaggi di Beckett all'apparenza così semplici e facilmente risolvibili, sono aspre montagne interpretative, partiture di contrasti che quietamente convivono come la «scandalosa», ludica, ostinata serenità di Winnie irrimediabilmente sprofondata in una situazione atroce che va peggiorando. Crudele specchio della inguaribile incapacità dell'uomo di «vedere» la verità della sua condizione, Giorni felici è un segno spietato e al tempo stesso uno sguardo luminoso e carico di pietas su questa meravigliosa umana «cecità».

 

Nicoletta Braschi commossa Nicoletta Braschi e Roberto Benigni ROBERTO BENIGNI NICOLETTA BRASCHI Giorni_Felici_Nicoletta-BraschiLaura Boldrini e Eugenio Scalfari

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