LA PUNTATA INTEGRALE DI “OTTO E MEZZO” SUL TRADIMENTO CON DAGO, ALBA PARIETTI E EDOARDO ALBINATI - ALDO GRASSO: “LA TRASMISSIONE DELLA GRUBER E’ UN CAPOSALDO DELLA RETE E CONTINUA A FUNZIONARE BENE COME BUSSOLA PER INTERPRETARE LE NOTIZIE DEL GIORNO” - VIDEO!
1 - DAGO OSPITE DI “OTTO E MEZZO”
2 - LILLI GRUBER E IL TALK, UNO STRUMENTO SEMPRE UTILE PER CAPIRE LA REALTÀ
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera” - In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel
La cosiddetta «crisi del talk politico» è questione molto relativa: il talk non è forse più un «evento», ma continua a funzionare bene come «programma fra i programmi», e si adatta perfettamente alle esigenze di reti e fasce orarie diverse.
Si avvia a conclusione la prossima settimana - precisamente il 1 luglio - 8 e ½ , l'appuntamento quotidiano dell' access prime time con Lilli Gruber e con un parterre nutrito di ospiti e, soprattutto, di commentatori (fra i più ricorrenti, Marco Travaglio, Andrea Scanzi, Antonio Padellaro, Marco Damilano, Paolo Mieli).
Dopo la fuoriuscita da La7 di Maurizio Crozza, la trasmissione della Gruber si è trasformata in un caposaldo della rete, l'emissione più seguita, con il 6,1% medio di share (davanti a Di Martedì , 5,5% e Piazzapulita , 4,4%). Tutti i giorni, 1.525.000 spettatori medi si sintonizzano per quaranta minuti sul «terzo polo» alla ricerca di bussole per interpretare le notizie del giorno, anche se spesso le concessioni che la Gruber fa al grillismo penso siano un po' sbilanciate.
Il talk cerca di mantenere la sua promessa di essere uno strumento per comprendere quanto accade sullo scenario nazionale e internazionale: il 5 dicembre scorso, ad esempio, subito dopo il Referendum costituzionale, la rete fa registrare il suo picco, con 2.551.000 spettatori e oltre il 9% di share.
Il pubblico di 8 e ½ è in continuità con quello dei lettori dei giornali: equamente distribuito fra i sessi (anche se con una leggera prevalenza maschile), ha buoni o ottimi livelli d' istruzione (lo share medio raddoppia sui laureati, col 13,2% di share) e socio-economici.
Gli spettatori più assidui sono i cinquantenni (6,1%) e i sessantenni (10,3%), mentre la conquista dei più giovani rappresenta la sfida per domani.
