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ECCO DOVE MARONI HA TROVATO LA SUA (COPPA) AMERICA: LA PROFICUA AMICIZIA DI BOBO CON L’IMPRENDITORE RIZZARDI

Lancio stampa "l'Espresso" in edicola domani
Paolo Biondani e Francesca Sironi per "L'Espresso"

Maroni, l'imprenditore padano della Coppa America e una megaspeculazione edilizia sul Garda. Tra i fascicoli sequestrati a Francesco Belsito, l'ex tesoriere del Carroccio, uno riguardava il piano immobiliare "Borgo +39" presentato da Lorenzo Rizzardi: un'ondata di seconde case da realizzare a Toscolano Maderno, sulla sponda lombarda del lago. Rizzardi è in ottimi rapporti con l'attuale segretario della Lega.

Come ricostruisce "l'Espresso" nel numero in edicola, Maroni ha avuto un ruolo chiave anche nel procacciare i fondi che finanziarono la partecipazione della barca "+39" con cui Rizzardi gareggiò nella Coppa America del 2005.

«Il vero sponsor dell'operazione era Maroni», spiega l'ex banchiere Giampaolo Fiorani a "l'Espresso": «I soldi per la barca me li chiedeva Riccardo Sogliano, l'ex calciatore e presidente del Varese. Nel mio ufficio, alla Banca Popolare, mi propose una sponsorizzazione per la Coppa America da 1,5 a tre milioni di euro. Insisteva che l'operazione era caldeggiata da Maroni e mi propose di incontrarlo a Roma. Ho visto Maroni quattro o cinque volte, mentre era ministro del Lavoro. Si finiva sempre per parlare della sua volontà di spingere questo investimento per la barca. Le cifre me le faceva Sogliano. Poi però Maroni mi chiedeva: "Lo ha ricevuto? Sogliano le ha fatto presente le sue esigenze per la Coppa America?"».

Le pressioni leghiste sono arrivate anche nel cuore della Roma ladrona: «Nel giugno 2005 ho incontrato Sogliano e Maroni insieme, per parlare di questa sponsorizzazione. Eravamo in quel famoso ristorante con la terrazza che s'affaccia su piazza di Spagna... C'era anche la segretaria particolare del ministro, Isabella Votino».

Fiorani alla fine sgancia solo un prestito, poi restituito: la banca ha anticipato i fondi (oltre un milione e mezzo) garantiti dalla Fonsai di Ligresti. E altri 2,7 milioni assicurati da un finanziamento della Regione Sicilia: yacht padano, bandiera e soldi siculi, insomma. E alle regate di Trapani, in quell'ottobre del 2005, non manca il ministro Maroni, che sale anche in barca con l'equipaggio di +39 come «diciottesimo uomo».

A ottobre 2005 il ministro in salvagente ricompare tra il team velico a Valencia, dove insieme a Rizzardi e Sogliano si gode una cena in puro stile formigoniano, da ospite d'onore sul Buena Chica, la barca di appoggio. E ha poi continuato negli ultimi anni a veleggiare con Rizzardi sulle onde del lago padano.

Oggi sul Garda lombardo l'imprenditore ha progettato una colata di cemento: il piano attuale prevede 55 mila metri cubi di seconde case e ipermercati. A Toscolano il sindaco pdl sostenuto dalla Lega ha fatto di tutto per imporre l'operazione immobiliare.

L'ultima parola ora tocca al Consiglio di Stato, dopo che il Tar ha bocciato il via libera di Comune e della Regione Lombardia: il maxi-piano di Rizzardi e soci, scrivono i giudici, rischia di «stravolgere completamente il paesaggio del Garda». Nel comune si voterà questo weekend. A sostegno del sindaco uscente, Maroni ha mandato a Toscolano il suo uomo di punta: Matteo Salvini. Per una Lega col vento in poppa.

 

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