EDUCAZIONE SI…RIANA – ARRIVANO I “CUCCIOLI DEL CALIFFO”, I BAMBINI SOLDATO DELL’ISIS CRESCIUTI A PANE E AK-47. ECCO COME IL CERVELLO DEGLI INNOCENTI VIENE CENTRIGUGATO NEI CAMPI MILITARI - VIDEO
Jay Akbar per http://www.dailymail.co.uk/
L’Isis sta addestrano una nuova generazione di bambini soldato. In un video rilasciato dal califfato, si vede una squadra di bimbi in un campo di addestramento militare mentre corrono, si arrampicano e strisciano sotto la guida di un supervisore adulto vicino alla Raqqa, la città adottata come capitale dallo Stato Islamico.
Armati con bazooka e Ak-47, i cosiddetti “cuccioli del califfo” posano fieri sotto la famosa bandiera nera dei gruppi islamisti. Secondo gli esperti di lotta al terrorismo, l’Isis inizia a deviare l’educazione e la mente di questi bambini fin da piccoli per ottenere una generazione di fanatici disposti a tutto pur di difendere lo Stato.
Nel video, 14 minuti, si vedono i bambini leggere il Corano prima di essere costretti a prendere parte alle esercitazioni militari: si infilano nei tunnel, strisciano sotto il filo spinato, imbracciano fucili d’assalto che riescono malapena a sollevare.
“L’Isis ha riprogrammato le loro menti giovani e impressionabili in quelle di killer tramite la frequenza obbligatoria alla scuola islamica come parte integrante della vita di un buon musulmano” - spiega Steve Emerson, direttore di un programma di indagine sul terrorismo, secondo cui l’Isis avrebbe bisogno di sfornare migliaia di giovani jihadisti per difendere il suo territorio.
“Puntare sui bambini è il modo più semplice per avere una nuova generazione di combattenti pronti a morire per il Califfo. L’Isis mira a ricostruire l’intera società dei territori che ha conquistato in modo da controllare ogni aspetto della vita delle persone, dalla raccolta dei rifiuti alle Madrassats (le scuole religiose)”.
Il direttore di WarChild, Rob Williams, ricorda che “l’arruolamento e l’utilizzo dei bambini da parte dei gruppi armati è espressamente proibito dalle leggi internazionali e ritenuto dalle Nazioni Unite uno dei 6 crimini peggiori in un momento di guerra”.
