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I PM DI ROMA INDAGANO SUI FOTOMONTAGGI DELLA BOLDRINI - REATI IPOTIZZATI: MINACCE, DIFFAMAZIONE, VIOLAZIONE PRIVACY

1 - VIOLENZA DONNE:MINACCE A BOLDRINI,INDAGA PROCURA ROMA
(ANSA) - La procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle minacce subite dalla presidente della Camera Laura Boldrini e sui fotomontaggi che la riguardano apparsi sul web. Il pm Luca Palamara procede per minacce, diffamazione e violazione della privacy. La polizia postale ha già provveduto a far rimuovere foto e frasi minacciose.

2 - VIOLENZA DONNE: VESPA, ANCHE A MASCHI ARRIVANO INSULTI
(ANSA) - "Mi dispiace per gli insulti alla Boldrini. Ma se sapesse quanti ne arrivano anche ai maschi non ne farebbe una questione femminile...". Lo ha scritto Bruno Vespa su Twitter.

3 - LOMBARDI,SOLIDARIETA'BOLDRINI MA NO LEGGI WEB
(ANSA) - "Massima solidarietà alla presidente Boldrini per le minacce sul web. Le ho subite anche io via posta ordinaria ma non per questo chiedo una sua limitazione. Nonostante la violenza subita attraverso il web, crediamo fermamente nella libertà della rete e rifiutiamo qualsiasi sua limitazione". Lo afferma la capogruppo del M5S alla Camera, Roberta Lombardi, in riferimento all'intervento della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha auspicato "una discussione serena e seria" sul web.

4 - VITA, PER WEB APPLICARE LEGGI ESISTENTI
(ANSA) - "Non c'é bisogno di nuove leggi, basta applicare quelle vigenti, perché la Rete non è 'legibus soluta' e se sul web vengono commessi dei reati, come l'istigazione all'odio razziale o l'istigazione all'odio contro le donne, questi reati sono già perseguibili". E' quanto sottolinea Vincenzo Vita (Pd) a proposito della denuncia fatta dal presidente della Camera Laura Boldrini.

"Non a caso - sottolinea ancora Vita - la polizia postale opera già ora e persegue tutti i reati che sulla Rete vengono compiuti". "Il rischio di nuove leggi - aggiunge l'esponente del Pd - é di incappare in tentazioni autoritarie, che covano sempre sotto la cenere, magari strumentalizzando parole mosse da motivi autentici. Non a caso - conclude Vita - parrebbe che all'Agcom sia in discussione un Regolamento discutibile in materia".

 

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