DA CAPITANO A CAPITONE SOLITARIO – L’ANNO IN SOLITUDINE DEL TRUCE INIZIA IL 7 AGOSTO 2019 QUANDO DALLA SPIAGGIA DI SABAUDIA ANNUNCIÒ “QUALCOSA SI È ROTTO” – POCO PRIMA C’ERA STATO L’INNO NAZIONALE E IL BAGNO DI FOLLA AL PAPEETE E IL GIRO SULLA MOTO D'ACQUA DELLA POLIZIA DEL FIGLIO FEDERICO – L’EPILOGO CON LE TARANTELLE SULLA SFIDUCIA A “GIUSEPPI”: “PRIMA TUTTI MI DICEVANO DI FAR CADERE IL GOVERNO E MI DAVANO DEL COGLIONE. UN MINUTO DOPO LA FINE GOVERNO, HANNO COMINCIATO A DARMI DEL COGLIONE PERCHÉ HO ROTTO IL GIOCATTOLO”

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Marco Cremonesi per il ''Corriere della Sera''

 

matteo salvini balla al papeete matteo salvini balla al papeete

La solitudine del leader nasce con una data: il 7 agosto 2019. Un anno fa. È il giorno in cui Matteo Salvini annuncia che nel governo «qualcosa si è rotto». Ma tutto era cominciato più di un mese prima, il 3 luglio 2019. Quel giorno, il Parlamento europeo elegge vicepresidente Fabio Massimo Castaldo del Movimento 5 Stelle.

 

Per la prima volta nella storia, il deputato di un partito che non appartiene a nessuno degli eurogruppi raggiunge la vicepresidenza. E Salvini capisce: la tenaglia si sta chiudendo sulla Lega. Dem e stellati hanno verificato che l' accordo è possibile, mentre intorno ai salviniani l' Europa stende quello che Castaldo chiama il «cordone sanitario».

 

matteo salvini fa llinguacce al papeete matteo salvini fa llinguacce al papeete

Tutti i guai di Matteo Salvini iniziano qui. Qualche settimana più tardi, a fine luglio, incominciano le più surreali settimane politiche italiane di sempre. Prima sulla sabbia della disco spiaggia Papeete di Milano Marittima, che diventerà il simbolo di quei giorni. Poi, in un «Estate italiana tour» le cui grafiche e l' idea stessa vengono dalla tournee di Jovanotti, «Beach party». Ma lo slogan è ben diverso da quelli del Jova: Salvini chiede «pieni poteri».

 

La narrazione pubblica della settimana al Papeete descrive le stravaganze di un ministro dell' Interno che, sempre in bermuda o mutande da bagno, ripreso dai social media h24, va ogni tanto a Roma a tarda notte per consigli dei ministri che non decidono nulla eppure approvano provvedimenti: «Salvo intese», ovviamente. Segno che di intese non ce ne sono.

matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 2 matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 2

Da una parte il racconto di un governo al lumicino, dall' altra quello delle vacanze presunte private del ministro.

 

C' è il giro sulla moto d' acqua della polizia del figlio Federico, l' inno nazionale suonato per la tribù che balla del Papeete, ci sono gli antisalviniani che lo seguono ad ogni tappa buttandosi in acqua a rappresentare i morti in mare. E c' è anche la nave Open arms carica di migranti a cui non è consentito sbarcare, che costerà a Salvini il secondo processo. Il tutto ritmato dalla mitraglieria delle dichiarazioni tra Lega e 5 Stelle.

matteo salvini al papeete matteo salvini al papeete

 

Salvini è sempre nervosissimo, poco prima di arrivare a Milano Marittima ha litigato con Giancarlo Giorgetti, da sempre il principale stratega del partito. L' opinione pubblica vede un Salvini vincente, portato in trionfo dalle folle da spiaggia, ma lui è sempre più stretto dall' angoscia per le decisioni da prendere.

papeete su le mani per salvini deejay papeete su le mani per salvini deejay

 

Poco importa se sia vero che il segretario Pd Nicola Zingaretti gli abbia garantito le elezioni in caso di stop al governo: l' ansia della decisione Salvini la porta da solo. E così, se la prende con la stampa che disturba le sue vacanze, ma intanto convoca una conferenza stampa al Papeete, in cui i militanti in costume da bagno danno sulla voce ai giornalisti che fanno domande sgradite.

matteo salvini deejay al papeete di milano marittima matteo salvini deejay al papeete di milano marittima

 

La situazione è sempre più tesa. Salvini, che fino a quel momento ha sempre rivendicato di avere una sola parola, comincia a sbandare, cambia idea ogni dodici ore: «Ritiro i ministri dal governo». «Anzi no, li lascio lì». «Anzi, convoco a Roma i parlamentari».

Giusto un anno fa, il 7 agosto a Sabaudia, proclama: «Qualcosa si è rotto» e i leghisti presentano mozione di sfiducia nei confronti di Conte. Una settimana più tardi, in un rovente ferragosto a Castel Volturno, nuovo contrordine e nuova sorpresa: «Mai detto a Conte di voler staccare la spina, il mio telefono è sempre acceso».

matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 2 matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 2

 

Il 20 agosto è la fine, davvero: «Il governo finisce qui» dice Conte di fronte al Senato in un intervento di fuoco: «La crisi porta la firma di Salvini, ma se lui non ha il coraggio politico me lo assumo io».

Anche se i leghisti hanno ritirato in extremis la mozione di sfiducia.

matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 3 matteo salvini deejay al papeete di milano marittima 3

Nelle settimane successive, la Lega cerca di assorbire lo shock ma non ci riesce, la caduta è stata troppo precipitosa. In tanti cominciano sottovoce a mettere in discussione la scelta del capo. E Matteo Salvini lo sa. È esattamente quello il momento in cui, per dirla con quelli suoi più vicini, Salvini «fa scendere la saracinesca della diffidenza».

 

La storia dell' ultimo anno è racchiusa nella frase che gli hanno sentito dire in tanti: «Prima tutti mi dicevano di far cadere il governo, mi davano del cogl... spiegando che i 5 Stelle ci avrebbero trascinato nel loro crollo. Un minuto dopo la fine governo, hanno cominciato a darmi del cogl...

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perché ho rotto il giocattolo».

Per questo Salvini non si fida più di nessuno. Per questo è solo.

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