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"VENITE A VEDERE GENIE BOUCHARD, LA TENNISTA PIU’ SEXY DEL MONDO" - POLEMICHE PER L’ANNUNCIO SU INSTAGRAM DEL TORNEO DI BOGOTA’, FIOCCANO ACCUSE DI “MACHISMO” E IL POST VIENE RIMOSSO – COSA VUOL FARE DA GRANDE LA TENNISTA 24ENNE, EX FINALISTA DI WIMBLEDON, PRECIPITATA IN CLASSIFICA AL NUMERO 114? “LA MODELLA? PUO’ ESSERE UN’IDEA MA…”

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Salvate Genie Bouchard da sé stessa e dai social. La 24enne tennista canadese, precipitata in classifica al numero 114, è già stata etichettata dai media come la nuova Kournikova. Una giovane promessa stritolata dalle spire carezzevoli della celebrità tra copertine, gossip e pubblicità milionarie. I suoi scatti audaci per la Swimsuit Edition di Sports Illustrated mandano in sollucchero i fan, le pose ammiccanti su Instagram la consacrano sempre più reginetta dei social. La ex numero 5 del mondo, già finalista di Wimbledon, è finita sul binario morto della gloria

 

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In mancanza di prodezze tennistiche capita che venga annunciata al torneo di Bogotà come “la tennista più sexy del mondo”. Apriti cielo! Accuse di discriminazione di genere e polemiche al calor bianco. Chi gestisce l’account Instagram della manifestazione è stato bersagliato dagli alfieri del politicamente corretto. Morale della favola? Il post su Genie Bouchard è stato rimosso. “Non perdete l’opportunità di incontrare questa bella donna”, c’era scritto nel post che ha scatenato le tricoteuses del web e indignate/i da tastiera sempre solerti ad urlare al "machismo".

 

Nel frattempo la carriera di Genie è a un bivio. Rilanciarsi come tennista o esplorare il mondo della moda e dello spettacolo? In un’intervista a un noto giornale colombiano lei ha giurato che tutti i suoi sforzi sono per il momento dedicati al campo.  "Fare la modella? Può essere un’idea ma dopo il ritiro. Adesso voglio solo recuperare il mio livello di gioco”. La Bouchard sa che perdere altre partite, alla lunga, significa perdere sponsor, pubblicità e appeal. E della tennista che fece innamorare il mondo non resterebbe che un rimpianto. Sexy quanto vuoi, ma sempre rimpianto. 

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