paola de micheli luigi di maio autostrade per l'italia

AUTOSTRADE PERDUTE – TUTTE LE TRATTATIVE TRA IL GOVERNO E ASPI SI SONO ARENATE SEMPRE DAVANTI ALLA STESSA QUESTIONE: IL CAMBIO DI CONTROLLO CHE METTEREBBE ATLANTIA IN MINORANZA! - I BENETTON ORMAI HANNO CAPITO DI DOVERLO DIGERIRE, MA NON È CHIARO QUANTO DOVREBBE VALERE LA LORO QUOTA IN USCITA. E HANNO SCRITTO ALL’UE DENUNCIANDO IL RISCHIO DI ESPROPRIO...

 

 

Fabio Savelli per il “Corriere della Sera”

 

liguria code in autostrada6

A conti fatti è un assist decisivo per il governo. La Corte costituzionale definendo «non illegittima» la procedura con cui l' esecutivo ha escluso Autostrade per l' Italia dalla ricostruzione del viadotto Morandi concede a Palazzo Chigi di dettare le condizioni per un accordo sulla revisione della concessione in una posizione di forza.

 

conte di maio

La Consulta ha ritenuto «non fondate» le questioni poste dalla società sollevate dal Tar della Liguria, perché il legislatore ha agito in una «situazione determinata da eccezionale gravità». Il dispositivo dei giudici costituzionali nei fatti è un giudizio di legittimità dell' operato del governo.

 

roberto tomasi autostrade per l'italia

Fornisce un' arma negoziale potenzialmente rilevante per sterilizzare la presunta incostituzionalità dell' articolo 35 del decreto Milleproroghe, convertito in Parlamento a fine febbraio, tesi degli avvocati di Autostrade che ritengono il cambio normativo introdotto un vulnus alla certezza dei contratti e alla Convenzione firmata con lo Stato.

 

giuseppe conte genova ponte assembramento

Quell' articolo - che regola la possibile revoca della concessione e riduce l' indennizzo - è la vera posta in gioco di questa partita. Perché misura quanto vale ancora Autostrade. E quanto Atlantia, la holding controllata al 30% dalla famiglia Benetton, potrebbe monetizzare accettando obtorto collo di vendere a nuovi azionisti la quota di controllo di Autostrade per salvare la concessione.

PAOLA DE MICHELI ROBERTO GUALTIERI

 

La decisione della Consulta rischia di essere premonitrice di quello che potrebbe succedere se non si arrivasse ad un' intesa e tutto tracimasse in un contenzioso in cui Autostrade avrebbe meno carte da giocare se non quella di far appello alla Corte di Giustizia Ue.

 

renato ravanelli 1

Certo non si poteva non notare ieri il timing con cui Giuseppe Conte ha fatto sapere che arriverà a breve, forse entro il fine settimana, una decisione sul caso. Come se prefigurasse uno scenario favorevole dal dispositivo della Consulta che concede ai due ministri competenti, Paola De Micheli ai Trasporti e Roberto Gualtieri al Tesoro, di portare pubblicamente una proposta di accordo su una revisione che i vertici di Autostrade anche ieri dichiaravano di non aver mai ricevuto «riscontri formali, né comunicazioni circa altre condizioni poste dall' esecutivo».

 

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

Da Palazzo Chigi più volte è filtrata una richiesta non formalizzabile. Per un accordo sulla revisione della concessione il governo ritiene ineludibile uno stravolgimento dell' assetto azionario, con un cambio di controllo che porrebbe Atlantia, e quindi la famiglia Benetton, in posizione di minoranza e Cassa Depositi e un veicolo costituito ad hoc da F2i (sottoscritto da fondazioni bancarie, casse previdenziali e assicurazioni come Poste Vita) in maggioranza.

 

Si tratta di una condizione irricevibile se messa su carta perché configurerebbe un esproprio come hanno denunciato i vertici di Atlantia in una lettera indirizzata di recente al vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis.

 

IL MOMENTO DEL CROLLO DI PONTE MORANDI A GENOVA 1

È per questo che tutti i tavoli tecnici che si sono tenuti con i vertici di Autostrade, con possibili punti di caduta su una riduzione delle tariffe e maggiori investimenti sulle tratte, si sono arenati davanti alla condizione del cambio di controllo. Non perché i Benetton non abbiano già accettato di doverlo digerire ma perché non è chiaro quanto dovrebbe valere la quota che venderebbero.

 

Eppure i vertici di Autostrade hanno ancora un' ultima carta. Non si vedono al momento soggetti industriali in grado di recitare uno spartito rilevante nel rilancio delle opere di cui ha bisogno il Paese.

roberto tomasi 2

 

Nell' elenco del decreto Semplificazioni spicca la Gronda di Genova, su cui s' innesta il tracciato del nuovo viadotto. Il progetto di Autostrade è pronto. Con le competenze dei suoi 7 mila dipendenti.

liguria code in autostrada 5 gronda genova 5gronda genova 1mappa delle limitazioni autostrade in liguria liguria code in autostrada 1IL MOMENTO DEL CROLLO DI PONTE MORANDI A GENOVAliguria code in autostrada 3liguria code in autostradaliguria code in autostrada 7liguria code in autostrada 5liguria code in autostrada 2

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?