luca ferrari bending spoons app coronavirus

L'APP SERVIRÀ DAVVERO A QUALCOSA? NEI PAESI CHE HANNO USATO IL TRACCIAMENTO VIA SMARTPHONE, C'ERA UN PIANO COMPLESSO MENTRE IN ITALIA SI GUARDA A “IMMUNI” COME LA PANACEA - MA SE NON LA SCARICA IL 60% DELLA POPOLAZIONE E' INUTILE - IL SISTEMA SARÀ CENTRALIZZATO? CHI DETERRÀ I DATI? – L’AD DI “BENDING SPOONS” LUCA FERRARI: “SARÀ OPEN SOURCE E SAREMO TRASPARENTI"

 

1 – «SULLA APP NESSUN GUADAGNO FIDUCIA E PRIVACY FONDAMENTALI»

Federico Fubini e Martina Pennisi per il “Corriere della Sera”

 

luca ferrari bending spoons

Sono partiti in quattro, nel 2013, non ancora trentenni. Adesso Bending Spoons è un' azienda da 150 dipendenti, 90 milioni di dollari di vendite nel 2019 e quasi 300 milioni di applicazioni scaricate. La prossima sarà Immuni, quella scelta dal governo italiano per il contact tracing . «Ci stiamo lavorando sette giorni su sette con ritmi intensissimi», spiega l' amministratore delegato Luca Ferrari.

 

Come è nata l' idea?

«A inizio marzo, settimane prima che si sentisse parlare del bando del ministero per l' Innovazione, era ormai evidente che probabilmente il Covid-19 si sarebbe espanso in Italia e tanti altri Paesi causando danni incalcolabili sia a livello di vite che in termini economici. Con altre aziende e advisor ci siamo convinti che un' app di tracciamento dei contatti avrebbe potuto essere uno strumento molto utile e ci siamo messi subito al lavoro a pieno regime».

app coronavirus 2

 

Ora in quanti ci lavorate?

«In Bending Spoons siamo circa 150. Sull' app ci sono tra le 30 e 40 persone».

 

Quando sarà pronta?

«Non spetta a me né deciderlo né comunicarlo, mi limito a sottolineare che è importante che ci assicuriamo che, prima di metterla in mano agli italiani, funzioni in piena sintonia con il Servizio sanitario nazionale. Se l' app risulta utile andrà usata per diversi mesi, pertanto è bene costruire un sistema robusto che in seguito non si riveli inefficace o inaffidabile».

 

luca ferrari bending spoons

Immuni è un progetto a scopo di lucro?

«No, è un progetto gratuito al cento per cento, senza postille. Non solo non guadagneremo niente, ma perderemo pure qualcosa, visto che stiamo sostenendo costi molto significativi e, cosa tutt' altro che trascurabile, stiamo rinunciando a portare avanti altri progetti commerciali. Il lavoro proseguirà: abbiamo concesso a titolo gratuito alla Presidenza del consiglio dei ministri una licenza perpetua, irrevocabile e aperta e ci siamo anche impegnati a continuare a migliorare e personalizzare la soluzione nei prossimi mesi, sempre a titolo gratuito. Poi torneremo a occuparci del nostro business che ci appassiona molto».

silvio berlusconi con veronica lario e i figlio barbara, eleonora e luigi 1990

 

Quali garanzie ci sono sulla trasparenza?

«L' app sarà open source . Per noi, essere trasparenti anche da questo punto di vista sarà fondamentale per consolidare la fiducia degli utenti, se il codice è sotto gli occhi di tutti per definizione non c' è niente da nascondere, e per permettere alla comunità di esperti di migliorare Immuni».

 

Vi hanno criticato per i legami con i Berlusconi e con la Cina.

paola pisano

«Circa l' 1% delle azioni di Bending Spoons è in mano ad H14, che è la holding dei fratelli Luigi, Eleonora e Barbara Berlusconi. Il 2% è invece di NUO Capital, fondo gestito da italiani che opera con capitali cinesi. Sono investitori eccellenti, ma in virtù della quota azionaria minima non hanno influenza sulla direzione della società. Circa il 90% dei diritti di voto è in mano ai fondatori, siamo noi a eleggere nella sua interezza il consiglio di amministrazione».

 

C' è un grande dibattito sulla privacy: in che misura Immuni la garantisce?

lo staff di bending spoons

«Il governo ha ribadito più volte che l' attenzione estrema alla privacy è un valore centrale per il progetto. Non posso che ripetere che stiamo facendo il massimo per offrire agli italiani un prodotto eccellente in questo senso».

 

Immuni funzionerà con il sistema di Google e Apple?

«Non ho niente da aggiungere a quanto già scritto nel comunicato del ministero per l' Innovazione: stiamo considerando ogni evoluzione del panorama tecnologico, inclusi i recenti risvolti relativi alla tecnologia proposta da Apple e Google».

 

 

i quattro fondatori di bending spoons

2 – OMBRE E PROBLEMI DELLA APP CON CUI VOGLIONO TRACCIARCI

Virginia Della Sala per “il Fatto quotidiano”

 

app coronavirus

Il fatto che la si scaricherà volontariamente è stato per ora messo al sicuro con le dichiarazioni del premier Conte. Il commissario dell' emergenza, Domenico Arcuri, però, ha sottolineato che senza la app di contact tracing si tornerà in lockdown, mentre gli esperti sostengono che sarà efficace solo se scaricata sul proprio telefono dal 70% degli italiani. Fermati questi punti, la app "Immuni" ha molte altre grane davanti e dietro di sè che stanno rendendo faticoso il suo ultimo miglio, problemi che non possono essere semplicemente catalogati come "tecnici": dalla loro risposta dipendono aspetti politici ed etici.

 

app coronavirus 3

Se in queste ore l' azienda creatrice della app, Bending Spoons, e il ministero della Salute stanno lavorando su un documento condiviso, ancora non si sa quale server custodirà i dati. La app, come licenziata dalla gruppo di lavoro del ministero dell' Innovazione, prevede (oltre alla rilevazione dei contatti tra le persone con il Bluetooth) una fase in cui i dati anonimizzati dei contatti sono conservati sui dispositivi e una fase in cui vengono trasferiti su un server, ovvero quando si palesa un positivo e si debba far arrivare la notifica alle persone "a rischio".

 

uffici di bending spoons

È stata progettata considerando come server quello della società creatrice Bending Spoons, ma ora tocca al ministero della Salute indicare quale sarà quello "pubblico". Saperlo risponderà a questioni ancora aperte: chi deterrà legalmente i dati? Sotto quale legislazione saranno i server? Quali le garanzie?

 

Sullo sfondo c' è uno scontro di "filosofia" digitale che sta creando ulteriori rallentamenti. Bending Spoons ha aderito sin dall' inizio del progetto al consorzio Pan-European Privacy-Preserving Proximity Tracing (Pepp-Pt), appoggiato da ricercatori, aziende e governi e promotore dello sviluppo di app di contact tracing che rispondano a specifici parametri.

PAOLA PISANO LUIGI DI MAIO

 

 

Serve a questo punto uno "spiegone". Il contact tracing digitale ha tre livelli di "pensiero": il primo che vuole centralizzare nei server i dati di ogni fase, dalla raccolta dei contatti all' allerta; il secondo (che è quello di Immuni) che vuole centralizzare i dati raccolti via bluetooth solo quando si rivela un positivo; il terzo che, invece, prevede che i contatti e i dati restino sempre sui telefoni e che nei server finisca solo il codice del positivo.

DOMENICO ARCURI

 

Quest' ultima soluzione era stata sposata da un ramo del consorzio Pepp-Pt, denominato Dp-3T, che però è stato fatto fuori senza spiegazioni nei giorni scorsi e che risponde al cosiddetto principio di privacy by design (ovvero garantire la massima privacy già al momento della realizzazione di un software o hardware) previsto anche nel Gdpr, il regolamento europeo per la protezione dei dati. La defenestrazione ha messo in allerta gli esperti.

lorenzo zaccagnini

 

Secondo Lorenzo Zaccagnini, attivista della privacy e sviluppatore di software per blockchain e intelligenza artificiale, "i problemi di trasparenza dietro queste scelte hanno decretato l' uscita da Pepp-Pt di realtà come Isi, Cispa, Ethz, Epfl, Ku Leuven. I critici sottolineano la possibilità di ricostruire a ritroso i dati che possono consentire a terze parti, anche se escluse dal server centralizzato, di identificare i singoli". Ci sono quindi rischi di attacchi con spyware o malware, usati da privati e governi per tracciare oppositori e giornalisti.

 

bending spoons

"Le vulnerabilità, poi, possono intaccare i sistemi operativi Android di Google o iOs di Apple e invalidare anche l' app migliore. Sarebbe opportuno che l' audit di Immuni fosse fatto dal più ampio pubblico possibile". Tanto più che in base al Regolamento Ue, i dati sanitari sono una categoria speciale e richiedono un livello di protezione più elevato. Possono essere raccolti se necessario per proteggere interessi vitali della persona e per motivi di rilevante interesse pubblico e di prevenzione, ma il trattamento, proporzionato allo scopo, deve prevedere "idonee e misure specifiche per salvaguardare i diritti fondamentali degli interessati". E in caso di ricorso a nuove tecnologie per la loro elaborazione, che possano comportare rischi elevati per i diritti dei cittadini, serve una valutazione di impatto preliminare. L' assioma è però semplice: i dati che non possono essere rubati sono solo quelli che non vengono memorizzati.

report apple sugli spostamenti roma

 

In mezzo, ci sono le due maggiori aziende dei sistemi operativi per smartphone. Dal protocollo che il ministero della Salute deciderà di sposare (Pepp-pt o Dp-3T) dipenderà la compatibilità con il sistema che stanno realizzando Apple e Google, che sposano la filosofia della decentralizzazione e che gestiscono i sistemi operativi della quasi totalità dei telefoni. Ai governi (non solo all' Italia, ma anche alla Francia) interessa invece riuscire a gestire più informazioni possibili per tracciare i contagi più velocemente.

 

coronavirus smartphone

"Altri problemi riguardano i super-cluster, cioè i tracciamenti di molte persone per vicinanza ma senza un reale contatto, ad esempio se si è riparati da un vetro", conclude Zaccagnini. Della squadra che sviluppa l' app Immuni fa parte Geouniq, società il cui sistema di geolocalizzazione individua la posizione di un cellulare, compreso il piano del palazzo, ma con un errore di 10 metri: implementare un sistema di questo tipo potrebbe creare enormi rischi di falsi positivi. Inoltre Bending Spoons produce molte app tra le quali Pico, un "raccoglitore" di dati che registra tutti i clic sulle altre app della società, li analizza, li aggrega e ne estrae informazioni. Pico interagirà con Immuni? A questa e altre domande Bending Spoons non ha risposto.

covidradar 1tracetogether app singapore

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO