isis sinai

IL PIANO DELL’ISIS IN EGITTO E’ CHIARO: METTERE IN GINOCCHIO IL TURISMO PER POI ROVESCIARE IL PRESIDENTE AL SISI - GLI 007 TEMONO NUOVI ATTENTATI AGLI AEREI E UN RAFFORZAMENTO MILITARE DI “WILAYAT SINAI” CON ATTACCHI A ISRAELE, GIORDANIA E LIBANO

AL SISIAL SISI

Maurizio Molinari per “la Stampa”

 

Con l' attentato contro l' Airbus russo «Wilayat Sinai» rilancia la strategia di puntare sulla guerra al turismo per rovesciare il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi: è la valutazione che sta maturando nei servizi di intelligence occidentali sulla base degli elementi finora raccolti nelle indagini sul disastro aereo. «Wilayat Sinai» (la Provincia del Sinai) è il nome che le cellule jihadiste di Ansar Bayt al Maqqdis si sono date quando il leader Abu Osama al-Masri decise, nel settembre 2014, l' adesione formale allo Stato Islamico (Isis).

 

AEREO SINAIAEREO SINAI

Se in precedenza avevano aggredito un bus di turisti nel Sinai e ucciso l' americano William Henderson, dipendente petrolifero, a Karama da quel momento le attività si intensificano, con l' assalto al Tempio di Karnak a Luxor, la sparatoria davanti all' entrata per le Piramidi di Giza, l' autobomba al Consolato d' Italia, l' attacco all' ambasciata del Niger, il rapimento e la decapitazione del tecnico croato Tomislav Salopek.

 

È un crescendo di attività terroristiche che ha un parallelo con quanto le cellule di Isis provenienti dalla Libia tentano di realizzare con gli attacchi al Museo Bardo di Tunisi ed ai villeggianti sulla spiaggia di Sousse in Tunisia: colpire il turismo e più in generale gli stranieri per destabilizzare governi considerati nemici.

vignette charlie hebdo sul disastro aereo russo nel sinaivignette charlie hebdo sul disastro aereo russo nel sinai

 

IL PREMIO DA RAQQA

È in tale cornice che matura il piano per abbattere l' aereo russo, come dimostrano le intercettazioni satellitari delle comunicazione fra Abu Osama al-Masri e Raqqa, la capitale del Califfato che emerge come una sorta di «war room» jihadista.

 

Ascoltando tali scambi di messaggi, continuati dopo l' esplosione dell' Airbus, si evince che «Wilayat Sinai» si aspetta nei prossimi mesi si ricevere da Raqqa una sorta di premio per l' Airbus abbattuto, ovvero più armamenti, Foreign fighters per rafforzare i propri ranghi e soprattutto denaro liquido in abbondanza. Quest' ultima è infatti la risorsa di cui al-Masri ha più bisogno per alimentare la corruzione con cui consolida i legami con elementi delle tribù beduine - a cui probabilmente appartiene l' infiltrato che ha messo la bomba sull' Airbus - in maniera analoga a quanto Isis fa nell' Anbar con i clan sunniti iracheni.

 

AEREO SINAIAEREO SINAI

E ancora: le cellule salafite che operano nella Striscia di Gaza e affermano di appartenere a Isis, tentano di spingere Hamas a impegnarsi di più nel Sinai a sostegno della guerriglia contro Al-Sisi che, nell' attacco a Sheikh Zuwaid di luglio, ha dimostrato un alto grado di efficienza operativa.

 

Il blitz al Cairo Il blitz con cui ieri le forze di sicurezza egiziane hanno eliminato in un quartiere a Nord del Cairo uno dei «Most Wanted» di «Wilayat Sinai», Ashraf Gharabli, dimostra la volontà di Al-Sisi di stroncare il network jihadista che bersaglia turismo e stranieri. Gharabli è considerato il regista e l' autore degli attacchi a Karnak come alle sedi diplomatiche italiane e nigerina. Dopo Al-Masri era il leader più importante.

AEREO SINAIAEREO SINAI

 

LA SFIDA A PUTIN

Ma non è tutto perché la scelta di far esplodere un aereo di linea russo contiene anche la sfida a Vladimir Putin protagonista dell' intervento in Siria. Chi ha avuto modo di leggere i testi delle comunicazioni fra Raqqa e il Sinai ritiene che Isis punti sulla sfida alla Russia per consolidarsi nel ruolo di leader indiscusso dei gruppi jihadisti a danno anzitutto di Al Qaeda che esprime in Siria Jabat al-Nusra. Lo dimostra quanto sta avvenendo sul terreno proprio in Siria: a dispetto dei raid russi, Isis è riuscito a impossessarsi di linee di comunicazione Aleppo-Hama e Homs-Hama in aree dove prima non era neanche presente.

 

Al-Baghdadi spinge i miliziani a esaltare il duello con Mosca sfruttando i consistenti rifornimenti di armi e miliziani che continua a ricevere dalle regioni nel Sud della Turchia, dove dispone di un network di trafficanti così esteso e proficuo da evocare quello gestito dai Narcos messicani ai confini con gli Stati Uniti.

 

aereo russo caduto nel sinai  9aereo russo caduto nel sinai 9

È questo scenario di crescente aggressività militare di Isis in Medio Oriente che porta gli 007 occidentali a temere nuovi attentati aerei, un rafforzamento operativo di «Wilayat Sinai» fino al punto da tentare un blitz contro Israele, e infiltrazioni significative in Giordania e Libano per estendere la mappa dei campi di battaglia.

Puntando a moltiplicare le «Province» del Califfato perché testimoniano la vitalità dell' ideologia jihadista, aiutando a reclutare e raccogliere risorse in più Continenti.

 

ISIS - SCONTRI SUL SINAI ISIS - SCONTRI SUL SINAI ISIS - SCONTRI SUL SINAI ISIS - SCONTRI SUL SINAI ISIS - SCONTRI SUL SINAI ISIS - SCONTRI SUL SINAI

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?