gianni versace mimmo calopresti

LO STRANO CASO DEL DOCUFILM DI MIMMO CALOPRESTI SU VERSACE, CENSURATO DALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA – IL RACCONTO DEL REGISTA: “MI HA CHIAMATO LA DIRETTRICE, PAOLA MALANGA, E MI HA DETTO CHE NON SAREBBE STATO PROIETTATO, MA SENZA UN APPARENTE MOTIVO, SOLO PERCHÉ LA FAMIGLIA NON VOLEVA. IN PARTICOLARE SANTO, CHE DI MALANGA È AMICO” – SE, COME PARE, NON È STATA LA “COMMISSIONE COLLE OPPIO” DEI MELONIANI, COSA PUÒ ESSERE SUCCESSO? – LA COINCIDENZA CON L’ATTACCO DI DONATELLA VERSACE AL GOVERNO - LA PRECISAZIONE DI PAOLA MALANGA: "IL DOCUFILM NON RISULTA IDONEO A UNA PROIEZIONE UFFICIALE..."

LA PRECISAZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA

Riceviamo e pubblichiamo:

 

paola malanga foto di bacco

Dichiarazione di Paola Malanga, Direttrice Artistica della Festa del Cinema di Roma, sul film Gianni Versace. L’imperatore dei sogni di Mimmo Calopresti:

 

“Il docufilm di Mimmo Calopresti non sarà alla Festa perché ad oggi, per quanto attiene alla valutazione artistica, non risulta idoneo a una proiezione ufficiale, come è emerso anche nel confronto avvenuto con la produzione del film, che nella fase di presentazione della proposta rimane l’unico interlocutore. L’invito precedentemente inviato è stato di conseguenza ritirato per decisione della Direzione Artistica che ne ha piena facoltà”.

 

CALOPRESTI: "IL MIO DOCUFILM SU VERSACE CENSURATO DALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA"

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per www.ilfoglio.it

 

donatella, gianni e santo versace nel 1994

“È la prima volta che mi succede una cosa del genere”. Il regista Domenico – per tutti Mimmo – Calopresti qualche giorno fa ha ricevuto la telefonata surreale di Paola Malanga, direttrice della Festa del cinema di Roma, scuola Rai Cinema.

 

“Mi ha detto che il mio docufilm non sarebbe stato proiettato, ma senza un apparente motivo, solo perché la famiglia non voleva. In particolare Santo, che di Malanga è amico”.  La famiglia in questione è quella di Gianni Versace, […] ucciso nella sua villa di Miami nel 1997 da due colpi di pistola sparati da Andrew Cunanan.

 

GIANNI VERSACE

Il docufilm “L’imperatore dei sogni” doveva essere l’evento di chiusura della festa dell’Auditorium, il 29 ottobre. Sul red carpet romano erano attese – per provare a uscire da una kermesse molto Grande Raccordo Anulare – Carla Bruni, Naomi Campbell e tutte le top model che considerano ancora oggi Versace “un padre, il primo che ha rivoluzionato il nostro mondo”, come racconta  Bruni in Sarkozy nell’opera censurata o comunque cassata all’improvviso dopo l’iniziale via libera.

 

“Non vorrei che un rifiuto così strano fosse figlio dei tempi, del clima che si respira nel paese”, dice Calopresti, senza crederci troppo, senza voler passare da martire. […] 

 

È un regista engagé, Calopresti, ma l’opera in questione oltre a una zoomata sui moti di Reggio Calabria e un’intervista al compagno di Versace, Antonio D’Amico, non avrebbe turbato i patrioti entrati anche nell’ultimo bunker del Pd romano.

 

Gianluca Farinelli Paola Malanga

Gianluca Farinelli, presidente della Festa del cinema di Roma con ambizioni che guardano a Venezia, a fine settembre aveva rassicurato Calopresti: il suo docufilm era piaciuto, tanto da essere la coccarda su questa edizione, il gran finale.

 

“Poi la direttrice mi ha raccontato della richiesta di Santo Versace che era contrario alla proiezione ed essendo suo amico ha dovuto assecondarlo. Così mi ha detto. E per la prima volta […] mi sono trovato davanti a una scelta incomprensibile: prima sì, tutti entusiasti; poi no, tutti imbarazzati”.

 

GIANNI VERSACE CON SHALOM HARLOW - LINDA EVANGELISTA - NAOMI CAMPBELL - CARLA BRUNI

La biondissima Donatella Versace […] qualche giorno fa ha anche attaccato il governo Meloni perché “sta cercando di togliere i diritti delle persone di vivere come desiderano”.  Santo Versace, […]  dopo aver lasciato il mondo del fashion si è dato alla filantropia e al cinema, tanto che guida la Minerva Pictures. Era uno dei coproduttori del docufilm. E’ stato anche a Montecitorio, eletto con il Popolo delle libertà, finì con l’Api di Rutelli prima di chiudere con la politica oscillando tra “Fare per il fermare il declino” di Oscar Giannino e “Italia Unica” di Corrado Passera.

Della sorella Donatella non parla quasi mai, di Gianni sempre. A lui ha dedicato anche un libro (“Fratelli, una famiglia italiana”). Ma adesso è soprattutto un produttore cinematografico.

 

andrew cunanan assassino di gianni versace

Ma insomma perché, Calopresti, la sua opera è stata cassata così all’improvviso? Se non è stata la “cinecommissione Colle Oppio” a giudicarla non idonea, cosa può essere accaduto? “Non riesco a spiegarmelo […]”.

 

[…] Il tributo dura un’ora e dieci da bersi tutti di un fiato come quella Milano versaciana. E prima o poi sarà proiettato da qualche parte. Magari quando il caso di questo docufilm sarà stato risolto. Unica storia di una proiezione durata in cartellone come “Un gatto in tangenziale” (per citare il film interpretato da Paola Cortellesi che aprirà la festa di Roma con la sua opera prima da regista). Ma niente Naomi né Carlà.  

GIANNI VERSACE DOPO I COLPI DI ANDREW CUNANANpaola malanga gianluca farinelli foto di bacco

GIANNI VERSACE E NAOMI CAMPBELLgianni versace antonio damico gianni e donatella versace 1LE TOP MODEL DI GIANNI VERSACEGIANNI VERSACE TRA LE SUE TOP MODELGIANNI VERSACE CON NAOMI CAMPBELL E CARLA BRUNIgianni versace antonio damico Donatella e Gianni Versace elton john ai funerali di gianni versace, enl 1997Donatella Versace al funerale di Gianni con la figliaElton John Donatella e Gianni Versace Gianni Versace Valentinodiana spencer e elton john ai funerali di gianni versace 1997santo donatella gianni versace

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....