tax credit

IL CINEMA DEL MENGA CHE ABBIAMO FINANZIATO – LA GUARDIA DI FINANZA INDAGA SUL TAX CREDIT PER CAPIRE SE CI SONO STATE IRREGOLARITA’: SI TRATTA DI 170 FILM, MOLTI DEI QUALI HANNO INCASSATO POCO O NULLA, FINANZIATI NEGLI ANNI CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO DELLA CULTURA - IL TAX CREDIT NON È LEGATO AGLI INCASSI MA AI COSTI DI PRODUZIONE E PERMETTE DI COPRIRE IL 40% DI QUANTO E' STATO SPESO PER REALIZZARE IL FILM: L’ACCERTAMENTO SUI TITOLI È DI NATURA FISCALE...

Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per il “Fatto quotidiano”

 

tax credit cinema

[…] 170 film. Molti hanno incassato al cinema poche migliaia di euro. Alcuni non sono proprio usciti nelle sale o sulle piattaforme streaming. Tutti però in questi anni hanno ottenuto il tax credit, il contributo del ministero della Cultura che permette di coprire il 40% dei costi investiti nella produzione. Centinaia di migliaia di euro – in qualche caso milioni di euro – versati per ogni pellicola. In totale, per tutti i film entrati nel programma ministeriale, fin qui il dicastero ha sborsato 500 milioni di euro l'anno.

 

CINEMA - I FLOP FINANZIATI DALLO STATO

Ora la Guarda di Finanza ha avviato un maxi-accertamento fiscale su questi titoli, elenco che il Mic ha consegnato alle Fiamme gialle – con cui vige un protocollo d’intesa – alla fine di settembre. L’ipotesi, tutta da verificare, è che possano esserci state irregolarità nelle dichiarazioni. Per la verità, il giro di vite era stato annunciato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano due anni fa, appena iniziato il mandato, ma poi la lista agli investigatori non era mai arrivata.

 

IL MAGICO MONDO DI BILLIE

Ci ha pensato la gestione dell’attuale ministro Alessandro Giuli […] che ora farà scattare i controlli per 33 case di produzione. Da qualche settimana, la Guardia di Finanza di Roma ha messo nel mirino i titoli della Minerva Pictures Group, casa di produzione romana che negli anni ha prodotto molti film di successo. Non si può dire altrettanto dei 5 messi in lista dal ministero. Tra questi ci sono due film per ragazzi, Kid Santa del 2013 e Il Magico mondo di Billie uscito il 1° agosto scorso.

 

Entrambi avevano come protagonista la star hollywoodiana Alec Baldwin, in un cast in cui spiccava la presenza della showgirl Valeria Marini. Nonostante l’ingaggio dell’attore americano e di suo fratello William, nelle prime due settimane di agosto Il Magico mondo di Billie ha incassato al cinema solo 17.300 euro (fonte MyMovies.it), mentre non ci sono dati disponibili sugli incassi di Kid Santa. Consultando gli elenchi ministeriali, tuttavia, scopriamo che Kid Santa ha ottenuto circa 2,8 milioni di euro di tax credit, mentre Il Magico mondo di Billie è arrivato a superare i 2,9 milioni di euro. Parliamo in totale di 5,8 milioni, a coprire il 40% dei 14,5 milioni investiti dalla produzione.

IL MAGICO MONDO DI BILLIE - VALERIA MARINI E ALEC BALDWIN

 

Gli altri tre film attenzionati dalla Finanza su richiesta del Mic sono Arctic Justice Thunder Squad che ha ottenuto 926 mila euro di tax credit, Vote for Santa per 375 mila euro e La buona strega del Natale per 373 mila euro. L’accertamento fiscale della Guardia di Finanza su questi titoli è ancora in corso ed è presto per sapere se sono state rilevate irregolarità. Si tratta poi di controlli fiscali, che non riguardano in alcun modo fascicoli aperti in Procura o ipotesi di reati.

 

Necessario anche spiegare che il tax credit non è legato agli incassi, ma ai costi di produzione per realizzare il film e, come dimostra la storia del cinema, non è sempre detto che investimenti importanti corrispondano a successi al botteghino. Anzi. […] Gli accertamenti fiscali non si limiteranno a Minerva.

 

Arctic Justice Thunder Squad

Tra le 33 aziende che attendono la visita dei finanzieri c’è la Fenix, che ha prodotto un altro film di Natale con William Baldwin, Sherlock Santa, ottenendo 1,6 milioni di tax credit e 7.200 euro, sempre secondo i dati di MyMovies.it, incassati al box office nel 2023. Il meno noto dei fratelli Baldwin è stato protagonista nel 2022 di Ladri di Natale, pellicola iscritta nell’elenco del tax credit per 2,7 milioni e che, secondo MyMovies.it, ha incassato 5.600 euro.

 

È su Prime Video un altro film di Natale del regista Francesco Cinquemani, ancora con Baldwin junior, che ha ottenuto un tax credit da 1,6 milioni. Molte di queste sceneggiature le ritroviamo come spin off per serie tv prodotte dalla Iervolino & Lady Bacardi. I controlli della Gdf sono appena iniziati.

Ladri di NataleSherlock Santa

Ultimi Dagoreport

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”