È O NON È IL PRIMO MATRIMONIO GAY IN RUSSIA? UNA SCAPPATOIA LEGALE PERMETTE A UNA COPPIA DI LESBICHE DI SPOSARSI - UNA DI LORO È TRANS MA NEI DOCUMENTI RISULTA ANCORA UOMO (VIDEO)
VIDEO - “HUNTED” IL DOCUMENTARIO CHE MOSTRA LE SCIOCCANTI CONDIZIONI DEI GAY IN RUSSIA
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Venerdì scorso, Irina Shumilova e Alyona Fursova si sono legalmente unite in matrimonio in Russia. Nonostante regni sovrano il divieto di scambiarsi le fedi tra membri dello stesso sesso, le due amanti sono riuscite a raggirare la legge: Irina, infatti, è nata uomo, si identifica come transessuale ed è al momento in fase di trattamento ormonale. Dunque sul passaporto la bella bionda risulta essere un maschietto. E dato che secondo i documenti, la coppia era formata da una donna e un uomo, la registrazione dell’unione è stata resa ufficiale.
La coppia si è sposata in un ufficio registri di San Pietroburgo, con abito bianco (uno a testa) e circondate da amici e parenti cerimoniosi.
Ma in molti hanno già messo in dubbio la validità del matrimonio. Stanno avanzando dei controlli sulla sua validità e un deputato russo ha chiesto che venga annullato.
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La Russia è conosciuta per la sua discriminazione nei confronti di omosessuali e trans. Fino al 1999, l'omosessualità era indicata come una malattia mentale. Anche se da allora le cose sono cambiate, le regole sono ancora molto rigide. Nel 2013, per esempio, una legge detta il divieto di distribuzione di materiali di promozione della comunità LGBT per bambini.
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E all'inizio di quest'anno lo scioccante documentario “Hunted” ha evidenziato la difficile situazione dei gay in Russia, letteralmente “cacciati” come animali.
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