sciarelli gervaso

SCIARELLI D’ITALIA: "VOLEVO LASCIARE 'CHI L’HA VISTO?' MA LA RAI HA INSISTITO. NON È STATO DIFFICILE CONVINCERMI. SIAMO UN SERVIZIO PUBBLICO ATTIVO SETTE GIORNI SU SETTE – LE ACCUSE DELLA LEGA? HO SUBITO UN ATTACCO SCOMPOSTO PER AVER LETTO IN ONDA UNA MAIL DI VITTORIA GERVASO, UN ATTO DI ACCUSA PERCHÉ SI FACEVANO I TAMPONI AI VIP MA NON ALLE PERSONE COMUNI, LEI ERA PREOCCUPATA PERCHÈ IL MARITO AVEVA UN TUMORE. LA LEGA L'HA PRESO COME UN ATTACCO PERSONALE ALLA LOMBARDIA..."

Maria Berlinguer per la Stampa

 

sciarelli

«Sono una spugna, prendo il dolore degli altri e cerco di trasformarlo in rabbia civile, però è chiaro che questo è un programma che ti porti sempre addosso e alla fine ne risenti. Non è un fatto di stanchezza, amo Chi l'ha visto perché mi fa sentire utile ma avevo voglia di staccare, di fare un passo indietro per un po', per questo avevo chiesto di lasciare ma l'azienda e tutti i direttori mi hanno chiesto di resistere e ho accettato».

 

Federica Sciarelli, da 17 anni volto della trasmissione cult di Raitre, spiega perché alla fine non tornerà (almeno quest' anno) al suo primo amore professionale, la politica, conducendo il venerdì sera un talk sulla rete. Una rinuncia che le pesa?

federica sciarelli

«Questa storia che lascio è ormai un tormentone estivo. In effetti il pensiero di cambiare l'ho avuto. Eccome. E tanti familiari di scomparsi di cui ci siamo occupati per anni mi hanno chiamato per dirmi che avrei fatto benissimo. Per esempio la mamma di Josè Garramon il ragazzino ammazzato a Castel Porziano, e Natalina, sorella di Emanuela Orlandi. L'estate faccio dei viaggi in bicicletta.

 

Il primo anno siamo andati in Sicilia. Ogni tappa mi evocava ricordi terribili. Palermo? Qui è scomparsa Giusi Ventimiglia e sicuramente l'hanno ammazzata. Isola delle femmine, come non pensare ad Antonio e Stefano Maiorana, e poi Casteldaccia dove sono scomparsi due ragazzini che giocavano nelle ville dei mafiosi... I paesi per me sono diventati cimiteri fantasma. È di questo che sono stanca, non certo del programma».

 

Come l'hanno convinta a continuare?

federica sciarelli

«Chi l'ha visto? va fortissimo. Reggiamo anche l'urto delle partite, portiamo all'azienda soldi in pubblicità e siamo un format Rai, con logo Rai. In più io sono interna. Ovvio che l'azienda voglia andare avanti.

 

Non è stato difficile convincermi, sono fiera del nostro lavoro. Siamo un servizio pubblico attivo sette giorni su sette. Polizia e carabinieri non possono impiegare tutte le volanti per cercare gli scomparsi, ma noi abbiamo i telespettatori e il nostro archivio, una vera banca dati degli scomparsi a cui fanno riferimento anche le istituzioni.

 

Per quanto possa apparire macabro ho fatto una battaglia perché ci fosse una banca dati anche dei cadaveri non identificati e bisogna raccogliere il Dna dei parenti, perché spesso si ritrovano ossa come nel caso Claps o di Emanuela Orlandi che poi non era lei. Ci chiamano ai tavoli come esperti anche dall'estero».

federica sciarelli

 

Ovvero?

«Una mamma a Genova ci aveva contattato per la figlia. Qualche tempo fa poi ci chiama la gendarmerie francese: "È stato ritrovato il cadavere di una ragazza". Era lei. La cosa assurda è che quando succede una cosa del genere i familiari ti ringraziano persino: la verità è che non c'è niente di più straziante che non sapere più nulla di una persona cara. È un fine pena mai.

 

Poi facciamo delle inchieste come è stato per Ilaria Alpi, mia carissima collega al Tg3. Il presunto colpevole era in prigione da 17 anni. Luciana, la mamma di Ilaria, me lo diceva sempre che Hashi Omar Hassan non c'entrava con l'esecuzione. Claudia Cazzaniga che sa l'arabo ha lavorato al caso e la verità è venuta fuori».

roberto gervaso

 

Perché la Lega ce l'ha con lei?

«Una vicenda surreale. Come surreale è stato quest' anno per tutti. Ho subito un attacco scomposto per aver letto in onda una mail di Vittoria Gervaso, un atto di accusa perché si facevano i tamponi ai vip ma non alle persone comuni, lei era preoccupata perchè il marito ha un tumore.

 

La Lega l'ha preso come un attacco personale alla Lombardia. Ha persino messo in dubbio l'esistenza della lettera, insinuando che l'avessi scritta io. Mi ha addirittura chiamato Roberto Gervaso che non conoscevo. "Vi difendo io: te perché sei simpatica, mia moglie per paura" ».

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