la vita bugiarda degli adulti

LE SERIE DEI GIUSTI - LA SERIE NETFLIX IN SEI PUNTATE “LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI”, DIRETTA DA EDOARDO DE ANGELIS, SCRITTA DA UNA COOPERATIVA DI ELENAFERRANTIANI, MI È MOLTO PIACIUTA E ME LA SONO VISTA TUTTA DI FILA ALLA FACCIA DEI DENIGRATORI (ANCORA LA NAPOLI DELLA FERRANTE? BASTA!) - PUR VEDENDO TUTTI I LIMITI DEL TESTO, DE ANGELIS INDOVINA TUTTI GLI ATTORI E RIEMPIE LA STORIA DELLA FERRANTE DI SANGUE, VITA, PESCI, CAFFÈ GRADITI E NON GRADITI, TRADIMENTI CONTINUI E BUGIE... - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

la vita bugiarda degli adulti 4

Oh! Finalmente un po’ di bandiere rosse e Raiz che canta “Fischia il vento” (in epoca Meloni!). Non c’è la camorra (sospiro di sollievo), ma ci sono i maschi cafoni arrapati che girano in Ferrari e hanno i denti come Don Chuck Castoro e le ragazze che gli toccano il pesce (nooo). E poi i Ti odio! Mi fai schifo! Mi fai schifo pure tu! Sputo sulla fotografia di mio padre, di mia madre, di tuo padre. E una colonna sonora che va da “Nun te scurdà” degli Almamegretta a “E mo e mo” di Peppino Di Capri, che unisce i Massive Attack ai 99 Posse, passa per E Zezi e spazia fino a Califano e Jannacci. 

 

giordana marengo valeria golino la vita bugiarda degli adulti 3

Anche troppo. Però. Ve lo dico subito. Anche se qualche momento retorico c’è, come c’è un uso eccessivo di frasi a effetto da Guida delle giovani marmotte elenaferrantiane ("È così facile morire nella vita delle persone senza le quali non possiamo vivere" – “L'amore è opaco come i vetri delle finestre dei cessi”), anche se questo tuffo nella Napoli del Vomero coi comunisti borghesi che si vogliono scopare le donne ricche per fare gli intellettuali senza pensieri (è il sogno di tutti i maschi), e la Napoli bassa alla fine è un gioco ripetitivo,

giordana marengo la vita bugiarda degli adulti 1

 

anche se Elena Ferrante con tutti i ricordi di Napoli alla Starnone ci ha veramente massacrato, confesso che non solo la serie, in sei puntate, “La vita bugiarda degli adulti”, diretta da Edoardo De Angelis con bel piglio vitale, scritta da una cooperativa di elenaferrantiani: piccolo-paolucci-quelli che si firmano elenaferrante e il regista, mi è molto piaciuta e me la sono vista tutta di fila alla faccia dei denigratori (ancora la Napoli della Ferrante? Basta!), ma la trovo assolutamente accattivante. 

 

alessandro preziosi valeria golino la vita bugiarda degli adulti 3

Pur vedendo tutti i limiti del testo. Perché Edoardo De Angelis indovina tutti gli attori, a cominciare dalla inedita Giordana Marengo che interpreta la protagonista sedicenne Giannì o Giovannì, figlia dell’intellettuale gagariello del PCI napoletano (ma Bassolino dov’è?) Alessandro Preziosi, bravissimo, e di Pina Turco, bravissima oltre che moglie del regista, a Valeria Golino, finalmente scatenata come povera napoletana dei bassi che risponde al comunismo del fratello con un attivismo cattolico e si è fatta il film di un grande amore per un carabiniere, che non ha mai tradito, ma sono bravissime anche tutte le ragazze inedite che vediamo attorno alla protagonista. 

la vita bugiarda degli adulti 1

 

Ma De Angelis indovina anche le ambientazioni della Napoli anni ’90, ancora miracolosamente non toccate dalle fiction televisive e dai neomelodici, e riempie la storia della Ferrante di sangue, vita, pesci, caffè graditi e non graditi, tradimenti continui e bugie, ma soprattutto di grandi movimenti di macchina del suo fenomenale direttore della fotografia, Ferran Paredes Rubio, che insegue i personaggi e i loro desideri. Al punto che la quinta puntata, che si svolge durante una Festa dell’Unità, con tanto di dibattitto tra comunisti e cattolici, vino terribile, Raiz, proiezione di “Scusate il ritardo” di Massimo Troisi, è un piacere per lo spettatore.

 

giordana marengo valeria golino la vita bugiarda degli adulti 1

Quello che non è riuscito del tutto a fare nelle sue versione eduardiane, non è adatto alla commedia, Edoardo De Angelis riesce a farlo nel mélo drammatico ferrantiano, nei ritratti di donne forte, che qui dominano del tutto la scena, nel seguirle non alla Dardenne, con la macchina dietro la nuca, ma nell’avvolgerle con soggettive e grandi movimenti, nel cercare di capirle.

 

la vita bugiarda degli adulti 4

Il lavoro che fa sulla Giannì di Giordana Marengo, ragazza in crescita che cambia sempre il suo punto di vista ("Quann si’ piccirill, ogni cosa te pare grossa. Quando si gross, ogni cosa t’ pare nient") è clamoroso, e riesce a costruire i suoi rapporti col padre Preziosi e con la zia Golino come fossero lati di un triangolo che prima o poi si dovranno incontrare e chiudere la partita. Magari esagera un po’ con le hit di Rosa Balestrieri, che in pochi ricordiamo. Lo trovate su Netflix.   

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