IL SESSO AL TEMPO DEGLI SMARTHPHONE - GLI ADOLESCENTI FANNO TANTO “SEXTING”, CHE E’ UN APPROCCIO AL SESSO, UN’INIZIAZIONE, MA NON COSTITUISCE NECESSARIAMENTE UN COMPORTAMENTO A RISCHIO
Gli adolescenti fanno sesso. Questo si sa. La novità è il ruolo che tecnologia ha nella loro vita sessuale. E’ completamente cambiato il modo in cui interagiscono, soprattutto nello scambio di messaggi espliciti, pratica nota come ““sexting”, oggetto di uno studio appena pubblicato dalla rivista “Pediatrics”.
Prima che prendiate a martellate il telefono di vostro figlio, vi rassicuriamo su alcuni punti. La maggior parte di loro negano di aver inviato o ricevuto foto nudi. L’intenzione dei ricercatori era stabilire se il “sexting” costituisce l’approccio per un rapporto sessuale o se sia il suo risultato. I dati confermano che è un’iniziazione, precede il rapporto sessuale, ma non è necessariamente una questione di causa-effetto e non è necessariamente un comportamento a rischio.
Se i genitori pescano i figli a fare “sexting”, devono prenderla come un’occasione per spiegare un po’ di sesso, e soprattutto per metterli in guardia riguardo le insidie del web, perché quelle foto, magari considerate innocenti fra coetanei, possono raggiungere altri utenti, non così innocui.
Il “sexting” indica l’interesse degli adolescenti per il sesso. E’ un’opportunità di approfondimento per educatori, genitori e parenti. La loro ignoranza e il nostro rifiuto non fanno bene a nessuno.
