STAGIONI IN GUERRA: L’ESTATE ROSICCHIA GIORNI ALLA PRIMAVERA, L’AUTUNNO ALL’INVERNO

Alberto Flores D'Arcais per "La Repubblica"

In questi giorni diverse tormente di neve stanno battendo gli Stati del New England e dei Grandi Laghi, ultimi segnali di un inverno che fatica a terminare e di una primavera che tarda ad arrivare. Che ci sia un cambiamento climatico in corso da anni è un dato di fatto che la grande maggioranza degli studiosi dà ormai per scontato, ma come sempre una facile generalizzazione (tipo "le mezze stagioni non esistono più") non spiega quello che sta succedendo nella realtà.

Un lungo report del U.S National Climatic Data Center, rilanciato nei giorni scorsi dal Wall Street Journal, ci fornisce risultati sorprendenti: negli ultimi decenni la tendenza della primavera - almeno negli Stati Uniti - è di arrivare prima del solito.

Un risultato che solo apparentemente contraddice i grandi numeri su cui gli scienziati del clima basano i propri studi. Stando alle statistiche più recenti le quattro stagioni reali (non quelle del calendario) oggi sono così divise: la primavera dura 92,76 giorni l'anno, l'inverno 88,99, l'estate 93,65 e l'autunno 89,84 giorni. Ogni anno la primavera si riduce di un minuto a vantaggio dell'estate e l'inverno si accorcia di un minuto e mezzo a vantaggio dell'autunno.

«L'ultima gelata invernale arriva prima, anno dopo anno, e la prima gelata in autunno arriva sempre più tardi», ha spiegato al Wsj Jake F.Weltzin, direttore del Usa National Phenology Center, l'organismo che studia la tempistica degli eventi naturali. Qual è il modo migliore per capire come e quando si passa dall'inverno alla primavera? Per l'U.S. National Climatic Data Center la risposta è semplice: non fidarsi solo dei satelliti e dei grandi numeri ma studiare "sul campo", osservare le piante, i fiori e il comportamento degli animali.

Perché i satelliti sono in grado di catturare la portata globale del cambio climatico in un intero emisfero, ma per capire veramente cosa sta succedendo localmente (in questo caso negli Stati Uniti), in termini di inquinamento, di sviluppo urbano, di gas responsabili dell'effetto serra, il metodo migliore resta quello dell'occhio nudo.

Fiori e piante sono i "sensori" più sensibili per comprendere al meglio il cambio climatico. Gli studi botanici ci spiegano meglio di ogni altra cosa come la natura stia rispondendo al riscaldamento terrestre, ma sono studi che non possono essere fatti solo in laboratorio o con dati elaborati al computer. Un rapporto della Nasa dimostra come l'occhio umano (in questo caso quello di agricoltori, giardinieri, bird-watchers, naturalisti e animalisti) resti la scelta migliore. Quest'anno "sul campo" hanno studiato duemila specialisti e oltre 15mila volontari.

I risultati non mancano. Gli agricoltori oggi hanno a disposizione circa dieci giorni di lavoro in più all'anno di quanti ne avessero un secolo fa, gli uccelli migratori lasciano i loro luoghi anche con 18 giorni di anticipo, le piante crescono prima del solito, gli animali cambiano atteggiamenti secolari.

Basti pensare - come esempio estremo - che nel 1852 i primi fiori di primavera sbocciavano il 15 maggio e l'anno scorso a Chicago - una delle metropoli più fredde degli Stati Uniti - sono fioriti il 25 gennaio. Oppure come nello Stato di Washington, uno dei più freddi in assoluto, gli orsi bruni ogni anno si risveglino anticipatamente dal letargo (che ci sia la neve o meno poco importa).

Cambiamenti che toccano alcune zone, ma non altre, rendendo sempre più complicata una lettura lineare del "climate change". Basta guardare quanto successo a febbraio negli Stati Uniti. La maggior parte del West ha avuto un clima più secco del normale, gli Stati del Nordest hanno avuto nevicate e tormente fuori dalla norma, nel Sud ha piovuto più del solito, bufere di neve che non si vedevano da decenni hanno colpito gli Stati della "grande prateria". Dopo un anno in cui la siccità aveva raggiunto un po' in ogni area record storici. Non vi sono dubbi che il clima stia cambiando, come è ancora tutto da capire e da scoprire.

 

ESTATE INVERNO jpegESTATE INVERNO cicloni clima ESTATE INVERNO nuvole di primavera primavera

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...