“IL 'DUE POPOLI DUE STATI' È DIVENTATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI L'ULTIMO RIFUGIO DEGLI SPROVVEDUTI” - ASSIA NEUMANN DAYAN SULLA POSSIBILITÀ CHE TRUMP SIA PRONTO A RICONOSCERE LO STATO DI PALESTINA: “HAMAS È UN GRUPPO TERRORISTICO CHE HA VINTO LE ELEZIONI POLITICHE NEL 2006. IL GOVERNO DELLO STATO DI PALESTINA DOVREBBE ESSERE RAPPRESENTATO DA LORO? SE LA NASCITA DELLO STATO SERVISSE A SMANTELLARE LE ORGANIZZAZIONI CHE IN TUTTI QUESTI ANNI HANNO SOLO MESSO A REDDITO LA QUESTIONE PALESTINESE, PER ME METÀ DEI PROBLEMI SAREBBERO RISOLTI…”
Estratto dell’articolo di Assia Neumann Dayan per "La Stampa"
Il Jerusalem Post ha riportato una notizia da una fonte diplomatica anonima secondo cui il presidente Usa, Donald Trump sarebbe pronto a riconoscere, con un colpo di scena tutto americano, lo Stato di Palestina. Questa affermazione si inserisce nel contesto in cui Trump andrà tra pochi giorni in Arabia Saudita […]
L'ambasciatore americano per Israele, Mike Huckabee, nominato da Trump, ha negato con un tweet. A questo punto, facciamo finta che un tweet sia una notizia data due volte. Per prima cosa mi chiedo come reagirebbero i democratici, i partiti di sinistra e gli intellettuali buoni e giusti davanti al riconoscimento della Palestina da parte di Trump: «Ha fatto anche cose buone» non è nemmeno quotato per eccesso di facilità.
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
Nel 2020, verso la fine del suo primo mandato, Trump cercò di portare a casa un accordo tra Israele e Palestina, il piano "Peace to Prosperity", con la soluzione a due Stati, ma la trattativa fallì, e Trump potrebbe pensare di riprendere dal punto in cui era stato interrotto.
Quando si parla di riconoscimento si sottintende la volontà del governo palestinese, cioè Hamas, di volere uno Stato. Non so se i politici di ogni risma che parlano di autodeterminazione glielo abbiano chiesto, ad Hamas, cosa più gradisca, e non so se hanno tenuto in conto che il clima che hanno ampiamente contribuito a creare si è evoluto, per alcuni, per molti, in una soluzione a uno Stato, e quello Stato non è Israele. […]
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
L'idea di Palestina per Hamas, per Harvard e per le piazze di passamontagna occidentali è quella di un territorio "dal fiume al mare", il che significa che lo stato di Palestina comprenderebbe Israele. Questo, che per Hamas è un programma politico, per gli altri è marketing, contagio sociale, segnalazione di virtù, ma Israele non scomparirà anche se lo ripetono in preghiera cento milioni di volte al giorno.
Il "due popoli due Stati" è diventato negli ultimi due anni l'ultimo rifugio degli sprovveduti, e dico questo non perché la soluzione sia sbagliata, ma perché è una versione cosmetica della guerra, un'idea che è diventata buona solo per qualificarsi dalla parte dei presentabili. Intanto, Hamas è un gruppo terroristico che ha vinto le elezioni politiche nel 2006. Il governo dello stato di Palestina dovrebbe essere rappresentato da Hamas? […]
Se la nascita dello Stato palestinese servisse a smantellare le organizzazioni che in tutti questi anni hanno solo messo a reddito la questione palestinese, per me metà dei problemi sarebbero risolti.
benjamin netanyahu donald trump
PROTESTE CONTRO HAMAS A GAZA
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse2
MILIAZIANI DI HAMAS A GAZA
donald trump
PROTESTE CONTRO HAMAS A GAZA
PROTESTE CONTRO HAMAS NELLA STRISCIA DI GAZA
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
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