travaglio conte casalino

TA-ROCCO E I SUOI FARDELLI - LA FINE DI CASALINO, COME ALTER-EGO DI CONTE, AVVENNE LA SERA DEL 4 FEBBRAIO 2021, GIORNO DEL GROTTESCO ADDIO A PALAZZO CHIGI. DA UNA PARTE, CASALINO LANCIAVA IL “PARTITO DI CONTE”; DALL’ALTRA, TRAVAGLIO E BETTINI SUONAVANO UN’ALTRA MUSICA: CONTE, DEVI RESTARE E CONQUISTARE IL MOVIMENTO, SE MOLLI LO PRENDE DI MAIO E NON SARÀ PIÙ UN PARTITO DI LOTTA. E OGGI, PUR DI INTASCARE UN CENTOMILA ANNUALE, IL LABBRORIFATTO SCONFITTO HA ACCETTATO DI OCCUPARSI DELLA STRATEGIA COMUNICATIVA DEI PENTASTELLATI. PECCATO CHE I PARLAMENTARI A 5STELLE NON ABBIANO MAI SOPPORTATO DI ESSERE COMANDATI A BACCHETTA DA ROCCOBELLO

DAGONEWS

giuseppe conte mejo di un venditore di castagne davanti a palazzo chigi 1

La fine di Ta-Rocco, come alter-ego di Conte, avvenne la sera del 4 febbraio 2021. Poche ore prima andò in scena in piazza Colonna il grottesco teatrino del premier dimissionario che davanti a un precario tavolino da venditore abusivo di carciofi, in un groviglio di microfoni e fili, dava il suo addio a Palazzo Chigi e ai suoi sogni di gloria.

 

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME

Una scena in modalità “Miseria e nobiltà” che, nel video, a un certo punto, si sente la voce di Casalino: "Nell’inquadratura non mettete Palazzo Chigi perché non è solo un intervento istituzionale".

 

Chiuso il tavolinetto, una volta ritornati rabbiosi e rintronati a Palazzo Chigi, Conte si trovò davanti al bivio: da una parte suonava la campana di Casalino che rilanciava il suo progetto di uscire dai 5stelle e fare il “partito di Conte”; dall’altra, c’erano ben due campane, Travaglio e Bettini, che suonavano un’altra musica: Conte, devi restare e conquistare il movimento, se molli lo prende Di Maio e non sarà più un partito di lotta.

 

LE LACRIME DI ROCCO CASALINO PER L ADDIO DI GIUSEPPE CONTE A PALAZZO CHIGIGIUSEPPE CONTE VENDITORE DI CALDARROSTE

Inutile dire chi ha vinto e chi ha perso. Da quella sera del 4 febbraio, comunque, Conte inizia a smarcarsi da Roccobello, che da portavoce ben presto si era automizzato dallo sprovveduto (politicamente) avvocato di Volturara Apula ed era salito al ruolo di primo consigliori. Certo, i due sono sempre in contatto, anche se la carica propulsiva dell’ex gieffino è venuta a mancare a Peppiniello, soprattutto nell’emisfero mediatico.

MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE

 

E oggi, pur di intascare un centomila annuale, il labbrorifatto ha accettato di occuparsi della strategia comunicativa dei pentastellati. Peccato che i parlamentari a 5stelle non abbiano mai sopportato di essere comandati a bacchetta dall’ex portavoce di Conte. Ne vedremo delle belle…

 

L'ULTIMA TROVATA DEI 5S: COSÌ CONTE HA RICICLATO CASALINO

Luca Sablone per www.ilgiornale.it

 

conte casalino

Che fine ha fatto Rocco Casalino? In molti continuano a domandarsi quale strada abbia intrapreso l'ex concorrente del Grande Fratello dopo la crisi di governo che ha portato Giuseppe Conte a salutare Palazzo Chigi, sostituito ora da Mario Draghi che gode del sostegno di una larghissima e variegata maggioranza.

 

È stato proprio l'ex presidente del Consiglio a svelare l'attuale compito ricoperto da Casalino: l'ex portavoce dell'avvocato adesso è diventato responsabile per le tv, sempre nella galassia del Movimento 5 Stelle.

 

Lo stesso Conte lo ha annunciato pochi giorni fa a La Piazza, la kermesse di Affaritaliani.it che si è svolta a Ceglie Messapica (Brindisi). "È stato assunto alla Camera e al Senato ed è responsabile per le tv. Quindi ha un compito molto più gravoso, perché ora lavora non più per un singolo, ma per i gruppi parlamentari del M5S", è stata la risposta dell'ex premier alla domanda del direttore Angelo Maria Perrino sul ruolo attuale di Rocco Casalino.

giuseppe conte rocco casalino emmanuel macron

 

LUCA BIZZARRI E L'INQUADRATURA SBILANCIATA PER FAR ENTRARE ROCCO CASALINO

Il nuovo compito di Casalino

Per l'ex concorrente del GF si tratta sicuramente di un impegno piuttosto complicato. L'obiettivo è quello di far parlare il Movimento 5 Stelle con una sola voce, evitando dissidi e discordanze pubbliche.

 

Il tutto per fornire un'immagine mediatica che faccia apparire il M5S compatto e coeso. Insomma, la traccia del compito che gli è stato assegnato potrebbe essere così riassunta: far passare l'idea di un Movimento unito senza più alcuna divisione in correnti grazie al nuovo corso targato Giuseppe Conte.

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE

 

Come scrive Affaritaliani, Casalino dovrebbe occuparsi anche di tutta la strategia comunicativa. I capisaldi saranno ad esempio la difesa del reddito di cittadinanza, il rilancio del salario minimo e il "no" assoluto al ritorno al nucleare.

 

conte casalino

Una linea comune e concordata che unisca la squadra dei ministri, i capigruppo e tutti gli eletti alla Camera e al Senato. Il tutto per evitare sfumature pericolose che possano mettere in forte discussione la neo-leadership di Conte.

 

I guai per il M5S

conte casalino

Tuttavia nulla toglie che il Movimento 5 Stelle prima o poi dovrà affrontare faccia a faccia i problemi che stanno venendo a galla, soprattutto nei territori. A spaventare il M5S sono innanzitutto le elezioni Amministrative che si terranno il 3 e il 4 ottobre. Anche Conte lo sa: il rischio è quello di un colossale flop, che a quel punto rappresenterebbe il primo passo falso della sua era.

 

A ciò si aggiunge l'offensiva legale di alcuni grillini della prima ora che contestano il nuovo statuto e l'elezione di Conte come presidente del Movimento. Il mare è in tempesta, altro che quiete.

GOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTEconte casalino

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO