raffaele fitto giorgia meloni paolo gentiloni

CI VORRÀ MOLTA “RESILIENZA” PER PORTARE A TERMINE IL PNRR – I CAMBIAMENTI APPROVATI DALL’UE HANNO MODIFICATO O INTRODOTTO 145 NUOVE MISURE E INVESTIMENTI, TOGLIENDO AI COMUNI FONDI PER UNA DECINA DI MILIARDI – MA IL GOVERNO HA DOVUTO PROMETTERE NUOVE RIFORME ALL’EUROPA: ACCELERAZIONE DEI TEMPI DELLA GIUSTIZIA, SEMPLIFICAZIONE DEGLI APPALTI, LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE, CONCORRENZA E PAGAMENTI TEMPESTIVI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. POI È PREVISTO UN CORPOSO TAGLIO DEI SUSSIDI DANNOSI PER L’AMBIENTE…

Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”

 

fitto meloni

1 Come e perché è stato modificato il Pnrr italiano? Qual è il suo valore complessivo?

La revisione […] è prevista dai Regolamenti europei per tener conto di «circostanze oggettive» che impediscono o rallentano il raggiungimento degli obiettivi […]. […] Sono stati modificate o introdotte 145 nuove misure e investimenti, rispetto alle 385 originarie. Circa 20 sono state sfilate dal Pnrr e saranno finanziate con altri fondi. Il valore del Pnrr italiano è ora di 194,4 miliardi, dei quali 122 sotto forma di prestiti da rimborsare.

 

2 Cos’è il capitolo RePower Ue? Quanto vale?

Un nuovo pacchetto di interventi che si aggiunge alle sei missioni originarie del Piano (digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione, inclusione e salute), dedicato all’efficientamento e alla riduzione dei consumi energetici. Vale 11,1 miliardi di euro: circa 8,3 miliardi vengono dal definanziamento dei progetti originari, 2,8 miliardi sono stati aggiunti dalla Ue, sempre sotto forma di prestiti.

 

3 Con quali criteri il governo ha ridefinito il Piano?

MODIFICHE AL PNRR

Dal Pnrr, che conta 250 mila singoli interventi, sono stati intanto esclusi tutti quelli che rischiavano di non essere ultimati entro la scadenza del 2026. Sono per lo più progetti piccoli che riguardano le opere di rigenerazione urbana dei comuni e il dissesto idrogeologico. Altri sono stati esclusi perché, essendo già avviati, rischiavano di non rispettare i criteri di ammissibilità ambientali. Altri ancora perché non sarebbero stati ammessi e rendicontabili, come quelli sulla viabilità, circa 1 miliardo di interventi. Molti altri sono stati modificati […].

 

4 Ci sono nuovi impegni?

Sì, il governo ha inserito nel Piano nuove riforme. Si prevedono un’ulteriore accelerazione dei tempi della giustizia civile e penale, una nuova semplificazione degli appalti, la razionalizzazione degli incentivi alle imprese, nuove misure per favorire la concorrenza ed altre per assicurare i pagamenti tempestivi della pubblica amministrazione. Legati al pacchetto energia ci sono l’impegno a redarre un Testo unico delle energie rinnovabili e soprattutto il taglio dei sussidi dannosi per l’ambiente.

 

5 Cosa sono? Quanto valgono?

giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023

Sono gli incentivi fiscali che hanno un impatto negativo sull’ecosistema, come le accise agevolate sui carburanti […] o la stessa accisa ridotta sul gasolio rispetto a quella della benzina. […] mai nessuno, finora, ha avuto il coraggio di tagliarli. In tutto valgono 22 miliardi di euro l’anno[…]

 

 6 La revisione riguarda le infrastrutture?

Anche. Dal Pnrr viene sfilato ad esempio il rafforzamento dell’asse del Brennero, ma ci sono 2 miliardi in più per le infrastrutture idriche. […]

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."