berlusconi meloni salvini

SCAZZI NEL CENTRODESTRA! “NO A MINISTRI TECNICI PARACADUTATI DOPO IL VOTO” – DA FRATELLI D'ITALIA ARRIVA UNO STOP ALLA RICHIESTA DI SALVINI DI “FARE I NOMI” DEI MINISTRI PRIMA DELLE URNE - IL TIMORE DEI MELONIANI È CHE VENGANO PROPOSTE PERSONALITÀ FUORI DAL PARTITO: “SE QUALCUNO PENSA DI METTERE DEI TECNICI AL POSTO DELLE TANTE FIGURE INTERNE AL PARTITO COMPETENTI PER RICOPRIRE RUOLI DI GOVERNO, ALLORA HA PROPRIO SBAGLIATO” - TAJANI TENTA DI MEDIARE…

Elena G. Polidori per La Nazione

 

Votare in due giorni (anche di lunedì, quindi), ma soprattutto presentare per prima cosa la possibile squadra dei nuovi ministri, per consentire agli elettori di fare una scelta «in coscienza» sul prossimo governo e sulla coalizione chiamata a guidare il Paese.

BERLUSCONI SALVINI MELONI

 

Prima Matteo Salvini e subito dopo Antonio Tajani hanno buttato sul tavolo queste idee, ma se la prima è stata accolta tiepidamente dal resto delle forze politiche in campo elettorale, sulla seconda nel centrodestra si è formata l'ennesima increaspatura nei rapporti interni. Se si è appena riuscito a superare lo scoglio della possibile premiership (chi avrà ottenuto un voto in più nelle urne, ma poi non è detto che finisca davvero così, ndr), sulla compagine di governo la nebbia è ancora fitta.

 

Si dice - e lo ha detto sempre Tajani ieri - che Berlusconi abbia in mente «molti nomi», così come li avrebbe in mente anche Matteo Salvini. Ma sul tema dentro Fratelli d'Italia non c'è proprio quello che si dice un clima «sereno». «Già è stato non facile far digerire Giorgia come possibile primo premier donna - raccontava ieri una fonte interna al partito della Meloni -, ma se qualcuno pensa di mettere dei tecnici al posto delle tante figure interne al partito assolutamente competenti per ricoprire ruoli di governo, allora ha proprio sbagliato...».

 

VERTICE CENTRODESTRA A MONTECITORIO 2

Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a quegli alleati, in particolare dentro Forza Italia, che ancora considerano «impresentabili» figure da sempre militanti nel partito meloniano. «Rischiamo di vincere e poi vederci lasciare fuori dalla porta perché gli altri hanno già deciso chi mettere dove...». Ecco, non è proprio un bel clima, quello del sospetto che aleggia dentro Fratelli d'Italia, anche se a sera Tajani ha tentato di stemperare: «Di sicuro il premier non sarà un tecnico, ma non c'è nulla di strano nell'indicare qualche nome di ministeri importanti se c'è accordo di tutto il centrodestra».

 

VERTICE CENTRODESTRA A MONTECITORIO

A patto che l'accordo ci sia. E questo, per il momento, sta in piedi quasi per miracolo, visto per altro che i posti da ministro sono solo uno degli aspetti delicati inteno all'alleanza. L'altro - che ora è quasi un campo minato - riguarda i collegi, quelli cosidetti «sicuri». Una volta c'era Denis Verdini a fare il bello e il cattivo tempo in casa Forza Italia quando si trattava di sciogliere questo rebus, mentre ora al tavolo del centrodestra che conta, quello che domani si dovrebbe riunire per iniziare la difficile trattativa sui posti in lista sicuri, possibili e perdenti, il partito azzurro si presenterà con Tajani e Roberto Occhiuto, attuale governatore della Calabria, che si è sempre interessato di sistemi elettorali e 'numeri'.

 

Con loro anche il giovane deputato lombardo Alessandro Sorte, un mago della matematica, si dice, e ancora Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli per Fdi; Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti per la Lega, il senatore Antonio De Poli per l'Udc, Saverio Romano per Noi con l'Italia e un rappresentante di Coraggio Italia. E molto probabilmente nelle liste leghiste figurerà Francesco Giro. il parlamentare azzurro che da tempo aveva deciso di avere la doppia tessera. Comunque ci sarà da discutere - e pure parecchio - anche se laq meloni tende a dare un'idea all'esterno di un'alleanza pressochè granitica.

GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI MATTEO SALVINI

 

«Chi si aspettava un centrodestra diviso e litigioso, è rimasto deluso» commentava ieri la Meloni, perché «la nostra è una coalizione solida, composta da forze che hanno la stessa visione - gli ha fatto eco Licia Ronzulli - mentre a sinistra volgiono solo conquistare qualche poltrona in più a scapito della stabilità e della governabilità». Ma la guerra delle poltrone è una mina vagante anche nel centrodestra. 

 

meloni meme

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?