prodi berlusconi

IL PROCESSO DI ''REVIRGINATION'' DEL BANANA CONTINUA - LE PAROLE DI PRODI SU BERLUSCONI VENGONO ACCOLTE CON GIOIA DA FORZA ITALIA: ''UN ATTO DI SERIETÀ''. TUTTO IN VISTA DELL'INGRESSO IN MAGGIORANZA DI FORZA ITALIA, DA COMPIERSI IN CASO DI VOTO SUL MES. CONTE SPERA DOPO LE REGIONALI, E SILVIO PURE (COSÌ PUÒ CORRERE ALLE AMMINISTRATIVE COL CENTRODESTRA) - CALENDA: ''BENE, ORA CORTESEMENTE DATE DEL FASCIO ANCHE A PRODI''

Tiziana Testa per www.repubblica.it

 

prodi putin berlusconi e solana nel 2003

Parole che spiazzano, quelle pronunciate da Romano Prodi a Repubblica delle idee. Un'apertura nei confronti dello storico avversario politico, Silvio Berlusconi ("Non è certo un tabù l'ingresso di Forza Italia in maggioranza". E poi "La vecchiaia porta saggezza", riferita al leader azzurro). Parole che provocano fibrillazione soprattutto nel campo del centrodestra. Soddisfazione in casa di Forza Italia, malumore dalle parti della Lega dove si guarda sempre con maggior sospetto alle mosse del Cavaliere. Fino all'intervento dello stesso Berlusconi: "Collaborazione istituzionale, come già avvenuto con altri governi in carica, ma nessun sostegno politico a Conte", dice con una nota. 

 

Mulè: "Da Prodi un atto di serietà"

Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, inizialmente reagisce alle parole di Prodi con una battuta: "È come la folgorazione di San Paolo sulla via di Damasco", dice. Ma poi si fa serio: "Su Berlusconi c'erano già state parole significative da parte di Bersani, di Bertinotti. Quello di Prodi è un atto di serietà, di coraggio politico. Un modo per rimettere insieme i tasselli della storia, forse un primo vagito di pacificazione politica. Qualcuno dirà che Prodi parla così perché punta al Quirinale, ma io non lo credo assolutamente". In realtà anche Conte ha fatto aperture a Forza Italia, ne ha parlato più volte come di un partito di opposizione responsabile. Magari qualcuno penserà che il centrosinistra ha bisogno dei voti azzurri? "Non paragonerei le due situazioni, Conte non è certo uno statista", risponde Mulè.

 

Il Pd: "Bene Prodi, europeisti siano uniti"

BERLUSCONI PRODI

E mentre Carlo Calenda festeggia - "Ora cortesemente date del fascio anche a lui", ironizza su Twitter - il Pd precisa il contesto in cui vanno inserite le parole di Prodi. "Il tema non è l'ingresso di Berlusconi in maggioranza", dice Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori dem, "ma il rapporto con un'opposizione responsabile. Forza Italia può incarnare un centrodestra europeista e moderato prendendo le distanze da Salvini e Meloni?

 

Questo è il punto. Da parte nostra nessun revisionismo storico. L'antiberlusconismo è finito da tempo. Restano i gravi errori di quei governi, le inchieste, ma oggi bisogna capire se Berlusconi può essere protagonista di una fase in cui - invece di alimentare la rabbia - si contribuisce alla soluzione dei problemi del Paese". Andrea Marcucci, capogruppo dem in Senato, sottolinea il tema del rapporto con l'Europa. "Le dichiarazioni di Romano Prodi invitano tutti gli europeisti a stare dalla stessa parte. Nessuno escluso. Nell'interesse dell'Italia".

giorgio mule foto di bacco

 

Salvini: "Il centrodestra è compatto"

Matteo Salvini probabilmente si preoccupa. Da settimane crescono i sospetti sulle effettive intenzioni di Forza Italia, su una certa benevolenza nei confronti del governo. "È una non notizia, Berlusconi non ha nessuna intenzione di entrare nel governo, l'ho sentito ieri", dice il leader leghista. Poi si fa più aggressivo: "Capisco la disperazione di Prodi e del Pd, che ormai si sentono scivolare la poltrona da sotto le natiche, però il centrodestra è unito e compatto".

 

Probabilmente Berlusconi, a destra, sarà ancor di più un osservato speciale. E così la forzista Licia Ronzulli si affretta a precisare: "Forza Italia in maggioranza è un'ipotesi del terzo tipo dell'irrealtà".

berlusconi salvini

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...