“PEREIRA È UN GENERALE AUSTRIACO. ALLA SCALA SERVE DUTTILITÀ” – IL CONSIGLIERE NOMINATO DALLA REGIONE PHILIPPE DAVERIO SPIEGA PERCHE’ HA VOTATO NO ALLA COABITAZIONE CON IL NUOVO SOVRINTENDENTE MEYER: “NESSUNO E’ DEL TUTTO INSOSTITIBILE. IO AVEVO CHIESTO AI NOSTRI CACCIATORI DI TESTE DI INDIVIDUARE QUALCHE ITALIANO, MA QUELLI BRAVI ERANO TUTTI OCCUPATI”

-

Condividi questo articolo


Giampiero Rossi per corriere.it

 

philippe daverio philippe daverio

«È un grande onore e la più grande gioia poter lavorare per il Teatro alla Scala. Da anni ho un legame particolare con questo teatro che amo e ammiro. Sono felicissimo che dopo meravigliosi anni a Vienna, Parigi e Losanna posso cominciare una nuova avventura a Milano».

 

È la prima reazione di Dominique Meyer, nuovo sovrintendente del teatro. «Conosco già parecchie persone alla Scala — spiega l’attuale direttore della Staatsoper di Vienna —. Farò di tutto perché i prossimi mesi procedano produttivi e nel rispetto per l’istituzione e per Alexander Pereira, e lavorerò con dedizione per un grande futuro di un teatro eccezionale». Intanto Philippe Daverio, consigliere d’amministrazione nominato dalla Regione, spiega il perché del suo voto contrario al periodo di affiancamento tra il sovrintendente entrante e quello uscente, Alexander Pereira: «In questi casi è meglio chiudere subito, perché le transizioni lunghe finiscono per complicare le cose».

alexander pereira alexander pereira

 

Ma questa sua posizione è anche una valutazione su Pereira?

«Ma no, a me lui è molto simpatico, davvero. Ci piace conversare amabilmente in tedesco. Però diciamo che la Scala potrebbe meritare una gestione più plasmabile di questa. Del resto lui è un generale austriaco».

 

Però gli viene riconosciuto di aver portato risorse e un rinnovo contrattuale senza scioperi.

dominique meyer dominique meyer

«Se è per questo i sindacati erano addirittura in piazza per sostenerlo. Ma credo che un po’ di conflittualità faccia persino bene, aiuta a trovare soluzioni di qualità. In realtà prima di iniziare il consiglio di amministrazione mi hanno avvicinato i sindacalisti e poi i loggionisti: e io ho votato al contrario di quello che mi hanno suggerito».

 

Ma cosa pensa della soluzione dell’affiancamento?

«Dico che un conto è la continuità amministrativa, tutt’altro quella gestionale. Insomma, nessuno è del tutto insostituibile».

 

E cosa pensa di Meyer?

l eleganza di philippe daverio (1) l eleganza di philippe daverio (1)

«Penso possa essere utile alla Scala. Ovunque è stato ha lavorato bene e non si porta addosso i sospetti che Pereira non è riuscito del tutto a fugare. E poi è francese, nato a venti chilometri da dove sono nato io...».

 

A proposito: e gli italiani?

«Ecco, io avevo chiesto ai nostri cacciatori di teste di individuare qualche italiano, ma quelli bravi erano tutti occupati e nessuno ha ritenuto di lasciare per venire a Milano. Questo mi preoccupa, non è un bel segnale per la Scala, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona».

dominique meyer dominique meyer

Ma adesso cosa succede? Arriva il nuovo sovrintendente, resta per un po’ quello uscente, lei ha votato contro: che clima si respirerà nel teatro?

«Adesso ci si mette tutti quanti a lavorare per il bene della Scala. Io sono un vetero maoista, quindi prendo atto della decisione della maggioranza e la seguo. Però sono un essere pensante e ho voluto esprimere le mie preoccupazioni».

DAVERIO DAVERIO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…