VIOLANTE 1 A VIOLANTE 2: C’E’ IL COLLE NEL MIRINO? - L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA, L’81ENNE LUCIANO VIOLANTE, STRIZZA L’OCCHIO A FRATELLI D’ITALIA: “GIORGIA MELONI È ESTRANEA AL FASCISMO”, “PARLARE DI FASCISMO NON È SBAGLIATO, MA ALIMENTA UN CONFLITTO PURAMENTE IDEOLOGICO CHE CI ALLONTANA DAI FATTI”, “UTERO IN AFFITTO? GENERA OPPRESSIONE SOCIALE” - VUOLE PRENDERE LA TESSERA DI PARTITO O SOGNA IL SOSTEGNO DI GIORGIA MELONI PER LA PROSSIMA ELEZIONE AL QUIRINALE? AH, SAPERLO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Roberto Gressi per il “Corriere della Sera”

 

luciano violante giorgia meloni foto di bacco luciano violante giorgia meloni foto di bacco

Luciano Violante nasce in Etiopia, figlio di un giornalista, non iscritto al partito fascista, che era andato lì, volontariamente, per poter lavorare. Gianfranco Fini è figlio di un giovane che partì volontario per Salò. Tutti e due sono stati presidenti della Camera e hanno provato a fare un passo in avanti sul terreno di una memoria condivisa, con un confronto che suscitò mille polemiche.

 

[…] Lei riconobbe ad Almirante un percorso, nel Dopoguerra, che avvicinò la destra alla democrazia. E sostiene oggi che sarebbe un errore bollare Meloni come postfascista, e che è invece a capo di un partito conservatore.

«Nel Dopoguerra tutti i leader politici, compreso Almirante, si impegnarono positivamente per costruire un nuovo rapporto tra lo Stato e masse popolari che non avevano mai conosciuto la democrazia. Giorgia Meloni è estranea al fascismo; sta lavorando per costruire un partito conservatore italiano. Non sarà mai il mio partito, ma spero che ci riesca. Supererà le nostalgie retrograde esistenti a destra, e a sinistra, spero, ci si dovrà decidere a costruire un grande partito riformatore».

 

giorgia meloni virma cusenza luciano violante foto di bacco giorgia meloni virma cusenza luciano violante foto di bacco

[…] C’è in atto un tentativo di negare la storia o sono solo cascami, più legati a non negare l’adolescenza piuttosto che a difendere il fascismo?

«Credo che solo pochi patetici nostalgici vogliano difendere il fascismo. Il problema italiano sta oggi nei rigurgiti di razzismo, antisemitismo, di violenza sui più deboli. Bisogna combattere questi sentimenti chiamandoli con il proprio nome. Parlare di fascismo non è sbagliato, ma alimenta un conflitto puramente ideologico che ci allontana dai fatti e non ci permette di contrastare efficacemente queste degenerazioni».

luciano violante foto di bacco luciano violante foto di bacco

 

[…] Che cosa dovrebbe fare la destra per uscire dalle ambiguità che ancora si ripresentano? Giorgia Meloni dovrebbe dire una parola in più per rompere con il passato?

«Destra e sinistra non sono più le grandi categorie novecentesche […] Esistono più destre e più sinistre. Giorgia Meloni deve tenere unito il proprio elettorato, allontanare gli estremisti e costruire un futuro privo di nostalgie, di razzismi, di ignoranze. È un compito difficile, ma esistono le condizioni soggettive e oggettive perché il progetto riesca».

luciano violante luciano violante

 

[…] Quanto pesa, in Europa e nel mondo, l’incapacità dell’Italia di chiudere definitivamente la pagina del fascismo?

«Credo che quella pagina sia chiusa definitivamente. Sono i comportamenti inadeguati di poche persone, con responsabilità istituzionali, che danneggiano la credibilità dell’Italia e vengono utilizzate dai nostri competitori sulla scena internazionale. Dovrebbero rendersene conto» .

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! - LA GRANDE BELLEZZA DI ROMA È ANCHE QUESTA: CHE TUTTO - COMPRESO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTE - SI FA IN VIRTÙ DEL POTERE DEI GRANDI STUDI LEGALI - CON LO SBARCO DEL NUOVO GOVERNO MELONIANO A PALAZZO CHIGI NON POTEVA NON CAMBIARE LA MAPPA DEGLI AZZECCAGARBUGLI. MESSI DA PARTE PER “PIDDISMO” GLI STUDI LEGALI DI ZOPPINI, SEVERINO, NAPOLITANO, OGGI A FAR DA CINGHIA DI TRASMISSIONE TRA POLITICA E POTERE BRILLA QUELLO DI GIANNI & ORIGONI. TANT’È CHE GIORGIA MELONI, PER SBRIGARE ALCUNE QUESTIONI FAMILIARI RIMASTE IN SOSPESO CON L’EX COMPAGNO ANDREA GIAMBRUNO, SI SAREBBE RIVOLTA APPUNTO A FRANCESCO GIANNI…

DAGOREPORT - LA BATOSTA DELL’ITALIA NELLA CORSA A EXPO 2030 È UN BOCCONE AMARISSIMO PER GIORGIA MELONI: ERA CONVINTA CHE ROMA STRAPPASSE ALMENO IL BALLOTTAGGIO, E INVECE L'HANNO ABBANDONATA ANCHE I PAESI UE (SU 27, SOLO 5/6). A COMPLICARE LA CORSA È STATO ANCHE L’ESPLICITO SOSTEGNO DI ISRAELE A ROMA – SUBITO È CACCIA AL CAPRONE ESPIATORIO, CHE A DESTRA VEDONO IN GUALTIERI, L’UNICO INSIEME A MASSOLO CHE SI È SPESO PER LA CITTÀ – PERCHÉ NON È STATO COINVOLTO MATTARELLA? – IL MANCATO SOSTEGNO DEI PAESI UE E' UN BRUTTO SEGNALE PER LA PARTITA DEL PATTO DI STABILITÀ – L’ULTIMATUM DEL PPE ALLA DUCETTA...

UN ATTO POLITICO. IL RITORNO IN PUBBLICO DI MARIO DRAGHI, SEDUTO COME UN PAPA DI FRONTE ALL’ALTARE DI SANT’IGNAZIO DI LOYOLA PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ALDO CAZZULLO, HA SIMBOLEGGIATO UN ATTO DI DISSENSO ALL'ATTUALE REGIME POLITICO - IL SUO PROGRAMMA “ELETTORALE” (“PER L’EUROPA È IL MOMENTO DI DIVENTARE STATO” - ALTRIMENTI NON C’È SALVEZZA), E’ UN’ALTERNATIVA ALLA DERIVA SOVRANISTA IN ATTO. E LA FOLLA CHE SI È SCAPICOLLATA ALLE 16.30 NELLA CHIESA DEI GESUITI ERA LÌ IN CERCA DI UN ESORCISMO CHE SPAZZI VIA QUESTO INCUBO NERO COL FEZ - COSA CHE NON AVRÀ FATTO PIACERE A MELONI E SALVINI. NÉ A QUELLA PARTE DEL ‘’CORRIERE DELLA SERA’’ CHE TIFA PER LA DUCETTA, CHE HA SBATTUTO UN EVENTO MAI VISTO IN ITALIA A PAGINA 15 - NEMMENO UN DRAGHI CHE ROMPE IL SILENZIO DALLA SUA USCITA DA PALAZZO CHIGI (22 OTTOBRE 2022), INTERVISTATO DAL VICE DIRETTORE E PRIMA FIRMA CAZZULLO, PRESENTE IL SUO EDITORE CAIRO, HA CONVINTO IL CORRIERONE A SPARARE L’EVENTO IN PRIMA PAGINA. DEL RESTO, DEL PD ERANO PRESENTI SOLO GUERINI E ZANDA…

CSM: IL CONSIGLIO SUPERIORE DI MANTOVANO – AVVISO AI NAVIGATI: SI E' SPEZZATO IL FILO ROSSO CHE DOVEVA COLLEGARE IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO CON IL QUIRINALE - DOPO IL PREMIERATO CHE DIMEZZA I POTERI DEL COLLE, OGGI L'ATTACCO ALLE TOGHE, FREGANDOSENE ALTAMENTE CHE MATTARELLA RICOPRA IL RUOLO DI CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA - ED ORA MANTOVANO CALZA IL FEZ E PIAZZA I SUOI FEDELISSIMI NEI POSTI CHIAVE, A PARTIRE DAL CSM: DA DANIELA BIANCHINI, CONSIGLIERA LAICA IN QUOTA FDI A MIMMO AIROMA – COMUNQUE, FANNO BENE GIORGIA E CAMERATI A PREOCCUPARSI DELLA MAGISTRATURA, PERCHÉ PRIMA O POI TUTTI I FASCI ARRIVANO AL PETTINE…