giorgio petrosyan

ARMENO TU NELL’UNIVERSO! – LA STORIA INCREDIBILE DI GIORGIO PETROSYAN, PARTITO NEL 1998 DA YEREVAN IN UN TIR E DIVENTATO IL RE (MILIONARIO) DELLA KICKBOXING – LA SUA VITA DA ROMANZO DIVENTERÀ UN FILM, MA L’ATLETA ARMENO ORA È IMPEGNATO A DIFENDERE IL TITOLO DI CAMPIONE DEL MONDO: “LO IUS SOLI? LA CITTADINANZA LA DEVE OTTENERE CHI LA MERITA. NOI STRANIERI NON SIAMO TUTTI UGUALI, C’È CHI CE L’HA E VA IN GIRO SOLO A FARE CASINO” – VIDEO

 

 

 

Sergio Arcobelli per “il Giornale”

 

giorgio petrosyan3

Tra la povertà assoluta e il diventare campione del mondo ci sono 15 giorni di viaggio al gelo dentro un tir. Aveva solo 13 anni Giorgio quando assieme al papà e al fratello nel 98 lasciò la natìa Yerevan e viaggiò nascosto in un autocarro per fuggire dalla miseria. Arrivato a Milano da clandestino, in quelle notti sulle panchine della stazione Centrale in cerca di un angolo dove dormire, Giorgio guardava in alto le stelle nella speranza di poter salire un giorno quel ring come nei film di Bruce Lee che tanto gli piacevano.

giorgio petrosyan

 

Solo che la vita non è colori e petali rosa e Giorgio Petrosyan, in quel momento, doveva affrontare il peggiore degli avversari: la fame. Dopo essere finito alla Caritas di Gorizia con lo status di rifugiato politico, in attesa di un permesso di soggiorno, il sognatore Giorgio che si procurava da mangiare lavorando come lavavetri, alla fine su quel ring ci è salito, portando con sé la rabbia degli ultimi, dei disperati, dei miserabili. Finendo poi per alzare le braccia verso il cielo, da campione del mondo. Da clandestino a leggenda. Se solo fosse un film «Ed è proprio così. Infatti il film della mia vita uscirà il prossimo anno».

 

Dal nulla assoluto a leggenda della kickboxing. Di più: il primo nel suo sport a intascare un milione di solo premio. Poche settimane fa. Come è riuscito a cambiare la sua vita?

giorgio petrosyan vs samy sana

«A tredici anni sono partito dall' Armenia e una volta arrivato a Milano dormivo in stazione Centrale dove faceva un freddo allucinante. Io, mio fratello e mio papà non avevamo un posto dove dormire. Adesso proprio a Milano ho la mia casa, la mia attività, la mia palestra, la Team Petrosyan in via Sibari 15 (zona Ripamonti), dove insegniamo tutto, dalla disciplina al rispetto, cose che al giorno d' oggi sembrano mancare ai giovani».

 

Milano l' ha accolta e ora lei l' 1 febbraio difenderà il titolo.

«Mi aspetto tanta gente e molti tifosi qui a Milano, casa mia. Ci sarà spettacolo, musica, luci e vip. Bisogna assistere dal vivo per capirlo. Venite a vedermi».

 

Perché ha scelto la kickboxing?

«Perché da piccolo vedevo molti film di Bruce Lee e Van-Damme, con l' idea di combattere e diventare il numero uno. Alla fine ci sono riuscito».

 

giorgio petrosyan 5

Perché un giovane dovrebbe praticare la kick? C' è chi sostiene che sia pericolosa.

«No assolutamente. Anzi, in Italia la kickboxing si sta diffondendo sempre di più. Adesso è conosciuta tra i giovani. Quando ci sono eventi nei palazzetti, questi sono sempre pieni e ci sono tanti bambini. Come in Asia, dove è anche il primo sport e dove è nata questa disciplina (originaria del Giappone e poi diffusasi negli Usa, la kickboxing coniuga il calcio tipico delle arti marziali con i pugni della boxe, ndr)».

 

Il pugile Scardina è già diventato l' idolo dei giovani.

giorgio petrosyan 7

«Ci siamo conosciuti. Ma la differenza tra noi due è quella che puoi trovare tra una squadra di metà classifica di Serie A in confronto con il Barcellona. E io quando mi sono ritrovato ad affrontare gli otto atleti più forti dal mondo ho vinto».

 

Ma lei che rapporto ha con la boxe?

giorgio petrosyan2

«Non l' ho mai praticata. Anche se a Gorizia mi allenavo nella palestra di Paolo Vidoz (bronzo a Sydney 2000 nei supermassimi e campione europeo tra i pro nei massimi, ndr), sotto casa dei suoi genitori. È stata la mia fortuna».

diletta leotta king toretto

 

Perché il soprannome di «Il Dottore» come Valentino Rossi?

balotelli

«No, questo soprannome me l' ha affibbiato un arbitro perché ho un sinistro chirurgico, che è il mio colpo preferito. Una volta ho messo ko un avversario con quattro colpi sulla coscia nello stesso punto e da allora sono il chirurgo. A proposito di dottori, ormai sono stato così tante volte sotto i ferri per interventi alla mia mano sinistra che ho perso il conto. Ringrazio il dottor Pegoli che mi ha rimesso le mani a posto».

 

alessio sakara e giorgio petrosyan a roma bellator mma

Il suo amico Balotelli tra buu e prestazioni vive un momento no.

«Mario è un amico, ha un gran fisico e se la cava bene nella kick. Io però non seguo molto il calcio, ma quello che posso dire è che nel nostro mondo ci sono solo applausi e niente gestacci. Il nostro è uno sport sano dove ci sono delle regole da rispettare».

balotelli

 

In tempi di ius culturae e ius solis, lei da che parte sta?

«La cittadinanza la deve ottenere chi la merita davvero. Io l' ho ottenuta nel 2014 dopo tanti sacrifici. In questo periodo si parla tanto di stranieri, ma non siamo tutti uguali: chi sbaglia deve pagare, punto. Perché ci sono stranieri che sono qui e lavorano e meritano la cittadinanza, e c' è chi ce l' ha e va in giro solo a fare casino?».

giorgio petrosyan 4diletta leotta king torettodiletta leotta king toretto giorgio petrosyan1

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?