IL MONDIALE EXTRALARGE DI INFANTINO? PIU’ FOLKLORE CHE CALCIO! LE NUOVE NORME TERZOMONDISTE VOLUTE DAL BOSS DELLA FIFA NON TENGONO CONTO CHE OTTO DELLE PRIME DIECI NAZIONALI DEL RANKING SONO EUROPEE. MA NELLA COPPA DEL MONDO A 48 SQUADRE TROVIAMO GIA’ QUALIFICATE UZBEKISTAN, GIORDANIA E CAPO VERDE VISTO CHE L’AFRICA HA DIRITTO A 9 POSTI, L’ASIA 8, LA METÀ DELLA BISTRATTATA EUROPA. È EVIDENTE CHE INFANTINO SI PREOCCUPI PIÙ DEI GIOCHI DI POTERE E DI RACIMOLARE VOTI DELLA QUESTIONE TECNICA - CEFERIN, PRESIDENTE DELL’UEFA, CHE DETESTA INFANTINO, DOVREBBE BATTERE I PUGNI SUL TAVOLO E INCAZZARSI…
Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
La premessa è doverosa: l’Italia deve andare al Mondiale e se non ci riuscirà, neppure attraverso gli ansiogeni spareggi di marzo, la colpa sarà solo sua. La crisi economica e tecnica che sta attraversando il nostro calcio è sotto gli occhi di tutti. Però qualcosa non torna.
La strada verso l’America per le nazionali del Vecchio continente è diventata un sentiero stretto e infido. Un controsenso visto che il prossimo torneo, tra Usa, Canada e Messico, sarà il primo allargato a 48 squadre. L’Europa, motore del movimento, ne avrà soltanto 16: 12 qualificate direttamente dai gironi e altre 4 che arriveranno dalla lotteria dei playoff.
Un esempio: l’Italia potrebbe trovare subito la Svezia, che le fu fatale nel 2017, o la Macedonia, che ci fece piangere nel 2022.
Niente di impossibile, ma neppure semplicissimo, considerando che in altri continenti gli spareggi sono molto più abbordabili.
Siamo contenti per la favola di Capoverde, per la prima volta al Mondiale o per la qualificazione dell’Uzbekistan, allenato adesso da Fabio Cannavaro, ma è evidente a tutti che il presidente Infantino si preoccupi più dei giochi di potere e di racimolare voti di quanto sia realmente interessato alla questione tecnica.
nazionale DI CALCIO capo verde
Otto delle prime dieci del ranking sono europee, un valore che viene ignorato al momento di stabilire i criteri di ammissione. Il Mondiale extralarge è lontano dall’idea di essere espressione di quanto di meglio ci sia in circolazione. Più folklore che calcio. L’Africa ha diritto a 9 posti, l’Asia 8, la metà della bistrattata Europa, che per adesso ha una sola squadra aritmeticamente sicura del viaggio americano: l’Inghilterra. Le altre, quelle forti, a cominciare dalla Spagna, arriveranno a stretto giro di posta.
Ecco perché l’Italia, con 4 stelle sul petto, non ha alibi né giustificazioni se dovesse fallire la qualificazione per la terza volta consecutiva. Un record di cui vergognarsi.
Ma Ceferin, presidente dell’Uefa, che con Infantino non intrattiene buoni rapporti, dovrebbe battere i pugni sul tavolo e non preoccuparsi solo della Super Champions.
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