ANCHE BARBARA B. È UN MILIARDARIO RIDENS – LA FIGLIA DI BERLUSCONI DIMENTICA LE AMAREZZE ROSSONERE E FESTEGGA I 30 ANNI CON DUE COLPACCI – LA SUA GALLERIA D’ARTE CRESCE DEL 350% E LEI INCASSA DA FININVEST 5 MLN

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

barbara berlusconi, vestita con la maglietta rossonera 4barbara berlusconi, vestita con la maglietta rossonera 4

Non c’è che dire, per Barbara Berlusconi è stato un trentesimo compleanno col botto. Lo scorso 30 luglio la figlia di secondo letto di Silvio Berlusconi ha davvero potuto festeggiare in pompa magna la ricorrenza. Del resto le buone notizie “finanziarie” arrivano da almeno due fronti.

 

La sua galleria d’arte, la Cardi Black Box, ha aumento i ricavi del 350%, portandoli da 3,4 a 15,6 milioni di euro, e ha praticamente azzerato le perdite fatte segnare negli anni precedenti. In più, grazie a un dividendo straordinario della Fininvest, è riuscita a incassare con i fratelli Eleonora e Luigi (gli altri due figli di secondo letto dell’ex presidente del consiglio) un assegno da 15 milioni di euro. Che a testa fanno 5 milioni di “paghetta”. Insomma, Barbara ha avuto certamente modo di smaltire le delusioni sportive indotte dal Milan, di cui è amministratore delegato.

LUIGI BERLUSCONI E GINEVRA ROSSINI LUIGI BERLUSCONI E GINEVRA ROSSINI

 

Il business
Negli anni scorsi in molti avevano ironizzato, parlando di una Barbara “senza arte né parte”. Il riferimento era alle scarse performance della Cardi Black Box, galleria d’arte che vende soprattutto opere di giovani artisti ma fa anche trading di mostri sacri come Giorgio De Chirico, Damien Hirst, Alberto Burri e Jean-Michel Basquiat. La società, nata nel 2009, fa capo al 49% alle stessa Barbara e al 51% alla New Vision Ventures, società con sede a Londra riconducibile a Leonardo Luca Etro, nipote dello stilista Gerolamo Etro.

 

ELEONORA BERLUSCONI ELEONORA BERLUSCONI

Ebbene, negli ultimi tre anni il fatturato sembra proprio aver ingranato: dai 462 mila euro di fine 2011 si è passati ai 3,4 milioni dell’anno successivo, per poi approdare ai 15,6 milioni fatti registrare al 31 dicembre 2013, come emerge dall’ultimo bilancio della galleria recentemente approvato. Insomma, su base annuale l’incremento è del 350%. Anche le perdite sono quasi state riassorbite, visto che dal rosso di 811 mila euro del 2011 si è scesi ai 147.500 del 2012 e si è arrivati ai 42.900 dell’esercizio appeno concluso.

 

Damien Hirst pubblica la sua autobtiografia Damien Hirst pubblica la sua autobtiografia

Un trend che ha consentito a Barbara di non mettere massicciamente mano al portafoglio per tappare i buchi, cosa che aveva ampiamente fatto negli anni passati. Tra l’altro si segnalano anche alcune novità gestionali all’interno della galleria. Come si apprende dal verbale di assemblea dello scorso 24 giugno, è stato azzerato il cda del quale facevano parte la figlia di Berlusconi, Etro e Geronimo La Russa, il figlio dell’ex ministro Ignazio che era entrato nell’organo giusto un anno prima. E così adesso la Cardi Black Box è stata affidata alla gestione di un amministratore unico, ovvero quel Nicolò Cardi che finora aveva rivestito la carica di presidente.

 

GIORGIO DE CHIRICOGIORGIO DE CHIRICO

La sicurezza
Ma il “colpaccio”, se così si può dire, è stato messo a segno da Barbara grazie alla Holding Italiana Quattordicesima, ovvero la scatola partecipata con quote paritetiche dai figli di secondo letto di Berlusconi. La gallina dalle uova d’oro della società è la partecipazione del 21,4% in Fininvest, che al 30 settembre del 2013 (ultimo bilancio disponibile) ha fatto un regalo davvero enorme, consentendo alla Holding di chiudere con un utile di 20 milioni di euro, contro i “soli” 2,8 milioni dell’anno precedente.

 

E’ la relazione sulla gestione ha spiegare che il risultato “è stato sostanzialmente determinato dall’incasso del dividendo distribuito dalla partecipata Fininvest spa”. Quanto alla distribuzione di questo utile, è il verbale di assemblea del 7 febbraio 2014 a chiarire che 5,2 milioni sono stati destinati a riserva straordinaria, mentre agli azionisti sono andati 15 milioni. In ultima analisi, quindi, Barbara, Eleonora e Luigi hanno messo in cascina 5 milioni di euro a testa.

Gerolamo Etro
Gerolamo Etro

 

Ma gli scrigni di cui la Holding può fare vanto sono anche altri. Basti pensare che nella pancia della società ci sono riserve per 202 milioni di euro, tutte destinabili secondo il classico schema: aumento di capitale, copertura perdite e distribuzione ai soci. La conclusione, scontata, è sempre la stessa: per alcuni la crisi non è proprio mai arrivata.

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