UN PEZZENTE DI LUSSO - ANTOINE BERNHEIM, 88 ANNI E UNA PENSIONE DA 1 MILIONE E MEZZO L’ANNO, HA FATTO CAUSA ALLE GENERALI PER AVERLO SOSTITUITO ALLA PRESIDENZA - POI È INTERVENUTO SUO GENERO, IL PRINCIPE DOMENICO NAPOLEONE ORSINI E LA PEZZA E’ PEGGIO DEL BUCO: “BERNHEIM RINUNCIA ALLA CAUSA SE TRIESTE GLI PAGA L'AFFITTO A VENEZIA” (SIC!) - GALATERI: CONTENZIOSO SENZA SENSO…

1- BERNHEIM SI SENTE UN ESODATO (CON VITALIZIO DA UN MILIONE E MEZZO)...
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"

Ci sono esodati ed esodati. Antoine Bernheim è un esodato di lusso. Nonostante una favolosa liquidazione dalle Generali, di cui è stato presidente, e una rendita vitalizia come presidente onorario che supera il milione e mezzo di euro, il nostro arzillo vecchietto vuole altro. Ha infatti fatto causa alle Generali perché pretende un indennizzo per la mancata conferma alla presidenza.

Sono quei traumi che a 88 anni possono stroncare una carriera! «Ho promosso questa azione legale - ha sottolineato il banchiere francese - con l'unico obiettivo di sottolineare l'assurdità della somma pagata come buonuscita all'ex presidente Geronzi». Non solo: «Se vincerò la causa per ogni euro che Geronzi restituirà alle Generali a mia volta investirò un euro nel territorio triestino».

Sul compenso ricevuto da Cesare Geronzi non gli si può dare torto, ma anche lui non è uscito a mani vuote. Da quando è andato via da Trieste, non ha fatto altro che avanzare richieste: «Mi hanno privato degli uffici che avevo a Trieste, Milano, Roma e Parigi, delle mie segretarie e di tutti i mezzi di locomozione abitualmente messi a disposizione del presidente di Generali».

Qui ci vuole l'articolo 18. L'esodato di lusso assomiglia molto a quel re cantato da Enzo Jannacci, quello che «piangeva seduto sulla sella, piangeva tante lacrime, ma tante che bagnava anche il cavallo». L'imperatore gli aveva portato via un castello «di trentadue che lui ne ha» e anche il cavallo e lui, per vendicarsi, si rifaceva sui sudditi, a scendere, fino all'ultimo contadino.

Francamente non si capisce da cosa sia dettata l'assurda richiesta di Bernheim: invidia nei confronti di Geronzi? Offesa per la perdita della presidenza? Taccagneria? Mancanza di vergogna? Perdita del senso di realtà? Per fortuna è intervenuto suo genero, Domenico Napoleone Orsini. Ha detto che Bernheim rinuncia alla causa contro le Generali se Trieste gli paga l'affitto della sua casa a Venezia. E magari una segretaria, una gondola, la radio a transistor, i dischi di Little Tony. «Guai a voi che aggiungete casa a casa e unite campo a campo, sino a non lasciare più posto agli altri» (Isaia, 5,8).


2- GENERALI: GALATERI, CON BERNHEIM CONTENZIOSO SENZA SENSO

(ANSA) - Generali ha in corso con l'ex presidente Antoine Bernheim un contenzioso economico presso il Tribunale di Trieste che è "una partita senza senso". Lo ha affermato il presidente del Leone Gabriele Galateri rispondendo agli azionisti nel corso dell'assemblea annuale. Dalla contesa, ha aggiunto Galateri, "si punta a uscire senza oneri a carico della Compagnia".

Il contenzioso di Bernheim - è stato spiegato ai soci - riguarda la richiesta di un compenso come presidente onorario del Leone e il riconoscimento di un'indennità per fine carica. La Compagnia ritiene che queste richieste possano venire respinte in quanto per la carica onoraria non è stato deliberato alcun benefit, mentre l'indennità non è dovuta - a detta di Generali - perché la presidenza di Bernheim non è stata rinnovata dall'assemblea dei soci del 2010, diversamente da quanto avvenuto per Cesare Geronzi.

 

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