BORSA: LISTINI UE APRONO PIATTI - LO SPREAD FRA BTP E BUND STABILE ATTORNO AI 420 PUNTI BASE FAVORISCE ANCORA IL SETTORE BANCARIO – LIBOR-GATE: DUE STATI USA ALL'ATTACCO, CHIAMANO A COMPARIRE 7 BANCHE - IL RITORNO DEL PETROLIERE PASSERA - IL COMMISSARIO UE PER L'ECONOMIA REHN: “L'ITALIA HA PRESO MISURE SIGNIFICATIVE” - UNICREDIT SARÀ IL PARTNER FINANZIARIO DI RENAULT E NISSAN IN RUSSIA - IL MAL TEDESCO DI UBS - I CONTI DI GM E LA CADUTA DI PEUGEOT…

1- BORSA: LISTINI UE APRONO PIATTI, A MILANO ANCORA IN EVIDENZA LE BANCHE
RADIOCOR
- I listini europei hanno aperto piatti nonostante il buon andamento di Tokyo che ha guadagnato l'1,9%. Francoforte e' invariata e Parigi fa segnare -0,13%. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,05% e il Ftse All Share lo 0,09%. Pochi gli spunti significativi: sul paniere principale, il titolo migliore e' Mediobanca che guadagna lo 0,91%. Lo spread fra Btp e Bund stabile attorno ai 420 punti base favorisce ancora il settore bancario dove Intesa Sanpaolo sale dello 0,54%, il Banco Popolare dello 0,5% e Unicredit dello 0,27%. Debole l'energia con Eni che arretra dello 0,5% e Tenaris lo 0,78%. Piu' marcata la flessione di Fiat Industrial che ripiega dell'1,78%. Sul mercato dei cambi, l'euro scambia a 1,2261 dollari (1,2285 ieri) e a 97,13 yen (96,92). Il rapporto del dollaro sullo yen si attesta a 79,23 (78,87). Per quanto riguarda il petrolio, il Wti cede lo 0,24% a 94,1 dollari.


2- LIBOR: DUE STATI USA ALL'ATTACCO, CHIAMANO A COMPARIRE 7 BANCHE
Radiocor -
Gli Stati di New York e Connecticut, tramite i loro rispettivi ministeri della giustizia, hanno chiamato a comparire sette banche, tra cui Jp Morgan Chase e Barclays, nell'ambito delle indagini sulle manipolazioni del Libor. Una fonte vicina al dossier ha detto all'Afp che le americane Jp Morgan e Citi, le britanniche Barclays, Hsbc e Rbs, la svizzera Ubs e la tedesca Deutsche Bank sono state chiamate a comparire dai ministri della Giustizia dei due Stati. In questa fase, le autorita' hanno chiesto di ricevere i documenti, non di ascoltare i dirigenti degli istituti. Il Connecticut e New York sono i due unici Stati americani per il momento che stanno indagando sulla vicenda, oltre alle indagini di altri Paesi, quelle federali e quelle dell'autorita' di vigilanza. Le citazioni dei ministri della Giustizia sono stati inviati nel mese di maggio per Citi e Ubs, in luglio e agosto per gli altri cinque.

3- BORSA TOKYO: LO YEN DEBOLE SPINGE IL NIKKEI, CHIUDE A +1,9%
Radiocor -
Lo yen debole ha spinto al rialzo gli acquisti alla Borsa di Tokyo, portando il Nikkei a chiudere sui massimi dal 6 luglio scorso sopra la soglia dei 9mila punti. L'indice Nikei archivia la seduta con un deciso rialzo dell'1,9% a 9.092,76 euro. Acquisti sui titoli tecnologici e sulle azioni delle societa' esportatrici.

4- MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 16 AGOSTO
Radiocor -

Eurozona - inflazione luglio.
Gran Bretagna - vendite al dettaglio, luglio.
Stati Uniti - richieste di sussidio, settimanale.

5- IL RITORNO DEL PETROLIERE PASSERA
Il Fatto
- Cucinare gli avanzi è attività di nobile tradizione, e oculata per di più, ma Corrado Passera esagera. Non bastasse l'agenda digitale di cui vi parliamo qui accanto, ieri il nostro ha riportato sulla tavola del pubblico dibattito anche un altro dei suoi classici: raddoppiare l'estrazione di petrolio made in Italy dal 10 al 20% del fabbisogno nazionale.

E come? Come tentò di fare a gennaio con le liberalizzazioni: abolendo il vincolo delle 12 miglia dalla costa per le perforazioni offshore portandolo a cinque. In sostanza , piazzare trivelle vista spiaggia con relativi oleodotti, piattaforme e costruzioni di servizio. Sei mesi fa, però, Passera fu bloccato dalle polemiche e dal no del suo collega dell'Ambiente, Corrado Clini.

Oggi ci riprova spiegandoci che così si rinuncia a "15 miliardi di investimenti, 25mila posti di lavoro" e altre meraviglie. È il grande "Piano energia", che comprende pure rigassificatori e gasdotti a piovere che ci trasformeranno nell'hub europeo del gas. Per dire la novità, roba che diceva già Prodi e per cui, come allora, non c'è un euro.

6- IL COMMISSARIO UE PER L'ECONOMIA REHN: "L'ITALIA HA PRESO MISURE SIGNIFICATIVE"
Corriere.it -
Olli Rehn promuove il governo Monti e i provvedimenti presi per fronteggiare la crisi. «L'Italia ha preso misure significative ed è importante che continui in questa direazione». Il commissario Ue agli Affari Economici ha spiegato in un'intervista alla Cnbc in che modo gli Stati europei intendono superare questo momento di impasse: «L'Eurogruppo è pronto a intervenire, se necessario».

LA DIFESA DELL'EURO - Per il responsabile delle questioni economiche della Commissione europea, è necessario fare di tutto per blindare l'Euro: «A mio avviso è chiaro che sia l'Unione europea sia la Banca centrale europea sono pronte a intervenire una volta che vengano rispettate certe condizioni e venga fatta richiesta da uno Stato membro», ha spiegato a proposito dei dubbi tedeschi sull'opportunità di un intervento comunitario. «Ho piena fiducia sul fatto che il popolo e i leader politici tedeschi - ha aggiunto - siano pienamente impegnati nei confronti dell'euro».

7- LA STRANA CORSA DI EEMS, PIÙ 32%: «SENZA MOTIVO»
Corriere.it (f.ch.)
Che cosa sarà successo al gruppo Eems, che ieri ha chiuso in rialzo del 32,2% e da mercoledì 8 agosto a ieri è passato da 0,2 a 0,32 euro ad azione? Nulla ha dichiarato - su sollecitazione della Consob - il gruppo attivo nel business dei semiconduttori e in quello del fotovoltaico. «Eems, informa una nota, effettuerà la prossima comunicazione finanziaria il 29 agosto, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria semestrale consolidata. Nessuna giustizia giustifica l'andamento al rialzo del titolo». La Commissione, ieri, aveva anche vietato l'immissione di ordini senza limiti di prezzo, segno che c'è molta attenzione su questo titolo. L'ultima notizia riguarda la controllata Solsonica, che ha siglato un'ipotesi di accordo con le organizzazioni sindacali per far ricorso, a partire dal 20 agosto, alla cassa integrazione della durata complessiva di 13 settimane per un massimo di 216 dipendenti. Se il business del fotovoltaico va male, non rimane che pensare che ad andare bene sia l'attività dei semiconduttori.

8- UNICREDIT, LA MOSSA IN RUSSIA
(f.ch.) Corriere.it
- Unicredit sarà il partner finanziario di Renault e Nissan in Russia. Il gruppo guidato da Federico Ghizzoni ha allo studio una joint venture bancaria con il consorzio creato dalle due case automobilistiche in Russia. La notizia è stata riportata dal quotidiano Kommersant, secondo il quale la jv dovrebbe nascere sulla base della licenza bancaria di Bank Sibir, controllata di Unicredit a Omsk, capoluogo della Siberia. Nel novembre scorso, Bruno Kintzinger, direttore generale di Renault Credit International Bank, aveva annunciato investimenti per 400 milioni di euro su tre anni per creare una sottodivisione con Unicredit. La joint venture bancaria avrebbe come obiettivo la promozione del business Renault in Russia, in particolare attraverso la concessione di prestiti alla rete Renault.

9- IL MAL TEDESCO DI UBS
(ma.g.) Corriere.it -
«Quanto a lungo può tacere uno che invece dovrebbe parlare?» Così si chiede la Süddeutsche Zeitung, rivolgendo la domanda ad Axel Webel, per 7 anni presidente della Bundesbank, e dal maggio scorso presidente del consiglio d'amministrazione della Ubs. E un altro giornale (il Financial Times Deutschland) rincara la dose, dedicando un'intera pagina alla Ubs, «Il party è finito»: che deve fare adesso «la banca che un tempo era l'icona dell'economia svizzera?».

Ubs è da giorni al centro delle polemiche in Germania. Da quando il «giustiziere» della Nord Renania-Vestfalia, il ministro delle Finanze Norbert Walter-Borjans, ha acquistato altri 4 Cd piratati con i dati bancari degli evasori tedeschi. Non solo, ma i cd mostrerebbero come i soldi sparivano poi dalla Svizzera a Singapore, con i consigli dei banchieri. Subito dopo, è partito all'attacco Sigmar Gabriel, presidente dei socialdemocratici, paragonando le banche svizzere alla «criminalità organizzata». Ma non si tratta solo della Ubs (peraltro, la banca europea più capitalizzata), già coinvolta nello scandalo dell'aggiustamento del tasso Libor e nel flop del collocamento in Borsa di Facebook. In Germania, c'è imbarazzo anche per Axel Weber, pur sempre una delle figure - com'è ovvio per un ex presidente della Buba - più autorevoli. Perché, chiede la Süddetsche, l'uomo che così vocalmente si oppose all'acquisto dei bond da parte della Bce («non sarò complice con il silenzio di decisioni sbagliate»), adesso preferisce il silenzio?

10 - I CONTI DI GM E LA CADUTA DI PEUGEOT
(b. car.)
General Motors si sarà cautelata sull'acquisto del 7% del capitale di Psa? È l'editoriale scritto dal direttore di AutomotiveNews Keith Crain che analizza la situazione delle vendite del gruppo francese in Europa, che a pochi mesi dall'accordo firmato con il colosso di Detroit, ha perso in Borsa molto più di quanto messo a bilancio dalla General Motors. Crain si augura che gli americani abbiano una clausola per potersi sganciare senza pagare le pesanti conseguenze economiche che si prospettano all'orizzonte. Una alleanza sulla quale gli americani hanno iniziato a fare i conti.

 

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