UNA FCA A PEZZI - MARCHIONNE OFFRE UNO SPEZZATINO AD ELKANN. ED IL TITOLO SALE - LE VOCI SULLO SCORPORO DI “MARELLI” E “COMAU” FANNO VOLARE LE AZIONI ANCHE A WALL STREET. SEGUIRA’ QUELLO DI ALFA/MASERATI - I CINESI DI “GREAT WALL” INSISTONO: “STIAMO PREPAPARANDO UN’OFFERTA"

 

Angelo Aquaro e Paolo Griseri per la Repubblica

 

MARCHIONNE FIAT CINAMARCHIONNE FIAT CINA

Le voci sul possibile spezzatino di Fca si infittiscono a dispetto delle smentite del Lingotto. Da New York e da Pechino fonti autorevoli confermano l' interesse dei cinesi di Great Wall per il marchio Jeep. Ieri l' agenzia Bloomberg ipotizzava lo scorporo di Alfa e Maserati per creare il polo del lusso italiano.

 

Ma ben prima di questi futuribili scenari le indiscrezioni circolate ieri a Piazza Affari dicono che sono ormai maturi i tempi per lo spin off della componentistica con la cessione di Marelli e Comau. Probabilmente sarà proprio il gioiello dell' informatica e dei sensori ad essere ceduto per primo. Un' operazione che potrebbe avvenire entro l' anno ricalcando lo schema già seguito per Ferrari: Marelli potrebbe infatti essere quotata e distribuita agli azionisti creando valore e attribuendo alla nuova società una parte dell' indebitamento industriale di Fca. Operazione che potrebbe a sua volta essere ripetuta per Comau, liberando così il titolo del Lingotto di tutte le attività non strettamente automotive.

robot Comaurobot Comau

 

L' obiettivo della "pulizia" del titolo Fca era stato annunciato dall' ad del Lingotto in occasione della conference call di luglio alla presentazione della semestrale. Una strada che Sergio Marchionne aveva già intrapreso fin dallo spin off di Cnh, quando Fca si era liberata delle attività per la produzione di macchine agricole, camion e autobus. Successivamente era avvenuta la separazione da Ferrari, considerato più un titolo del lusso che un' azione del settore automobilistico.

 

Magneti Marelli logoMagneti Marelli logo

I fatti hanno dato ragione all' ad: oggi Ferrari ha moltiplicatori di utili simili a quelli dei brand dell' alta moda. La Borsa scommette da tempo sulla vendita di Marelli anche se l' ipotesi di una cessione a Samsung, circolata lo scorso anno, era naufragata dopo l' arresto dell' erede del fondatore della multinazionale di Seul, Jay Y.Lee, anche membro del cda di Exor. Oltre un anno fa Marchionne aveva valutato il valore di Marelli "tra i 3,5 e i 5 miliardi".

MARCHIONNE ELKANNMARCHIONNE ELKANN

 

Ma è evidente che un' eventuale quotazione potrebbe estrarre molto più valore. Analogo ragionamento si potrebbe fare anche per Comau anche se il valore della società è probabilmente inferiore a quello di Marelli. Così facendo l' operazione pulizia del titolo Fca potrebbe già essere conclusa all' inizio del 2018 quando Marchionne prevede di annunciare il nuovo piano industriale 2018-2022.

 

Il titolo ieri ha continuato a salire e in serata registrava a Wall Street una crescita del 6 per cento sopra i 13 dollari. A spingerlo ancora le voci cinesi. Ieri il signor Zhao Lijia, portavoce di Great Wall, la società che dovrebbe presentare la proposta di acquisto su Fca, ha confermato a Repubblica che «la società ha intenzione di presentare una proposta di acquisto e continuerà a dedicare attenzione al dossier ». Gli analisti cinesi ritengono però che l' operazione si presenterebbe piuttosto difficile da condurre in porto.

 

great wall steedgreat wall steed

«Innanzitutto - spiega il signor Zhon Shi, analista indipendente del settore automotive di Pechino - il brand Jeep è oggi valutato intorno ai 20 miliardi di dollari mentre la capitalizzazione di Great Wall è di 14,6 miliardi. In una parola, Great Wall è troppo piccola per impegnarsi in un' impresa di questo genere». In secondo luogo, osserva ancora l' analista, il protezionismo di Donald Trump appare oggi un ostacolo difficile da superare.

 

maserati granturismo mc maserati granturismo mc

Ma ormai è chiaro che tutti gli osservatori scommettono sulla vendita per parti di Fca. L' ipotesi avanzata ieri da Bloomberg di uno scorporo di Alfa e Maserati avrà probabilmente bisogno di tempo per ottenere conferme. Prima arriverà quasi certamente la cessione degli asset non automotive della componentistica. E' certo che il titolo avrà nuove impennate nelle prossime settimane. La previsione di arrivare al livello di 19 dollari per azione non sembra più cosi irrealistica. Già oggi, a 13 dollari, Fca capitalizza 17 miliardi. Meno dei 20 che si otterrebbero con lo spin off di Jeep.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO