giorgio armani roberta silvana andrea camerana

ARMANI NON VUOLE FARE LA FINE DI DEL VECCHIO E DEGLI ALTRI CAPITANI D’INDUSTRIA “TRADITI” DALLE LITI DEGLI EREDI – L’89ENNE “RE GIORGIO” NON SEMBRA AVERE INTENZIONE DI MOLLARE LE PASSERELLE, MA HA GIÀ DISPOSTO TUTTO PER LA SUA SUCCESSIONE, CON UN’ORGANIZZAZIONE CHE “RIDUCE I MARGINI DI DISACCORDO”: LE AZIONI FINIRANNO AI TRE NIPOTI, CHE NON POTRANNO PERÒ QUOTARE LA SOCIETÀ IN BORSA PER CINQUE ANNI E DOVRANNO ATTENERSI A REGOLE RIGIDE PER LE FUSIONI - LE INDICAZIONI SULLO STILE “ESSENZIALE, MODERNO, ELEGANTE E NON OSTENTATO”

Estratto dell’articolo di Maria Corbi per “La Stampa”

 

giorgio armani 3

Nel 2017 Giorgio Armani aveva detto al Financial Times che per la successione del suo impero «era tutto pronto». È il 2016 l'anno cruciale, in cui tutto è stato deciso, a iniziare dalla creazione della Fondazione Giorgio Armani, «per realizzare progetti di utilità pubblica e sociale». E assicurare così nel tempo gli assetti di governance dell'azienda per mantenerli «rispettosi e coerenti con alcuni principi che mi stanno particolarmente a cuore e che da sempre ispirano la mia attività di designer ed imprenditore».

 

Sul «dopo» era tornato nelle ultime pagine del libro «Per Amore», un diario della propria vita, uscito l'anno scorso […] in cui accenna a «quella che i giornali, un po' crudelmente, chiamano la successione di Armani». «Il piano lo ho preparato, con il mio usuale pragmatismo e la mia grande discrezione, ma non lo rivelo, perché ci sono ancora. Io continuo a lavorare».

 

giorgio armani tra le nipoti silvana e roberta

Ma adesso qualcuno ha tirato fuori da un cassetto questo carteggio «segreto» in cui lo stilista, che oggi ha 89 anni e possiede il 99 per cento del suo gruppo (lo 0,1 per cento fa capo alla Fondazione), con 9000 dipendenti, 2,35 miliardi di fatturato e 162 milioni di utile, non lascia nulla al caso, nemmeno il suo stile unico.

 

Tante le speculazioni che si sono sedimentate fino ad oggi visto che non ci sono figli e comunque eredi legittimi; con scadenza regolare si tornava a parlare delle presunte intenzioni di Armani di vendere anche se lui aveva detto chiaro e tondo che non voleva che la sua azienda finisse in mani francesi […]. […]

 

andrea camerana giorgio armani

Armani ha tre nipoti: Silvana e Roberta, figlie di Sergio, il fratello scomparso, e Andrea Camerana, figlio di sua sorella Rosanna che insieme a lui e al compagno dello stilista, Pantaleo Dell'Orco (detto Leo), tiene le redini dello stile della maison.

 

Tutti loro sono in consiglio (in cui siede anche Federico Marchetti, fondatore di Yoox) e avranno azioni del gruppo, secondo il piano conservato da un notaio milanese e visionato dalla agenzia Reuters, che stabilisce i futuri principi di governance.

 

Lo statuto divide il capitale sociale in sei categorie con diritti di voto e poteri diversi, ed è stato modificato a settembre per crearne anche alcune senza diritto di voto. Non è chiaro come verranno distribuiti i diversi blocchi azionari, ma gli esperti […] affermano che «si tratta di un'organizzazione che riduce i margini di disaccordo tra gli eredi».

 

giorgio armani pantaleo dellorco

Un'organizzazione che prevede inoltre la distribuzione del 50% degli utili netti agli azionisti. Nel documento alcune indicazioni obbligatorie: il divieto di quotazione in Borsa per i primi cinque anni ma anche regole chiare per qualsiasi potenziale attività di M&A (ossia fusioni e acquisizioni di altre aziende) che dovranno avvenire con «approccio prudente alle acquisizioni finalizzato unicamente a sviluppare competenze che non esistono internamente dal punto di vista del mercato, del prodotto o del canale».

 

giorgio armani con la nipote silvana

Lo statuto della fondazione prevede inoltre che si gestisca la partecipazione al gruppo con l'obiettivo di creare valore, mantenere i livelli occupazionali e perseguire i valori aziendali. Per quanto riguarda lo stile c'è l'impegno alla «ricerca di uno stile essenziale, moderno, elegante e non ostentato, con attenzione ai dettagli e alla vestibilità».

 

[…] In un'intervista lo stilista ha ribadito che «essere alla moda ed essere eleganti non significano esattamente la stessa cosa». «Quel che più mi attrae in una persona, una donna come un uomo, è la personalità, il carattere che è in genere sempre riflesso nella maniera in cui si veste. Io, all'ossessione per il trend, preferisco la sottigliezza, la ricerca del dettaglio che avvicina lo sguardo e invita a osservare e conoscere meglio. L'eleganza, non mi stanco di ripeterlo, non è farsi notare».  Insomma il messaggio è chiaro: io non ci sarò ma voi fate come dico io. […]

giorgio armani 2armani giorgio armani 1giorgio armaniGIORGIO ARMANI TRA LE MODELLEARMANIgiorgio armani in spiaggiaARMANImichele morselli giorgio armani giorgio armani con le nipoti silvana e roberta giorgio armanigiorgio armani a formentera novella 2000giorgio armaniGIORGIO ARMANI CON LA MASCHERINAgiorgio armani e valentino garavani 1giorgio armani donatella versace nel 2003per amore giorgio armaniGIORGIO ARMANI ALLESTISCE LA VETRINA IN VIA MONTENAPOLEONE, A MILANO laurea honoris causa giorgio armani 2giorgio armani giorgio armani sergio mattarella giorgio armani a venezia giorgio armani. rosanna armani 1giorgio e roberta armani giorgio armani - sfilata a venezia giorgio armani - sfilata a veneziagiorgio armani con alexia e andrea camerana

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?