IL METADONE-BERNANKE FUNZIONA: MILANO +1,4% - IL TESORO “CORREGGE” (DI NUOVO AL RIBASSO) LE STIME PIL - L’UE: SE DEFICIT VA SOPRA IL 3%, SERVONO MISURE

1. BORSA: EUROPA SUI NUOVI MASSIMI DOPO LA FED, MILANO BALZA DELL'1,43%
Radiocor - La Federal Reserve lascia inalterate le misure di sostegno all'economia e le Borse europee toccano nuovi massimi con il Dax di Francoforte che chiude a livelli record. La migliore del Vecchio Continente e' comunque Milano, dove l'Ftse Mib balza dell'1,43% grazie ai titoli bancari: il piu' brillante e' Mediolanum (+4,8%), mentre Intesa Sanpaolo (+3,6%) e Unicredit (+2,6%) cavalcano un report positivo di Goldman Sachs mentre Bpm (+2,2%) festeggia le indiscrezioni su un nuovo piano del presidente, Andrea Bonomi, per la trasformazione in spa.

A2A (+1,3%) tocca i massimi da marzo 2012 mentre in corda al listino Mediaset (-1,3%) paga la bocciatura emessa da Barclays che hanno abbassato il target price a 3,15 euro (da 3,3 euro). Realizzi anche su Buzzi Unicem (-0,6%) dopo il rally di ieri. Sul mercato valutario l'euro cala leggermente a 1,353 dollari rispetto a meta' seduta mentre il Wti perde lo 0,2% a 107,8 dollari al barile.

2. DEFICIT: FONTI UE, SE ITALIA SOPRA 3% NECESSARIE MISURE PER RISPETTO IMPEGNI
Radiocor - C'e' differenza tra un deficit al 3% o al 3,1% del pil, in quest'ultimo caso, se il governo italiano confermasse che quest'anno sara' al 3,1% 'dovranno essere decise delle misure per rispettare gli impegni'. E' questa la posizione della Commissione europea secondo quanto hanno indicato fonti comunitarie. Bruxelles in ogni caso conferma di aver ottenuto 'rassicurazioni' sul rispetto di quanto stabilito al momento di uscire dalla procedura per deficit pubblico eccessivo (relativamente alla necessita' di stare sotto il 3% e di assicurare un percorso stabile di riduzione a medio termine).

Le stesse fonti hanno specificato che nel caso in cui il deficit/pil nel 2013 superasse quota 3% alla Commissione non resterebbe altro che riaprire la procedura di deficit eccessivo una volta definiti i conti dell'anno (cioe' nella primavera 2014). Antonio Pollio Salimbeni

3. INTER: LUNEDI' L'INDONESIANO THOHIR FIRMA ACCORDO PER MAGGIORANZA
Radiocor - La firma sull'accordo raggiunto tra Massimo Moratti e il magnate indonesiano Erik Thohir sara' messa lunedi', salvo colpi di scena. Anche se, secondo quanto risulta a Radiocor, l'intesa di massima e' stata definita nei giorni scorsi a Parigi nella sede di Lazard. Dopo una lunga fase di stallo le trattative con il gruppo indonesiano (assistito da Ernst & Young per la parte due diligence e valutazione) hanno subito un'accelerata negli ultimi giorni, a Campionato iniziato. Massimo Moratti manterra' comunque un ruolo operativo nei vertici societari.

4. AIR FRANCE DISCUTE LUNEDÌ OFFERTA PER ALITALIA-BLOOMBERG
(Reuters) - Air France-Klm ha convocato un consiglio di amministrazione lunedì prossimo 23 settembre per decidere se presentare un'offerta per il controllo di Alitalia, scrive Bloomberg.

Il vettore franco-olandese, che già controlla il 25% di Alitalia, deve decidere se aumentare la sua partecipazione entro la fine dell'anno, dice Bloomberg, citando una persona vicina al dossier.

Un portavoce di Air France ha detto che la compagnia non commenta rumori di mercato.

Dopo aver perso 280 milioni nel 2012, Alitalia è alla ricerca di circa 350 milioni di mezzi freschi per la fine dell'anno. Risorse che le consentano di portare avanti il nuovo piano industriale messo a punto dall'Ad Gabriele Del Torchio e che prevede un'inversione di rotta rispetto alla precedente scelta di fare di Alitalia un vettore a basso costo e di breve-medio raggio.

Altri azionisti di Alitalia includono Intesa Sanpaolo, Atlantia, Immsi.

Il prossimo 29 ottobre verrà meno una delle clausole del patto parasociale che prevede l'ok del consiglio di amministrazione per la cessione delle quote da parte dei soci pattisti.

Una gran parte degli azionisti ha deciso da tempo di sfilarsi dalla compagnia mentre altri sono alle prese con problemi giudiziari che li hanno disimpegnati da un coinvolgimento attivo.

Solo AirFrance ha un reale interesse a rimanere in quanto partner industriale di un vettore che opera nel quarto mercato passeggeri europeo.

Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha detto oggi che parlerà con il suo omologo francese Frédéric Cuvillier del dossier Alitalia giovedì 26 settembre.

"Incontrerò il ministro per preparare un prossimo bilaterale [ad ottobre a Torino] e insieme agli altri dossier parlerò anche di Alitalia", ha detto Lupi.

"Il problema non sono i soldi perché quello è un fatto che riguarda l'azienda. Quello che noi vogliamo sapere è se il partner fondamentale investirà nel sistema infrastrutturale. Air France ha investito nell'hub di Parigi, ha investito in Olanda. Vogliamo sapere se investirà anche a Roma".

I francesi però sono alle prese con un importante piano di ristrutturazione, che prevede fra l'altro quasi 3.000 esuberi, e hanno già ripetuto di non voler aumentare il proprio impegno in Alitalia. Il piano, annunciato ieri, difficilmente consentirebbe ai vertici della compagnia di destinare risorse ad Alitalia che prevede di continuare a perdere anche nel 2013.

Alla domanda su come farà a convincere Air France a investire in Alitalia Lupi ha risposto: "Le questioni finanziarie non mi riguardano, sono delle aziende che sono private".

Secondo indiscrezioni giornalistiche Etihad, compagnia di Abu Dhabi, che ha rafforzato la propria partnership commerciale con Alitalia, potrebbe rilevare le quote dei soci italiani desiderosi di mollare la società.

Non è stato possibile su questo ultimo punto avere un risposta da Alitalia.

5. TESORO RIDUCE PIL 2013 A -1,7%, 2014 A +1% - FONTI
(Reuters) - Sebbene sia vicina alla fine, la recessione continua a pesare sull'economia italiana e il ministero dell'Economia è pronto a ridurre la stima sull'andamento del Pil di quest'anno a -1,7 dal -1,3% indicato a metà aprile con il Documento di economia e finanza (Def).

Lo riferiscono due fonti governative spiegando che il Pil del 2014 dovrebbe mostrare una crescita dell'1% circa, comunque sotto il +1,3% del Def.

Il governo pubblicherà domani la Nota di aggiornamento al Def e i tecnici stanno ancora affinando i dettagli del nuovo quadro macroeconomico e di finanza pubblica.

Per rispettare gli impegni assunti con la Commissione europea, l'indebitamento netto programmatico del 2013 non potrà superare il 3% del Pil, a fronte di un livello tendenziale che viaggia attorno al 3,1%, ha confermato oggi il sottosegretario al Tesoro in quota Pd, Pierpaolo Baretta.

"Anche se non servirà una vera manovra correttiva, avremo bisogno di aggiustamenti e questi aggiustamenti implicano risorse finanziarie", ha detto Baretta intervenendo questa mattina su Radio1.

Il Tesoro può sfruttare le clausole di salvaguardia previste in due diversi provvedimenti di legge.

Il decreto 35 sui debiti della pubblica amministrazione autorizza il Tesoro a rimodulare spese autorizzate o adottare "correttivi urgenti" in caso di scostamenti, compreso il rinvio al 2014 di parte dei rimborsi in programma nel 2013. Il decreto sull'Imu prevede che il Tesoro possa aumentare "entro il mese di novembre" gli acconti Ires, Irap e le accise.

Le nuove previsioni sono a legislazione vigente e scontano pertanto l'aumento dell'aliquota ordinaria Iva dal 21 al 22% dal primo ottobre.

Secondo una delle fonti "è ormai pacifico" lo slittamento dal 2013 al 2014 del pareggio di bilancio in termini strutturali, cioè al netto del ciclo e delle una tantum, come ha scritto ieri Reuters.

Nel 2014 il deficit dovrebbe salire al 2,3-2,4% (1,8% nel Def). Forte dei margini concessi dalla Commissione europea, l'Italia potrà mantenere l'indebitamento netto del prossimo anno al 2,9 o al 3%, sfruttando il margine di circa mezzo punto in termini di Pil per finanziare politiche di stimolo dell'economia.

Dopo il 127% del 2012, il rapporto debito pubblico/Pil continuerà a crescere fino a superare il 132% nel 2014, secondo quanto emerge dalla bozza dell'Agenda per la crescita, una delle sezioni che compongono la Nota di aggiornamento.

(Giuseppe Fonte e Gavin Jones)


6. IVA: UE, 'BUCHI' ENTRATE ITALIA DA INEFFICIENZE E DISUGUAGLIANZE
Il Radiocor - Bruxelles, 19 set - La dimensione della differenza tra le entrate potenzialmente possibili se tutta l'Iva do vuta e le entrate effettive nelle casse dello Stato 'indica che in Italia inefficienze e disuguaglianze possono essere di fatto molto alte'. E' questa la conclusione cui arriva il rapporto sull'Iva pubblicato oggi dalla Commissione Ue. Nel 2011 tale differenza era di 36,134 mld su un incasso totale di 98.557 mld, il livello piu' elevato nella Ue e pari al 27% delle entrate teoriche. Nel periodo 2000-2011 era stato pari al 26%: l'Italia risulta al terzo posto a pari 'merito' dell'Ungheria dopo Slovacchia (29%) e Romania (42%).

7. JP MORGAN: SCANDALO LONDON WHALE, MULTA DA 920 MLN $, BANCA AMMETTE ERRORI
Radiocor - Le autorita' americane e britanniche hanno imposto a Jp Morgan Chase una maxi multa da 920 milioni di dollari in relazione allo scandalo sulla cosiddetta 'London Whale', la Balena di Londra, che porto' a perdite da trading da oltre sei miliardi di dollari e a uno scandalo reputazionale per l'istituto guidato da Jamie Dimon. Come riporta il Wall Street Journal, nell'ambito del patteggiamento Jp Morgan ha ammesso di avere commesso errori sui controlli interni.

La Securities and Exchange Commission, la Consob americana, l'Office of the Comptroller of the Currency (Occ, l'agenzia americana che controlla le banche nazionali e le filiali di banche estere che operano negli Stati Uniti), la Federal Reserve e la britannica Financial Conduct Authority, hanno mosso accuse civili, proprio sostenendo che la banca non ha adeguatamente controllato le attivita' di trading.

8. QUI GROUP: ACCORCIA CATENA SOCIETARIA E SI PREPARA PER ESTERO E IPO
Radiocor - Qui Group pensa in grande e si prepara per il duplice scenario dell'internazionalizzazione e dello sbarco in borsa. Secondo quanto risulta a Radiocor, l'azienda genovese di Gregorio Fogliani attiva nel settore dei titoli di servizio, dei sistemi di pagamento e dei programmi di fidelizzazione, sta portando a termine il processo di accorciamento della catena societaria da 12 a 4 societa' operative e gia' a fine anno presentera' un bilancio consolidato pro-forma.

La nuova struttura del gruppo vedra' una nuova holding chiamata Qui Business cui faranno capo quattro controllate operative, Qui Group (che si occupera' dei clienti), Qui Network (che riunira' gli agenti di vendita), Qui Financial Services e Paybay, che gestira' le piattaforme tecnologiche del gruppo. Una volta accorciata la catena e consolidato il bilancio, Qui Group mira ad accrescere la propria presenza all'estero e a questo scopo ha avviato, insieme ad alcune banche, la ricerca di possib ili partner che abbiamo una significativa presenza internazionale. Corrado Poggi


9. SAVE: ZONIN, POP. VICENZA SALITA A 8,2%, SIAMO SOCIO D'EQUILIBRIO
Radiocor - La Popolare di Vicenza e' salita all'8.2% del capitale di Save. Lo annuncia il presidente della Banca Gianni Zonin. 'Vogliamo essere un elemento di aiuto ed equilibrio' spiega il presidente. La Banca aveva gia' il 2% circa del capitale della societa' che gestisce l'aeroporto di Venezia. La quota e' stabile. Lo sforzo finanziario 'e' in linea con la redditivita' attesa' dell'investimento. La Popolare di Vicenza sostiene l'attuale azionista di maggioranza dello scalo, la Finint di Marchi-de Vido.

10. RCS: C.PESENTI, SU NUOVO PATTO NON ABBIAMO ANCORA DECISO
Radiocor - 'A fine mese ci sara' un cda di Rcs. Hanno rimandato la scadenza del Patto, adesso avremo tempo, sara' il tema di ottobre'. Cosi' Carlo Pese nti, d.g. di Italmobilare e consigliere Rcs, a margine della presentazione di i.Nova. In merito alla partecipazione di Italmobilare al nuovo patto ha dichiarato: 'non le posso rispondere, non abbiamo ancora deciso'.

11. MEDIOBANCA: C. PESENTI, PATTI NON HANNO PIU' RAGION D'ESSERE
Radiocor - 'In questo preciso momento storico i patti, compresi quelli di consultazione, non hanno piu' ragion d'essere, compreso anche quello di M ediobanca'. Cosi' si e' espresso Carlo Pesenti, direttore generale di Italmobiliare e consigliere di Piazzetta Cuccia a margine della presentazione di i.nova.

12. RCS: GROS-PIETRO, PATTO? AGIRE MANTENENDO LE PROPRIE RESPONSABILITA'
Radiocor - 'Nell'ambito delle singole societa' in cui siamo impegnati, ed evidentemente abbiamo rapporti con gli altri azionisti, bisogna a gire d'accordo con questi in un'ottica che va verso un mercato sempre piu' libero, ma mantenendo le proprie responsabilita', in particolare quando si tratta di societa' come Rcs che hanno rilevanza non soltanto economica'.

Cosi' il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a chi gli chiedeva un commento sui patti di sindacato, e in particolare su quello del gruppo editoriale di cui la banca e' azionista, dopo le forti dichiarazioni di Carlo Pesenti sul tema. Gros-Pietro ha precisato che 'non voglio commentare le dichiarazioni di Carlo Pesenti'. Tuttavia, 'per quanto mi riguarda sono a favore di una liberta' degli azionisti che consenta di esercitare tutte le opzioni che il mercato mette a disposizione degli investitori'.

13. TELECOM: GROS-PIETRO, NON FACCIO COMMENTI SU RUMORS AUMENTO CAPITALE
Radiocor - 'Stiamo entrando in argomenti che riguardano una societa' quotata e i comportamenti dei suoi azionisti: non faccio commenti'. Cosi ' il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine di un evento a Milano. Questa mattina un giornale spagnolo ha scritto che il presidente di Telecom avrebbe minacciato le dimissioni se non avesse ottenuto il via libera a un piano per il gruppo che prevede un aumento di capitale da almeno 3 miliardi di euro e il mantenimento della partecipazione in Tim Brasil.

14. SAIPEM: PM MILANO INDAGANO PER AGGIOTAGGIO E INSIDER TRADING
Radiocor - La procura di Milano sta indagando sul maxi collocamento di titoli Saipem realiz zato nel gennaio scorso alla vigilia del primo profit warning fatto dalla societa'. Le ipotesi di reato che sono al vaglio degli inquirenti sono aggiotaggio e insider trading. Il fascicolo allo stato risulta aperto contro ignoti. La Consob ha trasmesso in questi mesi ai magistrati milanesi del pool sui reati economico-finanziari i rilievi mossi a Saipem e anche sulla base di quelli si stanno muovendo gli accertamenti della procura.

Nel gennaio scorso furono collocati 10 milioni di titoli Saipem, pari al 2,3% del capitale, proprio poco prima che la societa' emettesse un pesante profit warning sui conti. Dalla prima semestrale 2013 di Saipem e' poi emerso che la Consob ha mosso al gruppo tre rilievi: e' stato contestato il bilancio 2012; il profit warning del 29 gennaio e' stato dato in ritardo e il collegio sindacale avrebbe dovuto denunciare alla stessa Commissione irregolarita' relative a internal audit e consulenze esterne per il periodo giugno 2011-settembre 2012. Non e' es cluso, inoltre, che da parte degli inquirenti milanesi si possano di conseguenza fare accertamenti anche sul bilancio di Saipem.

15. ENI: OK CDA AD ACCONTO SU DIVIDENDO 2013 DI 0,55 CENT
Radiocor - Il cda di Eni ha deliberato un acconto sul dividendo 2013 di 0,55 euro per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 23 settembre con messa in pagamento il 26 settembre. Lo rende noto il gruppo in una nota. Ai possessori di ADRs registrati entro il 25 settembre, fa sapere ancora il gruppo, sara' distribuito un acconto dividendo di 1,10 per ADR, pagabile il 7 ottobre 2013.

 

 

 

 

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