fabrizio viola mps monte dei paschi montepaschi

MPS: VIOLA RISCHIA IL POSTO - “L'AMMINISTRATORE DELEGATO VERRÀ SOSTITUITO SENZA STRAPPI E QUANDO CI SARÀ IL NOME DEL SUO SOSTITUTO”, DICONO A SIENA - ATTIVO, ALESSANDRO FALCIAI - I RAPPORTI TONONI-DRAGHI - OBBIETTIVO: EVITARE GLI ERRORI FATTI DA UNICREDIT - MUSTIER PUNTEREBBE A FUSIONE TRA FINECOBANK E BANCA GENERALI

Camilla Conti per “Il Giornale

 

FABRIZIO VIOLA MONTEPASCHI FABRIZIO VIOLA MONTEPASCHI

Il rimbalzo non è durato a lungo. I titoli bancari ieri hanno infatti ripreso a scendere di quota a Piazza Affari. Compresa Mps che ieri ha lasciato sul terreno l' 1,9% a 0,23 euro. Lo smaltimento di 27 miliardi di sofferenze lorde messo in campo dal fondo Atlante e l' effettivo importo dell' aumento di capitale (il cda ha approvato fino a 5 miliardi) sono i due punti caldi del piano concordato con la Bce.

 

Ma al centro delle valutazioni dei soci ci sarebbe anche un cambio al timone della banca senese, oggi affidato a Fabrizio Viola, da studiare senza commettere gli stessi errori cui si è assistito in casa Unicredit ovvero evitando il toto-candidati e il lungo tira e molla fra azionisti.

 

falciai alessandrofalciai alessandro

«Viola verrà sostituito senza strappi e quando ci sarà la certezza sul nome del suo sostituto», spiegano fonti finanziarie. Che segnalano, inoltre, il ruolo attivo dell' ex patron delle torri Ei Towers Alessandro Falciai (socio con circa l' 1,8% e consigliere di amministrazione di Rocca Salimbeni) per sensibilizzare nuovi investitori facendo anche leva sui rapporti con i sudamericani di Fintech (oggi al 2,4% di Mps) «molto rassicurati dall' autorevolezza del presidente del Monte, Massimo Tononi nelle relazioni con Draghi a Francoforte», aggiunge la fonte.

 

MASSIMO TONONI MASSIMO TONONI

Oltre al Monte, l' altra sorvegliata speciale del listino è Unicredit, reduce dal rally delle ultime sedute. Le azioni della banca guidata da Jean Pierre Mustier hanno chiuso in calo del 3,7% a 2,17 euro in attesa di conferme ufficiale all' interesse della compagnia polacca Pzu per la controllata Pekao dopo le voci su un incontro fra le parti che si sarebbe tenuto ieri a Milano.

 

 

Alle mosse in Est Europa, si sono aggiunti nuovi rumors sulla costituzione di un polo del risparmio gestito attraverso una fusione o uno scambio azionario tra la controllata Finecobank (di cui Unicredit possiede ancora il 56%) e Banca Generali.

DRAGHIDRAGHI

 

Le voci per ora non trovano conferma ma gli analisti hanno iniziato a delineare i possibili scenari: per quelli di Akros l' operazione è possibile ma solo dopo la cessione della totalità delle quote di Pioneer.

 

Opposta la posizione di Equita, che la ritiene una soluzione «complicata e piena di rischi» considerando anche che, in caso di fusione, Generali avrebbe il 20% del nuovo gruppo, mentre Unicredit il 29% e non avrebbe un beneficio in termini di Cet1.

MUSTIERMUSTIER

 

Gli esperti di Banca Imi guardano piuttosto alle conseguenze della vendita delle attività più redditizie che potrebbe indebolire significativamente il patrimonio dell' istituto.

 

A Piazza Affari, ieri, hanno intanto perso terreno anche Ubi (-2,1%), Bpm (-2,8%), il Banco Popolare (-2,8%) e Bper che ha ceduto quasi il 3% nel giorno del cda che ha riaperto il dossier sulle quattro good bank per un esame di carattere generale.

protesta dei risparmiatori davanti banca etruria  11protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 11

 

Secondo le indiscrezioni circolate in questi giorni, Bper potrebbe essere interessata in particolare a Etruria e Banca Marche, ma al momento è troppo presto per capire se l' istituto emiliano presenterà o meno un' offerta concreta. Si chiama invece fuori dalla partita Ubi Banca, che alcuni rumors accostavano a Cariferrara.

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?