apple realta virtuale

IL NUOVO ATTESISSIMO VISORE DELLA APPLE RISCHIA DI ESSERE UN COLOSSALE FLOP – DOPO 7 ANNI DI PROGETTAZIONE, A GIUGNO SARÀ PRESENTATO “APPLE REALITY PRO”, UN DISPOSITIVO PER REALTÀ VIRTUALE E AUMENTATA. PERMETTERA’ DI UTILIZZARE TUTTE LE APP DI IPHONE E IPAD, AVRA’ DIVERSI VIDEOGIOCHI, UN SOFTWARE PER VEDERE LO SPORT IN MODALITÀ VIRTUALE, APPLICAZIONI DI FITNESS - MA IN QUANTI SBORSERANNO ALMENO TREMILA EURO PER QUSTO “GIOCATTOLO“?  

Estratto dell'articolo di Federico Cella per www.corriere.it

 

ipotesi di prototipo del visore Apple Reality Pro

Oggi, 28 aprile 2023, si festeggia una data importante per Apple: era ugualmente il 28 aprile di 20 anni fa, il 2003, quando la società con sede a Cupertino in California lanciò iTunes Music Store, il negozio di musica digitale che – affiancato al compagno iPod del 2001 - cambiò il paradigma dell’industria musicale.

 

Qualche anno più tardi lo Store perse la dicitura Music per diventare un negozio di contenuti digitali più allargato: video, film e app. Perché nel frattempo era cambiato l’oggetto di riferimento: era arrivato l’iPhone […]

 

visore apple

Ed è questa la data che ci interessa oggi, cioè il 9 gennaio del 2007: mentre Steve Jobs era sul palco a gigioneggiare, sapendo di avere in mano l’asso pigliatutto, da qualche altra parte – nei centri di ricerca e sviluppo di Apple – si stavano già domandando: cosa verrà dopo? Perché se sei al top – e allora era solo l’inizio della cavalcata verso la società più capitalizzata al mondo - e vuoi rimanerci, una programmazione quantomeno decennale è il minimo.

 

Ed ecco quindi che, con la WWDC 2023 – la conferenza annuale di Apple dedicata agli sviluppatori – che inizia il prossimo 5 giugno, chi era allora in quel laboratorio si prenderà il palco per raccontare che cosa la Mela ha pensato per mandare in pensione l’iPhone.

 

tim cook

Si chiameranno Apple Reality Pro e saranno dei visori misti per realtà virtuale e realtà aumentata. Ne parliamo da anni, un giornalista di Bloomberg i giorni scorsi ha dato qualche elemento in più per specularci. Mark Gurman è da settimane che si pone come riferimento su quello che viene definito «uno dei lanci prodotto più clamorosi di sempre».

 

finta pubblicita? Apple

E così nella sua newsletter domenicale Power On arriva con alcuni dettagli tecnici sui Reality Pro, ufficialmente in lavorazione da ben 7 anni, specificando che secondo le sue indiscrezioni Apple andrà a fare una presentazione «scattershot», «confusa» dunque, ma anche «indiscriminata».

 

Non dunque con una strategia precisa, il marchio aziendale, ma sparando un po’ a casaccio, «sperando che un'ampia varietà di opzioni induca i consumatori a provare il prodotto». Perché questa «confusione» a fronte di un’azienda sempre molto netta nelle sue programmazioni? Perché appunto si sta progettando il dopo-smartphone, cioè trovare un sostituto credibile all’oggetto tecnologico capace di conquistare l’intero pianeta nel giro di meno di 20 anni.

 

apple store

E perché per Apple significa anticipare la concorrenza, pratica del passato non semplice da replicare, e di farlo su quello che è il cemento e i mattoni con cui Apple ha costruito la propria leadership economica e in un certo senso culturale: dal 2007 a oggi Apple avrebbe venduto 2,3 miliardi di telefoni con un tasso raccontabile – nei momenti belli – di 10 iPhone venduti ogni secondo.

 

Ecco perché si arriva al lancio tanto atteso con confusione, e molti dubbi su come questo lancio avverrà. Si tratta di immaginarsi una gallina che faccia uova d’oro ancora più grandi. E per molti esperti questo si tradurrà, il prossimo 5 giugno, nel non far vedere nulla o poco e lanciare suggestioni di diverso genere, per vedere dove punta l’attenzione del pubblico.

 

tim cook al lancio dei nuovi prodotti apple 1

Ammesso che il pubblico abbia una qualche attenzione verso un oggetto, i visori appunto, di cui non si sente l’esigenza (ma neanche dell’iPhone l’avevamo) e che andrebbe a sostituire pratiche quotidiane svolte con il proprio smartphone ormai consolidate: navigare il web, utilizzare app e videogiochi, vedere film e serie tv, programmare la giornata, guardare email e gestire i social, più in generale, lavorare.

 

Sullo sfondo rimane vivido il fallimento storico dei Glass di Google e quello recente del Metaverso di Meta. Perché quella che manca è la cosiddetta killer app, quel servizio o contenuto che renderebbero oggetto del desiderio reale un nuovo gadget dal costo stimato intorno ai 3 mila dollari. Perché di questi prezzi per ora stiamo parlando, un costo che da solo rende impensabile che i Reality Pro da subito possano diventare un fenomeno di massa (stessa considerazione fatta, per esempio, per i Meta Quest Pro appunto di Meta).

 

tim cook al lancio dei nuovi prodotti apple 2

E allora, nell’incertezza, Gurman racconta di specifiche al lancio piuttosto casuali: i Reality Pro avranno diversi videogiochi, app di fitness, un software per leggere libri in realtà virtuale, così da scegliere non solo il titolo ma anche dove è meglio leggerlo.

 

[…] Di fatto occhialoni super tecnologici capaci sia di trasportarci nella realtà virtuale – dove tutto il reale scompare a fronte di mondi digitali -, sia nello sfruttare la realtà aumentata, cioè quando «etichette» digitali di varia natura e forma si applicano su quello che realmente abbiamo di fronte. Da un Pokemon nella strada sotto casa a una sedia Ikea da «provare» nel proprio salotto. I nuovi visori arriveranno con diverse specifiche tecnologiche e software dedicati di vario genere. Ecco una lista di queste caratteristiche così come l’ha stilata l’insider di Bloomberg.

 

visore realta virtuale

- La possibilità di far girare la maggior parte delle app per realtà mista (virtuale e aumentata) già disponibili per iPad. Book, Camera, Contatti, FaceTime, File, Freeform, Home, Posta, Mappe, Messagges, Music, Note, Foto, Promemoria, Safari, Azioni, TV e Meteo.

 

- Una nuova app per il benessere incentrata sulla meditazione, con grafica coinvolgente, suoni rilassanti e voci fuori campo.

 

- Essere in grado di eseguire le centinaia di migliaia di app per iPad sviluppate da terze parti.

 

- Un nuovo portale per guardare lo sport in realtà virtuale come parte della spinta di Apple verso lo streaming di giochi e notizie dal vivo.

 

OBAMA CON UN VISORE

- Un grande focus sui videogiochi, inclusi titoli di alto livello di sviluppatori di terze parti esistenti per altri dispositivi Apple.

 

- Una funzione per utilizzare i visori come monitor esterno per il Mac.

 

- Videoconferenze avanzate e sale riunioni virtuali con avatar realistici.

 

- Nuovi strumenti di collaborazione tramite l'app Freeform che consentono agli utenti di lavorare su lavagne virtuali e rivedere insieme il materiale.

 

- Una nuova esperienza Fitness+ incentrata sulla realtà virtuale per allenarsi mentre si indossa il visore. - Un ambiente per guardare video e film mentre si è immersi in un ambiente virtuale.

NUOVO APPLE WATCH ULTRA

 

- Gli utenti saranno inoltre in grado di utilizzare il visore in diversi modi, con controlli manuali, legati al movimento degli occhi oppure tramite Siri.

 

[…]

 

Rimane un ultimo dettaglio, che non è proprio la sorprendente «one more thing» di Steve Jobs. Anzi, è il simbolo del peccato di questo lancio, così come è stato titolato dalla maggior parte dei siti di notizie. Il visore da 3 mila dollari avrà una batteria esterna! Una scelta, quella di metterci in tasca una batteria in stile MagSafe per iPhone, legata alla volontà di mantenere il visore il più leggero possibile, senza per questo motivo rinunciare a una certa autonomia d’uso.

 

i nuovi iphone 14 e 14 plus

[…] Per il resto, il visore dovrebbe essere realizzato in vetro e fibra di carbonio, avere una dozzina tra sensori e telecamere per consentire il tracciamento dei gesti delle mani e del movimento degli occhi, infine avere a bordo due porte, una Usb-C per il trasferimento dei dati e una nuova porta magnetica per assicurare con fermezza la batteria al caschetto.

tim cooktim cook presentazione apple

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO