pizza domino

CHE PIZZA! QUAL E' IL TITOLO CHE IN SEI ANNI HA DECUPLICATO IL SUO VALORE? GOOGLE? APPLE? NO, "DOMINO'S PIZZA"! IL GRUPPO E' PASSATO DA 14 A 148 DOLLARI PER AZIONE - OLD ECONOMY CONTRO NEW ECONOMY: ACQUA E FARINA BATTONO I CHIP

 

Fabio Pavesi per "ilsole24ore"

 

dominospizzadominospizza

Quando un titolo decuplica il suo valore in Borsa in pochi anni, il pensiero corre immediatamente ai Re della Silicon Valley. A quelle Apple o Google (oggi Alphabet) capaci di inanellare crescite sul listino prodigiose. Hi-tech Usa a parte, si può anche pensare a qualche esotico titolo di un lontano Paese in via di sviluppo. Crescite così impetuose se ne vedono poche tra i nomi blasonati delle vecchie Corporate americane od europee.

 

E invece quel valore che si è moltiplicato per dieci, rendendo l'investimento in borsa come un premio della lotteria arriva da dove meno te l'aspetti. Il campione di Borsa è la Domino's Pizza, una catena americana di vendita di pizza a domicilio che è ormai un gigantesco network internazionale del prodotto culinario meno americano che ci sia.

 

dominospizzadominospizza

L'azione della catena fondata nel lontano 1960 ad Ann Arbor località sconosciuta ai più nello Stato del Michigan è passata sul listino di New York da poco meno di 14 dollari nell'estate del 2010 ai 148 dollari con cui ha chiuso le contrattazioni venerdì scorso. Una performance stellare a tre cifre che raramente si vede e che ironia della sorte arriva non dai Vip della sofisticata tecnologia o da qualche marchio glorioso del lusso ma da uno dei business più “poveri” che si possa immaginare.

 

E per di più anziché di radice italiana di marca americana. Più old economy di così si muore. Altro che qualche affare esoterico, strepitosamente innovativo da preludere a successi di Borsa. La buona vecchia pizza (non napoletana ahinoi) insegna che i soldi si possono fare anche con una ricetta semplice. Già perché il poderoso rally di Borsa della Domino's Pizza (che ha aperto anche in Italia a fine 2015 i suoi punti vendita) fonda su basi più che solide. Lo dicono i numeri dell'azienda multinazionale di Ann Arbor, Michigan.

WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE WALL STREET BORSA NEW YORK STOCK EXCHANGE

 

Dal 2010 all'inizio della corsa sul listino il suo fatturato è passato da 1,4 miliardi di dollari ai 2,3 miliardi attuali. Non solo ma quegli utili per 80 milioni nel lontano 2010 sono diventati quasi 200 milioni quest'anno e valgono quasi il 10% dei ricavi. Una redditività per molti aspetti impensabile a chi fa affari sfornando e consegnando pizze a domicilio.

 

Ormai Domino's che vale oggi in Borsa oltre 7 miliardi di dollari, più di tre volte i ricavi è un gigante della ristorazione del prodotto tipicamente made in Italy.

Che la Borsa ha premiato oltre misura confidando nelle sorti magnifiche e progressive della pizzeria Usa dato che il titolo viene scambiato a 35 volte i profitti, valori da azienda del lusso.

 

la apple di new york come pokestopla apple di new york come pokestop

E la domanda è se dopo aver decuplicato le quotazioni Domino's avrà la forza di correre allo stesso ritmo. Per ora la marcia della redditività di Domino's sembra inscalfibile. Da quando è partito con il primo punto vendita nel Michigan nel 1960, Domino's non ha mai smesso di correre. Oggi vende in 80 paesi con 5mila negozi, dall'Arabia Saudita, ad Aruba, al Vietnam e da poco anche in Italia. La cara vecchia pizza, ahimè in versione non italica, compete sulle Borse con gli smartphone di ultima generazione. Chi l'avrebbe mai detto.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…