
SALARI AMARI! IL COSTO DELLA VITA SALE, LE RETRIBUZIONI DEGLI ITALIANI RESTANO AL AL PALO E GIANCARLO GIORGETTI GETTA LA PALLA NEL CAMPO DEGLI IMPRENDITORI: “LE PARTI DATORIALI PRIVATE FACCIANO LA LORO PARTE E RICONOSCANO AI LORO LAVORATORI AUMENTI STIPENDIALI” – LA LINEA DEL GOVERNO RIMANE CONTRARIA AL SALARIO MINIMO PER LEGGE, RICHIESTO DALLE OPPOSIZIONI – IL MINISTRO DEL TESORO RILANCIA UNA TASSA SULLE BANCHE, INVISA DA FORZA ITALIA (O MEGLIO, DAI BERLUSCONI): “UN PIZZICOTTO ASSOLUTAMENTE DOVEROSO”. MA L’ABI FA MURO: “PER NOI I RISCHI CRESCONO. LE BANCHE NON HANNO RENDITE DI POSIZIONE...”
Estartto dell’articolo di Enrico Marro per il “Corriere della Sera”
Al governo non sfugge la questione salariale, ha detto ieri il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in Senato. E, ritenendo di aver fatto la sua parte finanziando il rinnovo dei contratti pubblici, l’esecutivo auspica che le imprese private facciano altrettanto.
Giorgetti l’ha detto intervenendo nella discussione sulla risoluzione sulle procedure transitorie di contabilità pubblica, in attesa della riforma imposta dalle nuove regole Ue.
Attaccato dalle opposizioni, che pure hanno approvato in Aula la risoluzione di metodo già passata all’unanimità in commissione, Giorgetti, dopo aver rivendicato i fondi stanziati con l’ultima legge di Bilancio per i contratti pubblici, ha aggiunto: «L’invito che mi sento di fare è che le parti datoriali private facciano anch’esse la loro parte e riconoscano ai loro lavoratori aumenti stipendiali».
GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE
Parole, queste, che confermano la linea del governo, contraria al salario minimo per legge, richiesto invece dalle opposizioni, e favorevole alla contrattazione.
Giorgetti [...] è tornato sulle banche, alle quali, ha ribadito, verrà dato «un pizzicotto assolutamente doveroso», chiamandole a contribuire, visti gli «utili stratosferici» realizzati. Diverse le ipotesi sul tavolo, tutte respinte dalle banche. Le quali, dice il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, «non hanno rendite di posizione e vengono da anni difficilissimi».
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Nel frattempo si riapre la questione dell’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita (dal 2027 dovrebbero scattare tre mesi in più). L’ipotesi del congelamento, caldeggiata dalla Lega e, nei mesi scorsi anche da Giorgetti, è stata criticata dal Financial Times per i riflessi negativi che avrebbe sulla spesa pubblica.
E ieri, la premier, Giorgia Meloni, rispondendo a una domanda dei giornalisti, ha detto: «Attualmente» quella di congelare l’età pensionabile a 67 anni «non è una ipotesi della quale abbiamo parlato, ma probabilmente è anche una proposta che può arrivare dai partiti della maggioranza, ne parliamo quando arriverà».
Al ministero dell’Economia confermano che «tutto dipende dal quadro generale», bisognerà fare una valutazione complessiva, come per le altre misure sul tavolo della manovra. [...]
BANCHE, L’ABI FRENA SUL CONTRIBUTO ALLA MANOVRA: PER NOI I RISCHI CRESCONO
Estratto dell’articolo di Francesco Manacorda per “la Repubblica”
ANTONIO PATUELLI - PRESIDENTE ABI - YOUNG FACTOR - OSSERVATORIO GIOVANI EDITORI
Quel nome – quello di Giancarlo Giorgetti – Antonio Patuelli non lo pronuncia mai. Ma è immediato tracciare l’identikit del ministro dell’Economia quando si immagina a chi siano indirizzate le parole del presidente Abi.
«Le banche — dice Patuelli — non hanno rendite di posizione e vengono da anni difficilissimi per crisi di imprese e del debito sovrano, recessioni, epidemie, catastrofi naturali, guerre, cui hanno fatto e fanno fronte con grandi aumenti di capitale, accantonamenti e ristrutturazioni sempre socialmente rispettose e realizzate con costruttivi accordi con le rappresentanze sindacali».
L’occasione è una lectio magistralis di Patuelli all’Università privata Link, già emanazione dell’ateneo di Malta. Il contesto è quello noto di lunghe settimane in cui il ministro leghista non perde occasione per ricordare che le banche dovrebbero e potrebbero essere chiamate a dare un contributo straordinario alla manovra di bilancio, anche alla luce di un utile netto cumulato che nel 2024 ha superato i 46 miliardi.
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giancarlo giorgetti Antonio Patuelli
Da una parte la Lega, e in subordine Fratelli d’Italia, che non perdono occasione per ripetere che serve una tassa sugli “extraprofitti” delle banche, pur restando la definizione di questi profitti eccezionali assai vaga.
Dall’altra la parte dialogante della maggioranza, ossia Forza Italia, che non a caso è stata protagonista di un incontro bilaterale chiesto proprio dai vertici dell’Abi — assieme a Patuelli il direttore generale Marco Elio Rottigni che proviene da Intesa-Sanpaolo — in cui i berlusconiani hanno ribadito di essere contrari a nuove tasse, anche per le banche, e che ha creato qualche mal di pancia tra gli altri partiti della coalizione di governo.
giancarlo giorgetti antonio tajani
Ora, proprio all’indomani di quell’incontro ecco le parole di Patuelli, secondo il quale «la solidità delle banche non è mai troppa» ,e che mette in guardia su possibili rischi futuri a cui il sistema bancario dovrebbe far fronte: «Per l’economia i rischi internazionali sono nuovamente cresciuti anche con crescenti problematiche nei cambi.
Vi sono nuovi rischi di deterioramento del credito che necessitano di sempre prudenziali accantonamenti per il rafforzamento, anche prospettico, della solidità patrimoniale delle banche, premessa di economia solida».
Il duello è tutt’altro che finito. Se ne parlerà ancora, magari con la ricerca di una mediazione come quella che lo scorso anno evitò qualsiasi tassa sulle banche, imponendo solo agli istituti di ritardare di due anni l’utilizzo delle loro Dta — i crediti d’imposta derivati da perdite — per compensare le tasse sul reddito. [...]