fuori

LA CANNES DEI GIUSTI - “FUORI” DI MARIO MARTONE, UNICO FILM ITALIANO IN CONCORSO A CANNES, È UN PRISON MOVIE AL FEMMINILE A TUTTI GLI EFFETTI, VERO E PROPRIO GENERE DEGLI ANNI ’70 - QUANDO A CIRCA METÀ FILM ELODIE ENTRA NUDA NELLA DOCCIA INSIEME ALLE SUE COMPAGNE DI CELLA VALERIA GOLINO E MATILDA DE ANGELIS, LA SITUAZIONE SI FA CALDA - CERTO, IL DESIDERIO SESSUALE DI TUTTE LE RAGAZZE È PALPABILE, MA NON C’È, IN FONDO, UNA GRANDE STORIA DA RACCONTARE, NON CI SONO EVASIONI, STORIE DI VENDETTE, DI COLTELLI, SOLO LA SITUAZIONE DI UN FUORI CHE DIVENTA IDENTICO A QUELLA DEL DENTRO… - VIDEO 

Marco Giusti per Dagospia

 

fuori

Quando a circa metà film Elodie entra nuda nella doccia insieme alle sue compagne di cella Valeria Golino e Matilda De Angelis, la situazione diciamo che si fa calda. Ma sappiamo bene che anche se quello stiamo vedendo, “Fuori” di Mario Martone, scritto assieme a Ippolita di Majo, tratto dagli scritti e dalla vita di Goliarda Sapienza, ormai venerata autrice di “L’arte della gioia”, unico film italiano in concorso a Cannes, è un prison movie al femminile a tutti gli effetti, vero e proprio genere degli anni ’70, non avremo in un buon film da festival uno sviluppo di genere alla Jonathan Demme o alla Stephanie Rothman.

 

fuori di mario martone

Certo, il desiderio sessuale di tutte le ragazze è palpabile, sia quello di una storia possibile, ma non vissuta, tra la le due ragazze più giovani, sia quello di una storia incestuosa, quasi da madre e figlia tra la più grande Goliarda della Golino, scrittrice finita in galera per furto di gioielli, e la più giovane Roberta della De Angelis, tossica, finita in galera per partecipazione a banda armata.

 

Anzi è proprio questa seconda storia, non facile da accettare per nessuna delle due, che formerà l’ossatura di tutto il film. Ma sempre in un prison movie siamo, oltretutto romano, ambientato nel 1980 alla fine degli anni di piombo, con tanto di coretto “Amore amore amore amore mio…” cantato da Elodie, Daphne Scoccia e quel monumento di Luisa De Santis, già parte del duo Le Romanine con Gabriella Ferri. Core de Roma.

matilde de angelis in fuori

 

Un prison movie dove per le ragazze il fuori ripete esattamente i meccanismi sentimentali e le dinamiche del dentro. Ma è proprio quel dentro coatto, la vita fra le quattro mura della cella con le sue compagne che spinge alla massima libertà il personaggio di Goliarda Sapienza, quasi una specie di spugna, una ladra, della vita delle altre.

 

Se non c’è, in fondo, una grande storia da raccontare, non ci sono evasioni, storie di vendette, di coltelli, solo la situazione di un fuori che diventa identico a quella del dentro, anche visivamente, visto che il film è girato davvero nella piccola casa della Sapienza, e una passione amorosa, dove il desiderio di famiglia si confonde con quello dell’amore e di una pace che nessuna delle protagoniste riesce a trovare fuori dalla ritualità della prigione, Martone spinge il suo gruppo di ragazze a diventar parte del mondo letterario della Sapienza.

valeria golino fuori

 

Come fossero personaggi che prendono forma e sostanza solo attraverso lo sguardo apparentemente passivo della scrittrice, che non fa domande a nessuna di loro, che è la prima a mostrarsi nella sua nudità totale quando entra in carcere, ma che sappiamo che saprà registrare i sentimenti e i tormenti delle carcerate con un’umanità travolgente. Non so quanto possano capire delle battute delle protagoniste i giurati di Cannes e il loro presidente, Juliette Binoche.

 

elodie in fuori

Il massimo è quella di Elodie che ha aperto un negozio di profumeria in un quartiere poco adatto, “mai vista ’na sciccheria del genere all’Acqua Brulicante!”, ma non scherzano neanche i vari “ridi su sto cazzo” di Matilda De Angelis in versione amore-tossico. Tutte bravissime, da Valeria Golino che completa, da attrice, il lavoro da regista su Goliarda Sapienza iniziato con “L’arte della gioia”, a Matilda De Angelis, credibile come romana a Elodie a Daphne Scoccia.

 

matilda de angelis valeria golino fuori

I maschi del film, Antonio Gerardi, Corrado Fortuna, hanno ruoli minori. Occhio però alla precisa ricostruzione delle ambientazionoi romane dei primi anni ’80. Anche se si spaccia Dagnino per il bar di Termini, ci credi quasi sempre. In sala dal 22 maggio.  

fuori di mario martonematilda de angrelis valeria golino elodie fuorielodie matilda de angelis valeria golino fuorifuori di mario martoneelodie in fuorimatilde de angelis fuori

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?